- Buongiorno, Luna! - esclamò allegramente Alina spalancando le tende della mia stanza, svegliandomi come al suo solito - il sole splende e l'umore è alle stelle -
Mi coprii il viso con la coperta con un mugugno, la luce del sole era troppo forte - sto notando... se facessi un po' di penombra te ne sarei grata... -
- Così ti riaddormenterai - mugugno' lei - devi prepararti! Tra un'ora hai la lezione col Conte! -
Bastò quello a svegliarmi. L'idea che Drake mi insegnasse le varie etnie e i culti dei mostri (oltre alle lingue) mi eccito' da morire! Non fraintendetemi, gli argomenti da studiare erano noiosi, ciò che mi rendeva felice era la sua compagnia.
Mi alzai dal letto e Alina iniziò a prepararmi. Ero quasi perplessa che la forte luce del sole non le creasse problemi. Non era la prima volta che lo notavo, eppure ne ero curiosa.
Alina si accorse della mia espressione - che succede, Luna? -
- Non ti dà fastidio la luce del sole? - domandai stranita.
Alina ridacchiò - certo che no! A noi licantropi dà fastidio solo l'argento! Ti confondi con i ghoul e le creature che vivono sottoterra, o i vampiri nei loro primi anni di vita -
- Scusa la domanda sciocca - mormorai abbassando lo sguardo, sentendomi una stupida ad averglielo chiesto.
- Tranquilla, Luna - disse lei mentre mi pettino' - è normale che sei curiosa! E a noi fa piacere sapere che ti trovi a tuo agio con noi! -
Aggrotrai le sopracciglia - vi sembra così strano?-
Alina scosse la testa - non hai capito, intendo il fatto che sei incuriosita da noi e dalle nostre abitudini. Siamo felici quando ti mostri curiosa delle nostre abitudini-
- Capito - risposi sorridendo. Alina sapeva come tirarmi su di morale.
Una volta pronta, Alina mi accompagnò in sala da pranzo per la colazione. Al mio passaggio, le varie creature che risiedevano in casa mi salutarono allegramente con deferenza.
- Buongiorno, signorina Luna -
- Buona giornata, signorina -
Ogni volta che mi chiamavano 'signorina Luna' non potevo fare a meno di arrossire, non ero ancora abituata a essere trattata come una regina nonostante siano passati cinque mesi da quando sono arrivata qui.
Quando vivevo a Castelvania avevo un trattamento ben diverso e molto meno piacevole. A causa dei miei capelli argentati, tutti erano convinti che fossi un licantropo e fin dalla tenera età mi hanno tormentato in ogni modo. Poi, cinque mesi fa, ci fu' il giorno del Sacrificio di Sangue e gli abitanti decisero di sacrificarmi. Azazel, il demone incaricato da Drake di eseguire il sacrificio, mi risparmio' la vita e mi portò qui.
In questa casa ho conosciuto la gentilezza, la compassione e la generosità, doti che non ti aspetteresti di trovare nei mostri.
Una delle arpie mi servi' la colazione mentre Alina mi aggiornava sui nuovi pettegolezzi tra i mostri quando arrivò lui. Alla sua vista il cuore iniziò a battere fortissimo mentre sentii le guance diventare bollenti.
Dai lunghi capelli azzurri legati in una treccia laterale e gli occhi di ghiaccio, oggi indossava una camicia rosa pallido con un piccolo cravattino nero e dei pantaloni eleganti bianchi. Era sexy dalla testa ai piedi e la sua bellezza era disarmante.
Come faceva a essere sempre più bello ogni giorno che passava?
Quando mi vide si aprì in un sorriso mozzafiato - prima o poi ti verrà una tachicardia se continui così -
Nascosi il viso fra le mani mentre le guance andarono ancora di più a fuoco - che imbarazzo... -
Ovviamente Drake, insieme alle varie creature della casa, poteva percepire i battiti del mio cuore. Sapere che poteva sentire l'effetto che aveva su di me non era d'incoraggiamento.
Mi si avvicinò e, posandomi una mano sulla spalla, mi diede un bacio sulla guancia - sei adorabile quando fai così - poi si rivolse ad Alina - vai pure, tuo padre ha bisogno di una mano per organizzare la prossima festa-
- Certo, mio signore - rispose Alina facendo un inchino ed uscì dalla stanza con un piccolo sorriso complice.
Drake si sedette accanto a me - come sta il fianco? -
Toccai il punto dove tre mesi fa Percifal, il mio defunto migliore amico, mi aveva pugnalata - credo che sia guarita del tutto-
- Meno male - sorrise lui - oggi ti va di uscire? Stai andando molto bene con lo studio ed hai bisogno di svagarti un po' -
- Mi piacerebbe - risposi subito con entusiasmo - dove andiamo?-
- Ti porto a Orphal - rispose Drake - e' un piccolo villaggio umano a sud di qui -
Mi addombrai - non c'è il rischio di una seconda Castelvania, vero? -
Drake ridacchiò - no, stai tranquilla! Orphal è abitato da gente molto più civilizzata ed evoluta di Castelvania. Sanno che se non ci provocano noi non faremo del male a nessuno! -
- Giusto per curiosità, ma quando devi nutrirti... come fai? - chiesi a bruciapelo.
Drake mi guardò stupito.
- Ok, non dovevo chiedertelo... - sussurrai abbassando lo sguardo.
- Sono solo sorpreso dalla domanda, non sono abituato ad avere qualcuno che mi fa domande sulla mia vera natura - mormorò Drake - devo ammettere che mi fa piacere quando mi chiedi queste cose. Io caccio una volta al mese alternandomi tra i villaggi. Solitamente predo gli uomini, non caccio né donne né bambini... non più perlomeno-
- E non ti temono? -
- Alcuni villaggi si - annuì Drake - altri mi venerano mentre altri ancora gli sono indifferente. Ora ti lascio mangiare - aggiunse alzandosi dalla sedia - ci vediamo quando sei pronta - e mi diede un rapido bacio sulle labbra prima di andarsene.
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La Guerra Del Vampiro
VampireDopo tre mesi dalla distruzione di Castelvania, la vita a castello procede senza intoppi. Luna prosegue gli studi per poter essere degna di vivere al fianco di Drake mentre l'ombra di Lucy, la sua prima moglie, continua a perseguitarla. Durante una...