CAPITOLO SEI

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Taehyung, guidato da Jimin e seguito da Jisoo e Hoseok, raggiunse gli altri due amici del rosso, Jungkook e Yugyeom. Appena arrivati, Jimin riferì ai suoi compagni l'idea di divertirsi tutti assieme e, in seguito, fece in modo che tutti si presentassero tra di loro.

Taehyung, in quel momento, voleva morire. Insomma, si trovava davanti la persona per cui provava tanta ammirazione e per la quale, in verità, nutriva anche un pizzico di invidia. Il carattere forte e carismatico di Jungkook lo aveva attratto fin da subito e, durante la settimana, aveva potuto notare come avesse azzeccato nel giudicare il corvino il primo giorno di scuola: una persona solare, estroversa - ma non troppo -, dominante e socievole; un carattere che le persone definirebbero da vero leader. Dire che Taehyung, in quel momento, non fosse veramente molto imbarazzato e voglioso di scappare era solo una grandissima bugia, ma sapeva bene che fosse la sua occasione per parlarci un po'. Insomma, chi non vorrebbe avere l'opportunità di parlare con la persona che si ammira tanto?

Per Jungkook, invece, la situazione era diversa. Non era poi così entusiasta di fare la conoscenza dell'arancione rispetto a Jisoo e Hoseok. Era troppo timido e chiuso per i suoi gusti, a differenza degli altri due ragazzi con cui era riuscito subito a parlare e scherzare appena dopo le presentazioni. D'altronde, era una persona a cui piaceva chiacchierare e socializzare, non erano di suo gradimento i muri, dovuti ad insicurezze o timidezza, che si potevano frapporre tra lui e le altre persone. Inoltre, come già detto, non riusciva proprio a sopportare la gente insicura e debole. In questo mondo, o impari ad essere forte o sei fottuto. Quindi, secondo lui, le persone come Taehyung erano infantili e irresponsabili, perché non sapevano prendere in mano la loro vita, cambiando se stessi per diventare persone più forti, in grado di affrontare i problemi della vita e farsi prevalere sulle altre persone. Ma non sapeva quanto fosse errato questo pensiero, soprattutto fatto sull'arancione. Con il tempo, però, lo avrebbe capito.

Dopo il veloce giro di presentazioni e qualche chiacchiera tra di loro, avvenuta soprattutto tra Jungkook, Yugyeom, Hoseok, Jisoo e Jimin, tutti e sei si misero a decidere con quale gioco iniziare. Dopo varie discussioni, decisero di partire con il tavolo da hockey per coppie, in modo da poter fare un due contro due e coinvolgere subito più persone. Le prime due squadre che si sfidarono furono Jimin e Taehyung contro Hoseok e Yugyeom; la coppia vincente avrebbe sfidato Jungkook e Jisoo. La prima partita iniziò e, dopo varie risate e prese in giro nei confronti di Taehyung e Hoseok per la loro goffaggine, si concluse con la sconfitta del rosso e dell'arancione. Così, Yugyeom e Hoseok dovettero sfidare Jungkook e Jisoo. Dopo poco tempo dall'inizio della partita, Jisoo riuscì a lasciare a bocca aperta tutti, grazie alle sue abilità in quel gioco: riflessi pronti e una buona forza sia nel braccio che nel polso. Con Jungkook in squadra poi, che era il più forte tra i presenti, per il corvino e la ragazza dai capelli castano scuro fu veramente facile vincere. Finito quel gioco, decisero di andare a provare il videogioco delle auto da corsa, anche questo a coppie, per potersi sfidare tra di loro, uno contro uno.

I primi a partire furono Jisoo e Jungkook. La prima si dimostrò fin da subito incapace di usare quel 'aggeggio infernale' - così definito da lei -, mentre il secondo si dimostrò veramente molto abile nell'utilizzo del gioco. Col senno di poi, spiegò semplicemente che era un appassionato di videogiochi, tanto da avere una stanza nella sua casa dedicata solo ad essi. Avendo vinto il corvino, il prossimo sfidante si sarebbe dovuto scontrare con lui e, in quel turno, toccò a Jimin. Nonostante se la cavasse egregiamente, alla fine fu di nuovo Jungkook a vincere; e successe lo stesso con Hoseok e Yugyeom. Quando fu il turno del più piccolo del gruppo - vale a dire Taehyung -, la sfida si fece molto più interessante agli occhi di tutti, ma, soprattutto, del corvino. L'arancione si era dimostrato, fin da subito, bravissimo in quel tipo di gioco, partendo in vantaggio rispetto a Jungkook e mantenendosi davanti a lui per buona parte della gara. Ed avrebbe anche vinto se non fosse che Hoseok decise di dare fastidio al povero dongseng, facendogli il solletico. Inutile dire come Taehyung ci rimase male, tanto da mettere su un tenero broncio. Insomma, gli sarebbe piaciuto dimostrare al corvino di non essere così tanto incapace, come, invece, lo aveva etichettato più volte nel gioco precedente. Ma il suo morale si risollevò subito nel sentire Jungkook dire: "Devo proprio ammettere che sei bravo in questo gioco. Per quanto orgoglioso sia, è giusto riconoscere che la vittoria sia tua". L'arancione, dopo quelle parole, arrossì vistosamente e, con un timido sorriso sul volto e il timbro di voce incerto, rispose semplicemente ringraziando. Per Jungkook fu inevitabile ghignare, dopo la reazione del piccolo dongseng. Per quanto non nutrisse simpatia nei suoi confronti, dovette assolutamente riconoscere che fosse veramente carino, se non addirittura bello, come ragazzo, e vedere l'effetto evidente che aveva su di lui - perché, si, aveva notato come, solo con lui, la sua timidezza aumentasse maggiormente e come arrossiva per ogni occhiata, parola o sfioramento rivolti a lui -, lo faceva sentire appagato e forte; sentiva di poter esercitare del potere su di lui. E lui amava tutto questo. 

Il gioco seguente che decisero di provare fu quello del basket, ed, in questo caso, dovettero giocare uno alla volta. Il miglior punteggio fu fatto da Yugyeom questa volta, tutto perché giocava a pallacanestro e, di conseguenza, era bravo di suo. Fu seguito dai punteggi di: Jungkook, Jimin, Jisoo, Hoseok ed, infine, Taehyung. Per quest'ultimo fu un vero e proprio disastro. Fece entrare si e no dieci palle nel canestro, mentre il resto erano tutte finite fuori e non avevano neanche sfiorato il cerchio in ferro. Addirittura, alcuni palloni era riuscito a mandarli fuori dal gioco stesso, facendoli rotolare sul pavimento, e due o tre di essi, invece, gli ritornarono indietro colpendolo in testa. Inutile dire che per gli altri fu un vero spasso godersi lo spettacolo di un Taehyung così imbranato, prendendolo continuamente in giro, mettendolo maggiormente in imbarazzo e, senza neanche rendersene conto, ferendolo anche. Perché all'arancione, quel schernirlo in quel modo, lo faceva tornare con la memoria a vecchie vicende successe nella sua città natale Daegu, ma cercò subito di scacciare quei pensieri. Sapeva che i ragazzi accanto a lui non lo stessero prendendo in giro per cattiveria e, soprattutto, non conoscevano il suo passato, quindi era inutile prendersela. Decise, semplicemente, di cercare di far finta di niente, mettendosi a ridere timidamente con loro.

Dopo altre battute su Taehyung e varie imitazioni su delle pose che aveva assunto durante il suo turno a giocare a basket, fatte soprattutto da Hoseok e Yugyeom, i sei ragazzi decisero di cambiare sala e di andare in quella dedicata al bowling, per concludere al meglio la giornata. L'entusiasmo di Jungkook era alle stelle, poiché amava molto quello sport ed era veramente molto bravo a giocarci; lo si poteva definire quasi un esperto. Non si poteva dire che Taehyung provasse le stesse emozioni, invece. A differenza del corvino, l'arancione era veramente spaventato nel doversi cimentare in questo gioco, per un semplice motivo: come avrebbe fatto ad evitare altre figuracce davanti agli altri, se non sapeva giocarci? Dopo il disastro con il gioco precedente, non aveva proprio voglia di sentirsi tirare in giro di nuovo. Sentiva che non avrebbe retto emotivamente. Ma non voleva neanche andarsene di punto in bianco, quindi decise di seguirli. Sperava solo di riuscire a rimanere fuori dai giochi.

Heart or Mind? - KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora