capitolo 6

2K 104 2
                                    

Il giorno seguente riuscii a evitarmi le lezioni di Claus.
- Oggi ho diversi incarichi da svolgere - mi aveva detto dispiaciuto - sarà il signor Drake a occuparsi di lei -
Purtroppo anche Drake era occupato per buona parte della giornata e mi ritrovai la giornata vuota. Inizialmente ne ero felice, non dovevo continuare a studiare quel maledetto bon ton ma la sensazione durò molto poco. Dopo un'ora già mi annoiavo.
Provai a passare del tempo con Alina ma con i suoi incarichi da domestica non mi poteva calcolare più del tanto. Idem per le altre domestiche.
Con un sospiro rassegnato mi diressi verso la biblioteca, conscia che probabilmente ci avrei passato buona parte del tempo, quando arrivai davanti alla stanza di Lucy. La porta era aperta.
Mi affacciai e vidi la piccola Miyuki seduta nel letto che guardava il pavimento con aria triste. Era vestita con un abito pieno di pizzo e merletti mentre sui capelli biondi vi erano due fiocchetti.
Bussai alla porta per attirare la sua attenzione - tutto ok? -
La bimba sobbalzò - oh... Luna... non mi ero accorta che eri qui. Io sto... sto bene -
Aveva un'aria così afflitta che si capiva subito che mentiva. Mi sedetti accanto a lei - ti va' di parlarne? -
Miyuki mi lanciò un'occhiata strana - non so se ho fatto la cosa giusta -
La guardai confusa - cioè? Su cosa? -
- Con mamma... con te - sussurrò Miyuki, abbassando lo sguardo -papa' ti ha mai raccontato la mia storia? -
- No, voleva che fossi tu a farlo - la rassicurai.
Miyuki fece un debole sorriso - è una cosa che adoro di lui... per quanto mi possa considerare una bambina, a volte mi considera più matura di quello che sono. Sai come nasce una nekomata? -
Cercai di ricordare ciò che avevo studiato - se non mi sbaglio è quando un gatto vive fino a vent'anni, giusto? -
- Esatto - annuì lei - quando conobbi Drake e Lucy ero fresca della metamorfosi, completamente sola al mondo. Inizialmente i miei poteri non erano ancora sviluppati e non ero in grado di proteggermi. Lui mi salvò da un gruppo di umani che volevano uccidermi e, in accordo con sua moglie, decise di prendermi con sé per insegnarmi a usare i miei poteri. Devo tantissimo a loro.
Quando mamma è morta non avevo riflettuto molto e il mio primo pensiero è stato "non voglio perderla" -
- E hai provato a resuscitarla - proseguii io - ma sei riuscita soltanto a far incarnare la sua anima -
- E ti ho ridotto i capelli in quello stato - aggiunse mortificata Miyuki scoccando uno sguardo triste ai miei capelli - non avevo abbastanza energie. Erano bellissimi, mi dispiace -
- A me vanno bene anche così - dissi subito cercando di confortarla - hai fatto una magia davvero notevole per la tua età! -
Miyuki si portò le mani al viso - quando papà venne a sapere ciò che avevo fatto, si arrabbiò tantissimo. Lui è sempre stato dell'idea di lasciar stare i morti. Ero così convinta di aver fatto la cosa giusta... -
- E ora non lo sei più? - domandai tristemente.
- Non lo so... - sussurrò la bimba - nonostante tu le assomigli tantissimo, hai sviluppato un carattere tutto tuo e ti ho condannato a vivere nella sua ombra. Però papà è felice che tu sia qui - sorrise timidamente - e devo ammettere che non è tanto male averti intorno -
Abbracciai Miyuki - mi fa piacere che la pensi così -
- Però anche tu hai un'aria triste - disse la piccola - che succede? -
Esitai, non sapevo se confidarmi con lei. Però, visto che Miyuki si era aperta con me, è giusto che faccia lo stesso.
- A volte temo che tutti mi scambiano per Lucy, compreso Drake - raccontai - ieri Claus si è rammariccato che non ho la stessa signorilità di Lucy e Drake non si sbilancia più del tanto... -
- Cioè che non fatte l'amore - tradusse Miyuki.
Il mio viso avvampò e feci un'espressione così strana che la bimba ridacchiò.
- Miyuki! Sono cose di cui parlare?!? Sei ancora una bambina! -
Miyuki continuò a ridere - tecnicamente ho centodieci anni! E poi con Alina mi capita di parlarne -
-Ah -
- Personalmente preferisco che tu non abbia più il suo carattere - proseguì Miyuki - adoravo la mamma, non perdeva mai la calma ma era troppo severa! Non sai quanto mi rompeva sull'essere una "perfetta signorina di buone maniere". Fidati, Claus in confronto è niente! -
- Interessante - sussurrai sarcastica, lieta di non essermi trascinata dietro quella fissa.
- E papà ci tiene a te - concluse Miyuki - ha solo paura di sbilanciarsi troppo. Prova a prendere l'iniziativa -
- Prendere l'iniziativa... - ripetei quasi convinta - sai, è bello parlare con te -
Miyuki scese dal letto ridacchiando - quando vuoi! - ed uscì dalla camera di buon umore. Miyuki aveva ragione. Se volevo provare ad approfondire il mio rapporto con Drake dovevo prendere l'iniziativa, anche se equivaleva morire di vergogna.

Arrivò la sera e aspettai Drake in camera sua. Avevo il batticuore, non sapevo cosa aspettarmi.
Finalmente arrivò, inconsapevole di ciò che lo aspettava.
- Che giornata - mugugno' entrando in camera - scusami Luna, oggi non ho potuto... - ma si interruppe alla mia vista.
Lo stavo aspettando nuda sotto le coperte del suo letto. Gli rivolsi un sorriso ammaliante.
-Vieni a farmi compagnia?- gli proposi ammiccante, cercando di mostrarmi sicura.
Drake tossicchio' - ehm... forse è il caso che ti rivesta. Non mi sembra una buona idea -
- Perché? - esclamai testarda mentre mi misi a sedere, tenendo le coperte per coprirmi - ormai è da tre mesi che stiamo insieme, perché non vuoi farlo? -
Drake si sedette accanto a me - voglio fare con calma, Luna. Non c'è fretta e voglio che tu sia realmente pronta per questo momento -
- Ma io sono pronta! - ribattei mentre sentivo gli occhi pizzicare, prossimi alle lacrime - Drake, io ti amo e ti desidero con tutta me stessa. So che non sono Lucy ma ti prego, concedimi di amarti al cento per cento-
- Ma lo sto facendo - ribatté triste- è solo che non mi sembra il momento -
Mi sentii triste e umiliata per il rifiuto, le lacrime iniziarono a comparire - non è che magari lo fai per lei? Che nonostante tutto ciò che fai per me continui a esserle legato?-
- Guarda che non è così - disse pazientemente Drake asciugandomi le lacrime - anch' io ti amo e lei farà sempre parte di me, ma non è per quello che voglio aspettare. È solo... - ma non lo lascia finire. Avvinghiai le mie braccia intorno al suo collo e lo baciai con furia.
- Luna... - cercò di dire mentre lo tenevo stretto a me.
- Ti prego... - sussurrai a fior di labbra - non rifiutarmi ancora-
Non so cosa lo convinse, se le mie lacrime o il desiderio che cercava di controllare. Mi baciò con più trasporto, stringendomi forte a sé mentre iniziai a sbottonargli la camicia.
Scansò le lenzuola, rivelando la mia nudità, e mi trovai sopra il suo torace mentre le nostre lingue danzavano vorticosamente.
Passai leggermente una mano sopra il suo petto, scivolando fino alla pancia, provocandogli dei gemiti di desidero. A petto nudo era molto sexy. I suoi muscoli erano ben definiti da sotto la pelle, quasi scolpiti.
Mi baciò il collo, scendendo poi al seno, alla pancia fino all'interno coscie. Ogni punto dove le sue labbra mi toccavano, diventava bollente.
Quando si tolse i pantaloni non potei non guardarlo a bocca aperta. Era assolutamente perfetto, di una bellezza assurda priva di difetti.
Ed era mio.
- Ne sei sicura? - mi domandò con voce tremante dal desiderio.
- Assolutamente sì - risposi ricominciando a baciarlo.
Drake mi si pose sopra, entrandomi dentro dolcemente. A parte il dolore, fu una sensazione meravigliosa.
I nostri corpi erano fusi in uno e, per la prima volta, non avevo dubbi sui sentimenti che Drake provava per me. C'eravamo solo noi due.
Passammo tutta la notte a farlo e mi addormentai tra le sue braccia. Ero veramente felice.
L'indomani mi sveglia nella mia stanza. Mi guardai intorno e vidi con gioia che Drake era rimasto con me, anche se si era già rivestito.
- Buongiorno, bella addormentata - disse gioioso stampandomi un bacio - ho dovuto portarti qui per evitare discorsi indiscreti -
- Nessun problema - ridacchiai - non sei pentito, vero? -
- No - rispose allegramente mentre si alzò dal letto -e poi hai solo sedotto un povero vampiro, nulla di che... io devo andare da Claus - aggiunse dandomi un bacio sulla fronte - ci vediamo dopo -
- A dopo - lo salutai e mi alzai anch'io. Mi sentivo al settimo cielo, nessuno mi avrebbe rovinato questo momento.
Aprii le tende, la giornata era meravigliosa! Diedi un rapido sguardo al rosetto e restai perplessa. Vi era una ragazza  che vagava nel rosetto, guardandosi attorno confusa.
Non riuscivo a vedere bene il suo viso. Aveva lunghissimi capelli castano dorato, le vesti strappate e sporche di terra.
Uscii di corsa dalla camera e mi diressi in giardino. Forse quella ragazza aveva bisogno di aiuto.
La trovai inginocchiata a terra che si teneva una mano sul viso. Sicuramente stava avendo un malore.
- Ehi, tutto ok? - le domandai preoccupata - hai bisogno di aiuto? Che ti è successo? -
- Io... io non lo so... - mormorò lei continuando a tenersi la mano sul viso - ricordo che stavo morendo, lui era davanti a me... e poi mi sono rutrovata sdraiata vicino a una tomba, non so a chi appartiene e sono venuta fin qui...-
La ragazza alzò il viso.Mi sentii gelare, in quel momento non respirai nemmeno.
Ci guardammo negli occhi ed era come guardarsi allo specchio. I miei occhi, anzi, i suoi occhi turchesi mi guardavano curiosi e impauriti.
- Chi... chi sei? - cercai di chiederle anche se conoscevo la risposta.
- Io mi chiamo Lucy - rispose candidamente lei - mio marito è il padrone di questa casa. Ti prego, portami da lui-

La Guerra Del Vampiro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora