capitolo 10

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- Bene, finalmente sei pronta - esclamò Vadislao scoccandomi un'occhiata d'apprezzamento mentre lo raggiunsi - stai benissimo vestita così -
- Ehm... grazie - sussurrai imbarazzata.
Appena arrivati mi ha mandato a cambiare abito, definendo quello che avevo "ingombrante".
-Mettiti qualcosa di comodo e pratico- aveva detto - dobbiamo fare una scampagnata -
Quando sono arrivata nella mia nuova stanza, ho guardato nell'armadio e mi sfuggito un gemito. Era pieno di abiti dallo stile orientale o succinti.
Alla fine optai per un corpetto rosso con del tessuto bianco arricciato sul seno abbinato a un coprispalle bianco, dei pantaloni in pelle nera e degli stivali.
- Prima di uscire - disse Vadislao passandomi un bicchiere - devi bere questo -
Guardai il bicchiere, il suo contenuto era un liquido molto scuro. Tendeva fra il rosso e il nero.
- Che cos'è? - domandai sospettosa, arricciando il naso.
Vadislao fece un sorrisetto strano - è una specie di tonico, fatto con diverse bacche dalle proprietà più varie. Fino a quando starai qui devi berlo una volta al giorno -
- Devo proprio? -
- Eh sì - annuì lui - serve a tenerti in forza... questo posto, nonostante le apparenze, non è adatto agli esseri umani. Prosciuga la loro forza vitale a causa dei vari incantesimi che abbiamo posto come protezione -
Presi il bicchiere - va bene, in fondo non potrà farmi male - e mandai tutto giù in un sorso.
Aveva un sapore molto strano, era molto dolce ma aveva un retrogusto metallico. Mi sentii strana, ebbi quasi la sensazione che i miei sensi si fossero acuizzati ma durò pochissimo.
Vadislao aveva un'espressione compiaciuta - molto bene. Prima di andare, due cose veloci. Quando hai bisogno di qualcosa, qualunque cosa sia, puoi serviti dei miei servitori. Al primo richiamo sono già da te, non farti problemi-
Annuii - ok -
- Secondo - continuò lui - qui puoi muoverti in totale autonomia senza avere qualcuno attaccato al culo ogni due secondi e, cosa più importante, puoi svagarti come preferisci senza dover passare giornate intere chiuse in casa a studiare. Se vorrai posso aiutarti a divertirti come più vorrai oppure stare in compagnia delle mie piccole - aggiunse mentre Kaguya e Tsunade varcarono la soglia -sono due pozzi di sapienza. Se hai voglia di rilassarti fatti raccontare le loro storie, ne vale davvero la pena! -
- Hai fatto la scelta giusta, ragazzina - esclamò con un ghigno Tsunade.
Senza tutto quel trucco che aveva la sera della festa, sembrava tutta un'altra persona! Dimostrava si e no sedici anni e aveva un'aria da teppistella. Il suo abbigliamento era molto simile al mio e teneva i lunghissimi capelli neri legati in due code. I suoi occhioni ambrati mi scrutarono entusiasti.
Kaguya, al contrario di Tsunade, aveva mantenuto la sua classe ed eleganza. Teneva i lunghi capelli bianchi legati in una coda bassa e indossava un bellissimo vestito orientale verde chiaro, facendo uno splendido contrasto coi suoi occhi cristallini. Diversamente da Tsunade, Kaguya aveva un'aria da "donna matura". Chissà quanti anni avevano realmente...
Come se mi leggesse nel pensiero, Kaguya mi disse - sia io che Tsunade abbiamo mille anni, anno più anno meno... -
Restai sbalordita - mi... mille anni...?-
Tsunade sghignazzò - mica male, vero? Non sembriamo delle nonnine millenarie! -
- Ora andiamo - fece Vadislao trascinandomi fuori - avete tutto il tempo per conoscervi -
Uscimmo di casa e ci dirigemmo verso la foresta.
- Dove stiamo andando? - domandai incuriosita.
- Ti mostro la zona - mi spiegò lui -anche se il più delle volte sarò con te, devi comunque conoscere la zona in caso volessi farti un giro da sola -
Lo guardai perplessa - il più delle volte sarai con me? Ma non avevi detto che...? -
- So quello che ho detto e non ho intenzione di rimangiarmi nulla - disse subito Vadislao - ho tanto di quel tempo libero e, modestamente, so come divertirsi. Fidati, le giornate con me passerano velocemente, forse anche troppo-
Mentre attraversammo la foresta Vadislao mi mostrò i vari sentieri, spiegandomi i vari punti di riferimento per non perdersi.
Non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso, era veramente un bel ragazzo e non sembrava il mostro che mi aveva descritto Drake.
Drake... chissà cosa starà facendo in questo momento. Magari sarà preoccupato per me oppure si starà consolando con la sua  adorata mogliettina. A quel pensiero mi innervosii.
Vadislao mi riportò alla realtà - ehi, so di essere bello e affascinante ma dovresti guardare dove metti i piedi!-
Arrosii - non... non è per quello che ti stavo guardando... -
- Ah no? - sogghignò lui avvicinandosi pericolosamente a me - allora perche' mi stavi guardando?-
- Perche' non mi sembri tanto male - ammisi di controvoglia.
- E il bello deve ancora venire - annunciò Vadislao divertito porgendomi la mano - vedrai, sarai ammaliata da me! Ti dimenticherai presto di Drake -

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