capitolo 2

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- E questa che diamine sarebbe??? - esclamai incredula.
- La nostra carrozza - rispose Drake con aria innocente.
Davanti a noi si staglio' un'enorme carrozza nera; era tutta in ebano con eleganti intarsi in oro scolpiti nel legno e decorazioni in argento. Era tanto bella quanto inquietante. Era portata da due possenti cavalli neri come la pece.
Il cocchiere mi aprì la portiera della carrozza - prego, signorina Luna -
- Grazie - mormorai timida.
Quando salì anche Drake, la carrozza partì.
Non so quanto tempo passò, sembrava che stessimo in viaggio da ore, c'era un silenzio imbarazzante.
Non sapevo di cosa parlare, avevo troppe domande per la mente ma avevo paura di come potesse reagire se gliele ponevo e l'idea di essere completamente da sola con lui mi agito'. Per carità, non ero preoccupata perché fosse un vampiro ma perché mi metteva in soggezione da quanto mi piaceva.
- Tutto ok, Luna? - mi domandò lui preoccupato.
- C... certo, perché? - balbettai imbarazzata.
- Perché hai il battito accelerato - rispose Drake -sul serio, non è che devo preoccuparmi per il tuo cuore?-
- No, tranquillo - mormorai mentre mi coprii il viso imbarazzata- è solo... solo... - feci un bel respiro profondo per calmarmi - è solo che sono agitata per il fatto che siamo soli -
Drake mi osservò stranito -noi siamo sempre soli -
- Quello è vero - risposi sempre più rossa- ma di solito siamo comunque circondati dalle varie creature. Ora invece siamo proprio soli soli... a parte il cocchiere - aggiunsi ridacchiando per il nervosismo.
Drake mi si fece vicinissimo e, giocando con una ciocca dei miei capelli, sussurrò ammicante- ne vorresti approfittare? -
Sentii le mie guance andare in fiamme mentre il respiro mi sì mozzo' al solo pensiero.
- Respira, Luna - disse subito Drake preoccupato - non stavo parlavo sul serio, era per provocarti un po'-
- Ah... - dissi un po' tristemente, sentendomi delusa.
- La carrozza non è proprio l'ideale per la tua prima volta - mi spiegò lui - e poi voglio fare le cose con calma -
- Ok - sussurrai delusa. In parte speravo che accadesse qualcosa di quel tipo con lui.
Drake mi diede un tenero bacio sulle labbra - tutto a suo tempo. Ora pensa a goderti la gita -
- Manca ancora molto per Orphal? - domandai a fior di labbra.
- Dovremmo essere quasi arrivati - disse Drake guardando fuori - non dista molto da casa -
Quasi a confermare le parole di Drake, la carrozza rallentò mentre il cocchiere esclamò - siamo arrivati! -
Questo scese, aprì la portiera della carrozza e mi porse una mano per aiutarmi a scendere.
- Benvenuta a Orphal - disse Drake abbracciandomi un fianco.
Orphal era uno splendido paesino che dava sul mare. Le case erano tutte colorate dai toni pastello, le strade erano piene di bancarelle mentre alcuni pescatori riparavano le reti vicini al molo.
Il posto era bellissimo. Feci un bel respiro profondo assaporandomi l'aria salmastra quando i miei vecchi timori e paure riemersero. E se anche qui mi avessero trattato come un mostro? Iniziai a toccarmi nervosamente i capelli con un gesto inconscio.
Come se mi leggesse nel pensiero, Drake cercò di calmarmi togliendomi  le mani dai capelli - stai tranquilla, qui non verrai giudicata -
- Ne sei sicuro? - chiesi preoccupata.
- Ma si - mi calmò lui baciandomi teneramente - e poi saranno troppo presi ad ammirare la tua bellezza per far caso ai tuoi capelli -
- Esagerato - mormorai mentre le guance ritornarono rosse.
Mi prese per mano e mi portò a visitare il posto.
Come predetto da Drake, nessuno mi guardò con sguardi ostili. Le occhiate che ricevevo erano di curiosità e le loro espressioni erano cordiali. Una cosa totalmente diversa rispetto a Castelvania, nom c'ero abituata.
Drake mi fece visitare il posto e mi fece assaggiare alcune specialità del luogo.
- Tu non mangi? - gli domandai mentre addentavo un'Aquaria, una specie di bombolone blu ripieno di panna.
Lui mi sorrise - purtroppo no, noi vampiri ci nutriamo solo di sangue. Però fai finta che l'abbia mangiato -
- Ok... - risposi meditabonda. Certo che essere dei vampiri ha i suoi lati scomodi. Mi chiesi se Drake sentisse nostalgia per il sapore del cibo umano ma preferii non chiederglielo. Temevo di rattristarlo con quella domanda.
Continuammo il giro e lasciò per ultimo un negozietto. A giudicare dalla vetrina doveva essere una piccola gioielleria.
- Prego - mi fece galantemente Drake aprendo la porta.
Appena varcai la soglia restai a bocca aperta. Nonostante le dimensioni del locale, vi erano stipati ogni tipo di gioielli e pietre preziose.
Un signore anziano era al bancone - buongiorno signori. Come posso esservi d'aiuto? -
Drake si avvicinò al bancone e sussurrò qualcosa all'uomo mentre io continuavo a guardarmi intorno con aria estatica. Mai visto tante pietre preziose tutte insieme in un colpo solo.
L'uomo annuì a Drake e andò sul retro.
- Dove sta andando? - domandai incuriosita mentre mi avvicinai a lui.
- A prendere una cosa che gli ho commissionato la settimana scorsa - rispose Drake sorridendo.
Chissà di cosa si tratta... ammisi che la curiosità mi divoro'.
Il signore tornò da noi con una scatolina in mano - scusate l'attesa. Ecco il gioiello che mi ha richiesto -
- La ringrazio - disse Drake mentre aprì per un secondo la scatolina per ammirarne il contenuto - per il pagamento è tutto a posto? -
- Certamente! - annuì l'uomo - il suo servitore ha già provveduto a tutto -
- Perfetto. Alla prossima - lo saluto' Drake ed uscimmo dal negozietto.
Lanciai occhiate furtive a Drake, ero troppo curiosa anche se cercavo di non darlo a vedere.
Lui se ne accorse e ridacchiò sotto i baffi - appena ripartiamo te la mostro -
- Ok - esclamai su di giri, felice che mi capisse al volo.
Tornammo alla carrozza e il cocchiere ci fece salire. Poco dopo eravamo già in viaggio.
- Dai, fa' vedere - esclamai impaziente -che cos'è? Sono curiosa -
Drake ridacchiò - Claus sarebbe scandalizzato da questo tuo comportamento se ti vedesse in questo momento. Comunque tieni- mi porse la scatolina - è un regalo per te -
- Per me? - domandai stupita prendendo la scatola.
Quando l'aprii restai senza fiato.
Era una collana molto semplice. Una catenina che potevo usare come girocollo con una bellissima rosa in oro rosa con l'interno dei petali smaltati di nero mentre nella parte esterna vi erano dei diamanti.

 Una catenina che potevo usare come girocollo con una bellissima rosa in oro rosa con l'interno dei petali smaltati di nero mentre nella parte esterna vi erano dei diamanti

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Portai la mano alla bocca, era bellissima.
- È... è... - cercai di dire ma le parole mi morirono in gola - wow -
- È un modello unico al mondo - mormorò Drake mentre mi prese la collana dalle mani e mi aiutò a indossarla - proprio come te. Sei una persona dolcissima, dotata di un carattere molto forte. Non ti fai spaventare da niente e nessuno e l'apprezzo moltissimo -
Mentre disse quelle parole aveva uno sguardo molto dolce ma anche un non so che di nostalgico. Capii subito che quelle parole non erano per me ma per lei, come al solito.
Per Lucy.
Abbassai tristemente lo sguardo, senza proferir parola. Sempre la solita storia.
- Luna, è tutto ok? - mi domandò Drake, preoccupato per il mio repentino cambio d'umore - ho detto qualcosa che non va? -
- Tutto ok - risposi con voce incolore mentre cercavo di slacciare la collana - questa non è per me, dalla alla sua vera proprietaria -
Drake mi bloccò le mani - sei tu la sua proprietaria -
- A giudicare il tuo sguardo di poco fa, non direi - replicai stizzita.
Drake sospirò rassegnato - possibile che sei gelosa di una persona morta?-
- Se vengo scambiata per questa direi proprio di sì - ribattei cocciuta.
Drake mi si pose davanti, prendendomi delicatamente il viso fra le mani e mi guardò negli occhi, inchiodandomi col suo sguardo di ghiaccio. Non l'avevo mai visto così serio.
- Non ti sto scambiando con Lucy - disse con aria risoluta - potrai anche assomigliarle ma non sei lei. Non ti nego che sento la sua mancanza ogni giorno che passa, ma lei è morta e non ritornerà più mentre tu sei qui con me- mi afferò le mani, tenendole fra le sue - io sono innamorato di te, Luna, e non ti cambierei mai per niente al mondo-
- Sicuro? - domandai scettica - nemmeno con Lucy? -
- Nemmeno per lei - mi garanti' lui e mi baciò.
In quel momento sembrava così sincero che quasi ci credetti sul serio, anche se in cuor mio continuavo a non esserne sicura. Dentro di me continuavo ad avere il dubbio che mi tenevano con sé solo perché ero la reincarnazione di sua moglie, una sua essenza.  Sapevo che non era così ma non potevo fare a meno di pensarlo.

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