CAPITOLO UNDICI

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"Bene, datemi pure le vostre giacche e toglietevi anche le scarpe. Un attimo e vi porto le pantofole da farvi indossare" disse Jisoo mentre allungava un braccio, per far capire di porgergli ciò che aveva chiesto. Intanto, Taehyung continuavano a guardare l'ingresso di quella villetta, così elegante e luminosa. Insomma, una casa per gente che, di sicuro, non patisce la mancanza dei soldi.

"Hai pro-proprio una b-bella casa, J-Jisoo noona" disse l'arancione, dopo averle dato il suo giaccone e mentre si toglieva le scarpe. La ragazza lo ringraziò silenziosamente, con un semplice sorriso, per poi girarsi ed incamminarsi a posare ciò che aveva in mano e recuperare le pantofole per i suoi due ospiti.

"Sorpreso di aver appena scoperto di avere un'amica ricca?" chiese scherzosamente Hoseok. Nonostante ci fosse stato più volte in quella villetta, non poteva non rimanere incantato ogni volta ad osservarla. Insomma, un'abitazione del genere lui se la poteva solo sognara. Un po' come Taehyung.

Non dovettero aspettare molto il ritorno della ragazza che arrivò con in mano le famose pantofole e, dopo che le ebbero indossate, tutti e tre i ragazzi si inoltrarono nella piccola villa di Jisoo. Dopo aver superato un enorme salone, ornato prevalentemente dal bianco e dal rosso, salirono le scale in marmo per poi entrare nella prima porta al piano superiore; la camera di Jisoo. La stanza aveva delle pareti bianche con delle decorazioni fini sull'estremità bassa del muro di un azzurro cielo, il soffitto, invece, era tutto azzurro e richiamava gli abbellimenti lungo le pareti. Sotto la finestra, c'era posizionato un letto matrimoniale in ferro nero con lenzuola sia bianche che verde acqua, al lato di esso vi era una scrivania con sopra vari libri e quaderni, tutti posizionati in modo minuziosamente ordinato. Per finire, vi erano due armadi in legno color beige, un cassettone dello stesso colore, un peloso tappetto verde acqua nei pressi del letto e davvero tante, tantissime foto lungo la parete opposta a dove si trovava la finestra, ciò dov'era posizionata la porta che permetteva l'accesso in quella stanza. Veramente una camera fine ed elegante, tanto da lasciar meravigliati sia Taehyung che Hoseok, nonostante per quest'ultimo non fosse la prima volta che si ritrovava ad ammirare quella deliziosa stanza.

"Che dire Jisoo noona, qua è sempre tutto meraviglioso e perfetto" sussurrò il castano, mentre osservava l'enorme giardino della villa dalla porta finestra che dava sul piccolo balcone della stanza; quest'ultimo ornato da piccoli vasi di fiori di vari colori. Davvero, non riusciva mai a trattenere lo stupore della bellezza di quella villa ed, in particolare, della stanza di Jisoo.

"T-ti piace fo-fotografare?" chiese timidamente Taehyung, mentre guardava la parete piena di foto di ogni genere.

"Si" rispose Jisoo mentre si sistemava sull'enorme e morbido tappeto della stanza. "È una passione che coltivo fin da quando ero piccola insieme a mia madre" continuò a dire sorridendo, mentre faceva segno ai suoi due amici di sedersi assieme a lei. Poi, cambiando totalmente argomento, disse tutto d'un fiato: "Inutile star qua a girarci intorno, Hoseok. Siamo venuti qui per passare un bel pomeriggio tra amici tra chiacchiere e divertimento. E credo sia scontato dirti che sia io che Taehyung siamo davvero curiosi di sapere del tuo strano comportamento, silenzioso ed impacciato, avuto in mensa". Fece una breve pausa mentre guardava attentamente il castano negli occhi, come per trasmettergli tutta la curiosità che gli scorreva in corpo. Poi aggiunse brevemente: "Quindi, sputa il rospo".

Hoseok, che era arrossito quasi subito ed aveva abbassato gli occhi al pavimento, capì di dover parlare, alla fine non tanto perché si sentisse obbligato, ma perché sentiva di poterne discutere tranquillamente, senza dover preoccuparsi di essere preso in giro o deriso, ma sapendo, piuttosto, che avrebbe ricevuto il giusto incoraggiamento. Quindi, iniziò a dire con tono sommesso: "Non è che ci sia molto da raccontare. Semplicemente, in mensa si è seduta con noi una persona che ammiro molto e credo che, da questa frase, abbiate anche capito di chi parlo, giusto?".

"Yoongi?!" chiese sorpreso l'arancione, per poi spalancare la bocca fissando un Hoseok ancora più rosso di prima.

"S-si" rispose timidamente il castano, per poi aggiungere velocemente: "So che non lo conosco, ed infatti non è verso il suo carattere o la sua persona che provo questo tipo di sentimento. Semplicemente, è veramente bravo a comporre testi, a solfeggiare i brani e a fare gli esercizi di armonia". Si fermò un attimo per prendere un profondo respiro, poi continuò con maggiore enfasi: "Dovreste sentirlo a suonare il pianoforte, è semplicemente divina la musica che crea. Io non sono amante della musica classica, nonostante ne stia studiando le basi, ma ho iniziato ad apprezzarla maggiormente dopo aver sentito 'La campanella' di Liszt suonata da lui. E sapete cosa? Non è solo un genio della musica, ma sa anche dipingere. Ho visto alcuni suoi quadri, semplicemente perfetti". Ormai Hoseok era partito in tangenziale mentre parlava del suo palese idolo. "Ma, sapete, quando l'ho sentito suonare 'Anather day of sun' del film 'La la land', in quel preciso momento ho desiderato ardentemente di poter ballare sopra quelle note, un giorno". Concluse il suo breve discorso dicendo: "Eccovi spiegato il motivo del mio strano comportamento. Che, in realtà, tanto strano non è. Per quanto sia una persona allegra e spensierata, al contempo, sono anche timido e insicuro; caratteristiche che, davanti alle persone che ritengo nettamente migliori di me, tendono a risaltare maggiormente". Finito di parlare, Hoseok attese una qualsiasi frase dai suoi amici, mentre fissava insistentemente il tappeto.

La prima a parlare fu Jisoo che, con dolcezza, disse: "Hoseok, non c'è niente di cui vergognarsi, capito? Tutti abbiamo una persona che ammiriamo tanto, che conosciamo o meno, e anche per diversi motivi. Ricordati che tutte le persone hanno sempre qualcosa da insegnare e tu, in Yoongi, avrai visto una guida. Per quanto riguarda il carattere, ognuno è fatto come è fatto e su questo non c'è altro da dire. Imparerai tu con il tempo a crescere e migliorarti. Ma per favore, impara a capire che nessuno è migliore di altri. Ognuno ha le sue specialità e le sue doti, sta a noi svilupparle e mostrarle". Poi, poggiando la mano su quella del castano, concluse: "Comunque, è bello ammirare le persone ed anche avere piccoli desideri da avverare. Non vergognarti di questo e, piuttosto, fatti coraggio per riuscire ad avverare il tuo sogno di ballare sulla sua musica".

Taehyung ascoltò attentamente le parole di Jisoo, capendo che sarebbero potute servire come insegnamento anche a lui, poi decise di rivelare anche lui qualcosa, più per incoraggiare Hoseok che altro: "Anche io, hyung, ammiro moltissimo una persona, sai? Ci ho parlato davvero pochissimo assieme, quindi, posso dire di non conoscerla. Ma di questo non me ne vergogno affatto". Poi, guardando Jisoo, aggiunse scherzosamente: "Se non ti fa niente, userò il tuo consiglio, rivolto ad Hoseok, per me stesso".

E Jisoo non poté far altro che scoppiare a ridere, mentre con un cenno scherzoso del capo diede il via libera all'arancione di fare tesoro del suo piccolo suggerimento. La sua risata, però, non era dovuta solo alla faccia ridicola di Taehyung nel rivolgergli quella frase, ma anche alla felicità che aveva provato nel sentire che non si era rivolto a lei balbettando, ma parlando normalmente. Questo le fece capire di aver fatto un passo in più nella vita dell'arancione.

"E chi è questa persona?" chiese curiosamente Hoseok. Taehyung gli rispose con una sonora pernacchia per affermare, in seguito, che non gli avrebbe mai rivelato il nome di questo individuo. Il castano, avendo capito che non sarebbe mai riuscito ad estorcergli dalla bocca nessuna informazione, o almeno per il momento, decise di lasciar cadere immediatamente l'argomento, iniziando, invece, a fargli il solletico, calandosi nella parte di quello che vuole tirare fuori con la forza le parole alla sua vittima. Con insuccesso, logicamente; visto che l'unica cosa che riusciva a fare Taehyung era ridere.

Dopo che i due ragazzi si furono finalmente calmati, Hoseok decise di rivolgere la seguente domanda a Jisoo: "Noona, anche tu hai qualcuno nella tua vita che ammiri tanto?"

La ragazza, sorridendo, fece un cenno positivo per poi rispondere: "Mia mamma. Lei è la persona che più ammiro, oltre ad essere la persona più importante nella mia vita". Senza far continuare il discorso, però, si alzò da terra e si avvicinò al cassettone, aprendo l'ultimo cassetto. Da esso tirò fuori qualcosa che i due ragazzi non riuscirono a vedere, o, almeno, fino a che Jisoo non si girò verso di loro mostrando ciò che aveva in mano e dicendo: "Chi sa giocare a 'UNO'? E chi ha voglia di fare qualche partita?". Inutile dire che ottenne un immediato e felice consenso da parte di entrambi.

Heart or Mind? - KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora