Capitolo 15: Verità

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Remus e Ruby tornarono a casa Tonks, trovarono però le luci accese probabilmente c'era qualcuno, che i mangiamorte li avessero trovati?

L'uomo si fermò a metà strada allungando un braccio per fermare il giovane corvino.

-Qualcuno è in casa. Sei sicuro di aver spento le luci prima di uscire?-

-Si, ho spento tutto- Ruby impugnò la bacchetta stando ben attento.

-Bene. Stammi dietro- Remus girò appena il capo verso il ragazzo, fece un leggero sorriso e si avviarono verso l'abitazione cercando di fare il più totale silenzio, anche se già il frastuono della loro smaterializzazione probabilmente non aveva aiutato molto. Se erano i mangiamorte, era un bene che Tonks e la sua famiglia se ne fossero andati.

-Al mio 3 sfondo la porta e tu lanci un Stupeficium, intesi?- sussurrò pronto a calciare la porta.

Ruby annuì puntando già la bacchetta, le dita di Remus si alzarono lentamente, al terzo dito, la porta si aprì di colpo e il ragazzo lanciò l'incantesimo senza neanche guardare chi ci fosse all'interno dell'abitacolo, l'incantesimo venne schivato per pura fortuna.

-DIFFINDO!- l'incantesimo di rimando colpì la guancia di Ruby provocandogli un taglio, istintivamente si portò una mano al volto imprecando.

-OH PER LA BARBA DI MERLINO! RUBY MI DISPIACE!- era una voce femminile che Remus riconobbe subito, si girò di scatto verso di lei.

-Tonks!? Cosa ci fai qui è pericoloso! Pensavamo ci fossero i mangiamorte- la donna corse incontro al biondo.

-Io credevo di trovarvi ancora qui, mi sono preoccupata quando ho visto che non c'era nessuno- si girò poi verso il ragazzo che si accorse di star perdendo sangue dalla guancia –Dannazione, scusami Ruby. Lascia vedere- si avvicinò a lui togliendogli la mano dal viso, il graffio non era profondo, ma neanche superficiale –Ti fa molto male?- era mortificata, se non si fosse spostato in tempo probabilmente lo avrebbe come minimo sgozzato. Le bastò una smorfia di dolore da parte sua come risposta.

-Entriamo dentro, così poi ci dici perché sei tornata-

I tre rientrarono a casa, la donna medicò la ferita del ragazzo piazzandoci sopra un bel cerotto, in quel momento Ruby rimpianse le cure di Madame Pomfrey.

-Volevo accertarmi che fosse tutto apposto, papà e mamma stavano già dormendo e io non riuscivo a chiudere occhio- spiegò Tonks.

Remus stava seduto sul divanetto a guardarla, gli tornarono di nuovo in mente le parole di lei ad Hogwarts, sul suo viso si formò un largo sorriso che coprì subito con la mano imbarazzato.

Ruby accorgendosene, ci mise poco a capirne il motivo, lo guardò mostrando un sorriso d'intesa.

-Dovresti smetterla di leggere nella mente delle persone, Ruby- quando ebbe finito Tonks gli diede un leggero schiaffetto nella guancia sana per poi allontanarsi da lui.

-Oh dai, lo so che è successo qualcosa ad Hogwarts e i vostri sorrisetti non mentono- i capelli di Tonks diventarono rossi come il suo naso e le orecchie.

-Ruby perché non vai a letto?-

-Stai negando l'evidenza Remus, si vede, è inutile che me lo nascondi- ribatté il ragazzo incrociando le braccia per poi appoggiare la schiena al divano.

-E' difficile nasconderti le cose quando puoi leggerle nella mente-

-Per questo sto facendo finta di non aver letto niente così da farvi sputare il rospo- sul suo volto si formò un sorriso inquisitorio, alzò le sopracciglia aspettando una risposta.

The Two Slytherin Death EaterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora