"Più veloce! Devi muore quelle dannate gambe, Jungkook!". E così le grida dell'allenatore risuonavano all'interno dell'edificio, urla fatte al solo fine di farsi sentire dal suo allievo che, concentrato, si allenava nella piscina del centro sportivo. L'allenatore Joung stava preparando il suo allievo per le prossime gare provinciali di nuoto ed aveva deciso di fargli aumentare le ore di allenamento a causa della preoccupazione che nutriva nel sapere che gli avversari fossero davvero veloci e resistenti. Mancavano poco più di due settimane e, secondo lui e lo stesso Jungkook, quest'ultimo non era ancora pronto per sostenere la sfida.
La selezione si sarebbe svolta nel seguente modo: c'erano un totale di ventotto gareggianti divisi in quattro categorie, sette per ognuna. Per riuscire a classificarsi per le regionali, Jungkook sarebbe dovuto rientrare nei primi dieci, quindi doveva riuscire ad arrivare in uno dei primi tre posti del suo settore per avere la possibilità di avere successo, perché poi, per il resto, dipendeva anche dal tempo in cui impiegava a fare i 200 metri di vasca. E stava lavorando proprio sulla sua velocità, poiché reputava di essere ancora troppo lento; mentre, invece, sapeva di non avere problemi per quanto riguardava la sua resistenza.
"Vieni qua, Jungkook. Su, veloce!" urlò l'allenatore, mentre si sistemava vicino al bordo della piscina. Appena il corvino lo raggiunse, rimanendo comunque in acqua, Joung disse: "Non va bene così, sei ancora troppo lento. Devi muovere di più quelle strabenedette gambe!". Il tono duro e di rimprovero non offese minimamente Jungkook che sapeva benissimo di poter fare di meglio. "Hai una muscolatura fantastica e il tuo corpo si sta sviluppando al meglio, non puoi non sfruttare tutti questi muscoli che ti ritrovi" disse ancora l'allenatore, per poi aggiungere: "Quindi, ora torna all'inizio della corsia e fammi vedere cosa sai veramente fare con quelle gambe e con quelle braccia!". Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte e, tornato alla sua postazione, riprese il suo allenamento intensivo.
E dopo altre due ore di allenamento, con qualche pausa qua e là, finalmente Jungkook poté andare a farsi una doccia e rivestirsi. Dopo di che, si diresse nuovamente dal suo allenatore poiché sapeva benissimo dovessero parlare urgentemente.
"Signor Joung, come faremo dalla prossima settimana? Se si ricorda, io dovrò iniziare i corsi pomeridiani a scuola e non avrò più tutte queste ore libere durante la giornata" disse preoccupato il corvino.
"Si, mi ricordo bene di questo problema" rispose sospirando l'allenatore, poi continuò: "Non ci rimane altro che farti allenare un'ora e mezza tutte le sere dal lunedì al venerdì, più impegnarti i pomeriggi del sabato e della domenica".
"Per me va benissimo, signore" rispose prontamente Jungkook. Sapeva benissimo quanto sarebbero state pesanti le due settimane successive con un ritmo del genere, ma ci teneva troppo a passare le selezioni provinciali ed andare a quelle regionali. Aveva faticato tanto per quello e avrebbe continuato a farlo, non si sarebbe di sicuro tirato indietro proprio adesso, non dopo tutto quello che aveva passato.
"Ne sei sicuro?" chiese infatti il signor Joung. "Non è per niente leggero ciò che ti sto chiedendo di fare e ti richiederà molti sacrifici, in queste due settimane. Non puoi intraprendere questa strada se non ne sei convinto al cento per cento" aggiunse in seguito, con un tono severo e serio, facendo ben capire che dipendeva tutto dalla successiva risposta del suo allievo.
Ma Jungkook non ebbe alcun dubbio od alcuna esitazione quando rispose: "Si, signore, sono convintissimo di iniziare questo duro allenamento. Non ho intenzione di tirarmi indietro proprio adesso". E bastarono quelle poche parole per convincere l'allenatore, oltre a far sì che un piccolo sorriso si formasse sul suo volto.
"Ora, se non le dispiace, torno a casa. Le prossime due settimane o poco più saranno veramente pesanti, quindi non devo sprecare neanche un minuto di tempo che posso avere per dedicarlo al riposo" aggiunse ridacchiando il corvino. E, dopo aver salutato il suo allenatore, che lo ricambiò, si diresse fuori dal centro sportivo e così verso casa sua. Si sarebbe potuto far venire a prendere, ma preferiva farsi quella mezz'oretta di strada a piedi, un altro modo per tenere sotto allenamento il suo fisico.
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Heart or Mind? - KookV
FanfictionNuova vita, nuova città e nuove esperienze. Amore, sogni, amicizie, incomprensioni e litigi. Per Taehyung avrà inizio un nuovo percorso che lo aiuterà a crescere e maturare, preparandolo ad entrare nel mondo degli adulti ed a prendere in mano la sua...