ɢᴜᴀʀᴅᴀᴍɪ

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<SELE CHE CAZZO MI
SIGNIFICA? >>Sento dire da Marcus alle mie spalle mentre sto parlando con Saya, siamo diventate abbastanza amiche nell'ultimo mese.

Mi giro verso di lui a sguardo basso.<<Di cosa stai parlando? >> gli chiedo intimandogli di abbassare la voce, anche se so perfettamente di cosa parla.<<Dobbiamo parlare>> mi prende per il polso e mi tira lontano da Saya, fino alla nostra stanza, anzi, nella mia vecchia stanza.

<<Ripeto, che cazzo significa, eh?! >> sento l'agitazione nella sua voce e tira un pugno al muro, mostrandomole anche adesso.<<Marcus... >>

<<Perché? Cambiare stanza da un giorno all'altro, senza dirmi niente, tral'altro dopo un mese intero che mi eviti, che non scherzi più come prima, Sel, tu non mi guardi più nemmeno negli occhi, e ora scegli di cambiare stanza completamente a caso? >>

<<Marcus, non mi sentivo bene in questa stanza...in più c'erano dei problemi anche nella nostra amicizia e->>

<<Se ci fossero stati davvero dei problemi, saresti venuta da me, mi avresti guardato negli occhi e mi avresti detto "cazzo Marcus dobbiamo risolvere un paio di cose", non avresti cambiato stanza e andando da Petra! >>

<<Tanto ci andavo comunque, ogni volta che Maria veniva qui e mi buttava fuori dalla stanza mentre tu andavi in bagno o eri girato, tanto valeva farle risparmiare questa fatica>>

<<C...cosa? >>

<<Si, Marcus, andiamo non fare il finto tonto, continuiamo per le nostre vite e->>

<<Isolamento, ognuno nelle stanze, nessuno uscirà fin quando non scopriremo il responsabile, un altro studente è morto>> Mi giro proprio mentre stanno chiudendo la porta, mi avvento e provo ad aprirla e poi tiro i pugni urlando che diavolo sta succedendo, ma nessuno mi risponde.

Mi rigiro e guardo il pavimento. <<Sel->> NO, non ce la facccio, Scappo in bagno e mi ci chiudo dentro, sedendomi per terra e appoggiandomi contro la porta <<Sele ti stai comportando da bambina>> Mi copro le orecchie e provo a non ascoltarlo, ma non basta.

<<Ma almeno spiegami perché ti stai comportando così! >>Dice da dietro la porta, mi sposto leggermente e la apro furiosa, restando seduta per terra. <<Credi che io sappia perché non voglio averti intorno?! >>Dico vedendolo seduto a sua volta per terra, era appoggiato alla porta come me, continuo a mantenere uno sguardo basso, è veramente difficile litigare senza contatto visivo, perdi potere nella discussione. <<No, ok?! Semplicemente sento che non riesco a guardarti, a parlarti, so che mi sentirei male se lo facessi, è come se fosse un istinto animale, tu sei il pericolo e io lo evito, non so perché sei pericoloso, so solo che hai delle conseguenze dolorose su di me quindi non.riesco.a.guardarti>> Scandisco bene le parole per farglielo entrare una volta per tutte in testa. <<Allora prova a scoprirlo, prova a capire perché sono così pericoloso secondo il tuo istinto, poi potrai dirlo anche a me>> la sua voce bisognosa mentre mi implora mi tenta, ma devo mantenere il controllo, so cosa succederebbe se solo...

<<Non costringermi Marcus, non voglio fare cazzate e peggiorare e cose>> metto già la mano sulla porta per richiuderla, ma lui mi ferma. <<Sel, guardami, se ci aiuterà a capire perché ti fa male stare vicino a me, non è una cazzata, è importante per me quanto dovrebbe esserlo per te>> vedo la sua mano avvicinarsi al mio viso e posarsi sulla mia guancia, facendo una lieve pressione per farmi alzare lo sguardo, e appena i nostri occhi si incrociano trattiene un sorriso mentre io sento la gola serrarsi e i polmoni chiudersi, un blocco intero nel mio corpo.

<<Sel... >> sussurra mentre apro la bocca per cercare aria o parole, sinceramente non lo so nemmeno io, ma lui ne approfitta per avvicinarsi e colmare il mio bisogno con le sue labbra, facendomi respirare di nuovo.

Marcus mi prende per i fianchi mentre si lascia stendere lentamente sul pavimento tirandomi con lui, continuiando a baciarci.

Scambiamo i ruoli e lui si mette sopra di me, lasciando il suo peso sui gomiti, poi non so nemmeno come riesce a prendermi in braccio e si siede sul letto.

Mi alza la maglietta e la lancia dall'altra parte della stanza, io faccio lo stesso mentre sento le sue mani sulla mia schiena.

Quando ci stacchiamo per riprendere fiato mi sto rendendo conto di cosa sto facendo.

Balzo all'indietro e mi copro con una felpa presa a caso dalla sedia.

<<Cosa? >>Mi chiede lui confuso. <<Marcus...tu sei fidanzato, con Maria, una mia amica, e noi stavamo...>>

<<Tecnicamente non siamo più fidanzati...è incazzata con me e con Saya perché crede che lei vuole rubarmi>>

<<Beh se la sta prendendo con quella sbagliata allora>> mi sento ancora più colpevole alle sue parole. <<Sele...perche non provi a vivere il momento senza preoccuparti delle conseguenze? Lasciati andare >> già, l'aveva detto anche J prima di avere la gola tagliata.<<Marcus...è sba->> lui se ne sbatte, protando una mano alle felpa che mi tengo al petto e me la sfila dalle dita lentamente. <<Ora, è giustissimo, e sai perché? Perché io sento che lo è, e perché anche tu nel profondo lo senti>> è così vicino che il suo profumo mi offusca la mente, facendomi dimenticare del lato sbagliato della situazione. <<Quindi...posso continuare? >> mi sorride innocentemente, e la mano con cui mi aveva tolto la felpa va adesso sul mio fianco, aspettando che annuisca per poi tirarmi sotto di lui e la mano scende giù per la mia gamba forzandola ad avvolgersi intorno a lui mentre con l'altra mi sgancia il reggiseno.

Nascondo la faccia nella sua spalla per la vergogna di farmi vedere in questo stato da lui ma appena finito con il reggiseno la sua mano sale prendendo i miei capelli e avvolgendoli intorno alla sua mano una volta per poi tirare, facendomi alzare lo sguardo.

<<No no no, siamo arrivati qui perché volevo che mi guardassi, quindi guardami, voglio vederti anche mentre->>

ɢᴜᴀʀᴅᴀᴍɪ || Mᴀʀᴄᴜs LᴏᴘᴇᴢDove le storie prendono vita. Scoprilo ora