capitolo 4

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- Non ne posso più - sbuffai mentre sbattevo la testa nel tavolo.
Erano due settimane che Claus mi stava insegnando il bon ton; in teoria era per le future feste ma a quanto pare, secondo Claus, manco di eleganza e di buone maniere. Per me Claus aveva una vena di sadismo e si divertiva a torturarmi!
Claus mi lanciò un'occhiata severa - signorina Luna, il bon ton e le buone maniere sono alla base di tutto, soprattutto in questa casa! Se vuole restare al fianco del signor Drake le deve imparare! -
- Ma non stiamo facendo altro da giorni! - mi lamentai - e poi non serve che sia perfetta e impeccabile! A Drake piaccio cosìcome sono! -
Lo sguardo di Claus si fece cupo - è proprio qui che si sbaglia. Il signor Drake fa caso a queste cose, anche se non glielo fa presente! La signorina Lucy, che riposi in pace, era un vero modello di classe ed eleganza! La sua signorilità era un esempio per tutti noi e il nostro signore l'amava per i suoi modi di fare. Peccato che in questo non le somigliate per niente - aggiunse amareggiato.
Fu come una pugnalata al cuore.
Lucy.
Sempre lei.
Mi alzai bruscamente - mi dispiace tanto che non sia come la vostra adorata Lucy, peccato che io non sia lei - e prima ancora che Claus apra bocca, scappai via.
Attraversai i corridoi di corsa, attirando le occhiate incuriosite delle cameriere, ma non me ne curai. La mia mente è altrove.
Uscii di casa e mi diressi verso il boschetto, avevo bisogno d'aria e di pace. So che non mi era consentito di uscire da sola per via di Vadislao ma in quel momento non me ne importava.
Mi appoggiai a un albero e cercai di fare dei respiri profondi, avevo bisogno di calmarmi ma era tutto inutile. Sentirmi sempre paragonare a Lucy era snervante. Sapevo che non era colpa sua ma non potevo fare a meno di odiarla; solo perché le assomigliavo o perché avevamo la stessa anima non vuol dire che io fossi lei.
- Guarda guarda - disse all'improvviso una voce - ma che bella sorpresa -
Mi scansai di corsa dall'albero e guardai in alto. Fra i suoi rami Vadislao mi osservava divertito.
Mi osservai intorno spaventata per vedere se qualcuno della casa mi avesse seguito ma non fu così. Ero da sola con lui.
Tipico, quando avevo bisogno non c'era mai nessuno. A che diamine mi servivano le balie se non potevo contarci al momento giusto??
Vadislao scese dall'albero con un salto, ritrovandosi a meno di un soffio da lui. La paura iniziò ad attanagliarmi.
- C... che cosa vuoi? - cercai di dire mentre sentivo la bocca secca.
- Tranquilla, non voglio ucciderti - mi rassicuro' Vadislao sorridendo - ho già mangiato. No, volevo parlarti in privato, lontano dalle orecchie di quell'infame -
- Drake non è un infame! - scattai arrabbiata. Sentir parlar male di lui mi infurio', poco importava se avevo di fronte un vampiro.
Vadislao mi lanciò un'occhiata divertita - ma come, non hai più paura quando si tratta di Drake? Mi fai quasi pena, scommetto che non ti ha mai parlato di me -
Abbassai lo sguardo senza rispondere, non volevo dargli la soddisfazione di confermargli le sue supposizioni.
Prese il mio silenzio per una conferma - lo immaginavo... sai, io e Drake eravamo grandi amici -
Caddi dalle nuvole - cosa? -
Il sorriso di Vadislao si fece più ampio - oh sì, hai capito benissimo... io e Drake eravamo amici, praticamente come fratelli. Siamo stati creati dallo stesso vampiro a pochi deceni di distanza l'uno dall'altro e abbiamo sempre cacciato insieme. Per noi vampiri uccidere è come respirare, ci viene naturale. Abbiamo ucciso tante volte per divertimento -
Lo ascoltai mezza intontita, ma che diceva? Drake non era un assassino a sangue freddo.
- Io sono stato creato cinquant'anni prima di lui - proseguì Vadislao - eravamo un duo formidabile fino a quando... - digrigno' i denti - non si imbattè in quella sciocca e disgustosa umana. Se ne innamorò e mi piantò in asso, creandosi una famiglia tutta sua con lei. Provai a riportarlo alla ragione e ci ritrovammo a combattere, e tutto questo per colpa di una schifosa mortale! -
Arretrai lentamente da lui, impaurita. Temetti che in preda alla rabbia potesse fare qualcosa di avventato.
Vadislao se ne accorse e con un movimento rapido mi blocco' contro un'enorme albero. Il suo viso era a un soffio dal mio, potevo sentire il suo fiato sul viso. Non riuscivo a non guardarlo negli occhi, il suo sguardo era magnetico, ipnotico.
- Non devi avere paura di me - mormorò in tono seducente - non è con te che ce l'ho. Noi due siamo siamo molto simili e abbiamo una cosa in comune. A livello di importanza, per Drake, siamo molto di sotto rispetto a quello di Lucy -
Cercai di ribattere - non è vero! Drake la sta dimenticando e sta andando avanti con me! -
Sorrise divertito - e dimmi, come te lo sta dimostrando? Con due bacetti? Per le sue parole al miele? Ti ha mai portato sotto le lenzuola? Ti ha mai detto quanto ti ama? -
Non replicai, in un certo senso stava dando voce ai miei pensieri.
Vadislao sorrise beffardo - se la cara Lucy tornasse, ti lascerebbe subito per tornare da lei. Evita questa umiliazione e vieni con me - mi si avvicinò ancora di più, potevo sentire il suo fiato sul collo.
- Unisciti al mio clan - sussurrò ammaliante - io posso darti ciò che Drake non ti darà mai! Con me conosceresti la passione, non verrai mai confrontata con una donna morta, ti darò il mio cuore se lo vorrai e, cosa più importante, ti darò l'immortalità-
Lo guardai sbalordita - cosa? -
Vadislao si allontanò da me - ti dò un po' di tempo per pensarci. Nel frattempo prendi questo- aggiunse porgendomi un piccolo fischietto di cristallo - è un richiamo delle kitsune. Solo loro possono udire da grandi distanze il delicato suono di questo fischietto. Quando vorrai unirti a noi basterà che lo suoni. La mia Kaguya lo sentira' e io sarò subito da te -
Osservai il fischietto - chi ti dice che lo farò? -
Vadislao rise allegramente, sembrava che gli avessi detto una barzelletta - lo capirai a breve - e spari' nel nulla, lasciandomi sola e piena di dubbi.

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