Capitolo 6

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Mi svegliai ancora una volta di soprassalto, ma stavolta per colpa di un incubo, il solito incubo. Mi alzai leggermente, ero sul divano, con una coperta addosso e con affianco Harry che dormiva con la bocca leggermente aperta, terribile.   

Era presto, stava sorgendo il sole, si intravedeva una luce delicata dalle finestre del salotto, delicatamente mi alzai dal divano, cercando di non svegliare Harry, mi girava leggermente la testa. Spostai la tenda ed ammirai la bellezza dell'alba. 

<<Come ti senti?>> mi chiese Harry con la voce impastata dal sonno, portai una mano al cuore dallo spavento e mi voltai di scatto.

<<Meglio>> dissi, anche se non era vero. 

Mi portai una mano sulla fronte, la testa pulsava e girava sempre di più, Harry si avvicinò subito affianco a me e mi prese in braccio notando che stavo per svenire. Mi portò sopra, nella mia camera, lo guardai negli occhi e notai che stava osservando una mia cicatrice. 

<<Riposati, ci vediamo oggi pomeriggio>> mi disse infine lasciandomi un bacio sulla fronte, gli tirai un delicato schiaffo sulla guancia. 

Mi accoccolai nel letto, sotto il piumone e guardai un ultima volta Harry mentre si stava dirigendo verso la porta della mia camera e sentii un <<Quant'è bella>> da parte sua. Rimasi scioccata da ciò che disse, ma non potei contestare o pensare che mi addormentai subito.

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Pian piano mi svegliai, ero di nuovo tutta sudata, mi alzai dal letto e mi diressi al bagno per darmi una sciacquata e poi mettermi un pigiama asciutto. 

Tornai nel letto e cercai di addormentarmi ma qualcuno entrò nel mia camera, avevo mezzo viso coperto dalla trapunta.

<<È così bella>> senti dire quasi come un sussurro, non riuscii a riconoscere la voce. <<Eii>> seguii subito dopo con un'intonazione di rimprovero e riconoscetti la voce di Harry.

<<È vero>> rispose il primo che parlò e riconoscetti Niall, ancora lui. Risero sinceramente.

<<Vado a preparare del thè per quando si sveglia>> disse Harry, ero felice per il thè ne avevo tanta voglia.

Sentii una piccola botta, non era la porta, ma qualcuno si era appoggiato al mio letto e piano piano aprii gli occhi, e vidi quei grandi occhi azzurri fissarmi, allargò le labbra facendo espandere un sorriso sul suo viso, io ero completamente indifferente, mi stava altamente sul culo.

Poi guardai il suo labbro, leggermente gonfio e arrossato, <<Mi hanno fatto molte domande sul perché avessi questo>> iniziò a parlare ed indicò il labbro <<'sono andato contro una porta' rispondevo>> 

Il mio più grande punto interrogativo di tutta questa situazione era solo uno. 

<<Perché?>> chiesi, lui esitò qualche secondo a rispondere. 

<<Non lo so>> rispose infine <<Come stai?>> chiese alzandosi dal letto e sedendosi al bordo del letto. 

<<Perché>> chiesi ancora e lui non aspettò a rispondere.

<<Perché cosa?>> chiese un po' infastidito e sorpreso dalla mia domanda, mi venne in mente di rispondergli 'perché non te ne vai a fanculo' ma mi trattenni. 

Entrò Harry con tre tazze di thè fumante. 

<<Sei sveglia. Come ti senti?>> disse entrando nella stanza tutto sorridente, poi poggiando il vassoio con le tazze sulla mia scrivania e spostando qualche foglio ancora che li avesse macchiati con il thè.

<<Meglio, grazie>> strano che riuscii a ringraziarlo, feci un flebile sorriso, e lui mi diedi una delle tre tazze. 

Passammo il pomeriggio tutti insieme, giocammo alla console, a calcio precisamente, un piccolo torneo, li battei sempre. Era l'ultima partita, stavo vincendo, ovviamente, ma Harry mi fece distrarre e così Niall riuscì a segnare e così la partita finì col pareggio. 

Anne ci chiamò che la cena era pronta, Niall rimase a cenare con noi. Dopo la cena mi alzai per lavare i piatti e dissi ad Anne che avrei sistemato tutto io così lei se ne andò in salotto a guardare la televisione. Mi trovai accanto Niall per darmi una mano, lo ringraziai con lo sguardo. 


Skyline // N.H. [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora