CAPITOLO CINQUE

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Passò una settimana da quel primo giorno di scuola e Taehyung, in quelle poche giornate, aveva avuto la possibilità di conoscere sia Hoseok che Jisoo. Il primo aveva capito essere un tipo solare e allegro, pronto sempre a scherzare, a ridere e a divertirsi. Taehyung non lo aveva ancora visto con un'espressione facciale triste o arrabbiata. L'unico sentimento negativo, se così si può dire, che aveva visto passare sul viso del suo hyung era quello di disperazione o di noia, a causa della scuola che avrebbe preferito saltare per fare altro di più divertente, come ballare. Si, era proprio un amante del movimento, non a caso aveva scelto il liceo artistico per continuare con i suoi studi di danza. Nonostante tutta questa allegria e positività che caratterizzavano la sua persona, era anche un ragazzo molto insicuro e, in certe situazione, anche se rare, timido; nonostante cercasse di tenere tutto questo nascosto agli occhi degli altri. Però, a Taehyung, non era sfuggito questo particolare, perché gli era bastato vedere come, ogni volta che il suo hyung dicesse qualcosa, cercasse la conferma di Jisoo o, se ne sapeva qualcosa, anche dell'arancione stesso, proprio per la paura di sbagliarsi o di dire qualche cavolata. O, anche nella semplicità di un compito da svolgere per scuola, nonostante cercasse di mettercela tutta, Hoseok aveva sempre bisogno della conferma di qualcun altro, perché non riusciva a fidarsi delle sue capacità. Inoltre, se poteva, evitava di svolgere certe mansioni che, magari, i professori affidavano agli alunni, ad esempio come: dare da bere alle piante nel giardino davanti alla scuola, sistemare l'aula prima di uscire o andare a recuperare certi materiali nella sala insegnati o in altre classi. In poche parole, non aveva fiducia in se stesso.

Jisoo, invece, era una ragazza socievole ed estroversa, sempre pronta a scherzare e ridere, con la capacità innata di far sentire tutti a loro agio, riuscendoci addirittura con l'arancione. Inoltre, Taehyung aveva notato come le piacesse ascoltare e aiutare le persone, indipendentemente da chi fossero, se amici stretti o meno, e, nonostante questo, non si faceva mai mettere i piedi in testa e non si faceva usare da nessuno. Se non poteva superare un limite, non lo superava, punto e basta; aiutava semplicemente come poteva. Era veramente una ragazza di carattere forte; infatti, era anche molto testarda, orgogliosa e permalosa, oltre al fatto che si arrabbiava molto facilmente. Tanto buona quanto aggressiva. Ma, secondo Taehyung, questi difetti erano più che accettabili, visti tutti i bei pregi che aveva mostrato di possedere.

Questa settimana, per il ragazzo, era stata veramente bella. Non solo aveva conosciuto due brave persone che ora poteva reputare suoi amici - anche se sapeva di avere ancora molto da scoprire su di loro -, ma si stava rendendo sempre più conto di star frequentando davvero la scuola dei suoi sogni. Certo, era ancora solo all'inizio di quel nuovo anno e, fino ad adesso, aveva frequentato solo le ore mattutine che si fanno in ogni liceo, ma nel giro di una settimana, finalmente, avrebbe iniziato le lezioni pomeridiane e, quindi, le materie che gli interessavano per poter realizzare il suo sogno: diventare scrittore. E, nonostante si stesse rendendo sempre più conto di star per iniziare la strada da lui tanto ambita, aveva ancora bisogno di realizzare totalmente la situazione. Inoltre, era molto felice dei risultati avuti durante quella settimana, perché i rapporti con le persone della classe non stavano andando così male come temeva. Certo, non si era ancora fatto nessun amico con cui chiacchierare durante i cambi dell'ora, ma, le volte che si era avvicinato qualcuno per chiedergli qualcosa relativo alla scuola, nessuno si era mostrato schifato o aveva adottato un comportamento arrogante e irrispettoso nei suoi confronti, solo per il suo essere timido e così facilmente sottomettibile; come, invece, era successo in passato. L'unica persona con cui Taehyung riusciva a scambiare due o tre parole ogni tanto - che non riguardassero la scuola - durante le giornate scolastiche era Jimin, con cui aveva anche scambiato il numero di cellulare. Logicamente, dovevano ancora conoscersi e parlare decentemente per poter avviare un rapporto che potesse andare oltre il semplice essere compagni di classe, ma quello sarebbe avvenuto con il tempo e partendo dal loro appuntamento in mensa per pranzare insieme che avrebbero avuto la settimana seguente, cioè quando sarebbero iniziati i corsi pomeridiani. Per adesso, Taehyung si accontentava di quel piccolo rapporto che aveva raggiunto con il rosso.

In quel momento della giornata, Taehyung si stava dirigendo a mangiare in un ristorante - con precisione il ristorante 'Eo' - fuori da scuola con Jisoo e Hoseok. Erano stufi di mangiare il cibo scadente della mensa, avevano voglia di assaggiare qualcosa di più buono e gustoso. Appena entrarono nel ristorante chiesero al primo cameriere che videro se ci fosse un tavolo da tre. L'interpellato li portò in un tavolo abbastanza appartato e portò loro i menù. Dopo un po', tornò e chiese ai tre ragazzi cosa volessero per pranzare. Taehyung chiese il Ciadol Bul-go-ghi - bovino a fettine con funghi enoki e cipollotti con della salsa -  più un'acqua naturale; Jisoo, invece, chiese un Kimci zighe - zuppa piccante con kimci, cavolo cinese fermentato, con carne di maiale - e, anche lei, un'acqua naturale; infine, Hoseok prese il Giabce ai frutti di mare - spaghetti di soia saltati con spinaci, germogli di soia, funghi, peperoni e frutti di mare - e dell'acqua frizzante.

Dopo aver consumato il loro pranzo e aver pagato, decisero di andare tutti insieme a farsi un giro al centro commerciale 'Starfield Coex Mall' - sempre a Gangnam - per fare un po' di shopping e divertirsi assieme, prima di tornare ognuno alla propria casa. Arrivati lì, entrarono subito nella libreria, per la gioia di Taehyung e Jisoo. Nel mentre che giravano lì, il più piccolo dei tre, troppo preso a guardare i vari scaffali, andò a sbattere contro una persona che passava di lì nello stesso momento. Mortificato, Taehyung si scusò accompagnando le sue parole con un profondo inchino: "Mi d-dispiace veramente t-tanto. N-non l'avevo proprio v-vista". Nel mentre che si alzava dalla riverenza fatta, sentì una risata famigliare arrivargli alle orecchie e, quando osò guardare in faccia chi aveva urtato per caso, vide che era semplicemente Jimin.

"Taehyung, tranquillo, non serve che ti scusi in questo modo. Può capitare a tutti di urtare qualcun altro senza farlo apposta". disse il rosso, mentre continuava a ridere per il gesto appena fatto dall'arancione. Sapeva benissimo che fosse normale, in realtà, comportarsi in quel modo quando ci si voleva scusa, ma vederlo così impacciato, rosso in viso e mortificato per l'accaduto, gli fece semplicemente salire una dolce risata mentre pensava a quanto fosse carino. Dopo aver placato il suo sghignazzare, chiese: "Anche tu qui a girare per il centro commerciale eh? Sei da solo?". Taehyung, dopo un primo momento di imbarazzo, riuscì a riprendersi e rispose: "N-no, sono qua c-con i miei a-amici, Jisoo noona e Hoseok hyung. Avevamo v-voglia di farci u-un giro t-tutti assieme. A-anche tu sei q-qua con i t-tuoi amici?".

"Si, sono qua con Jungkook hyung e Yugyeom. Mi sono allontanato un attimo perché dovevo prendere un libro che mi interessava leggere, come puoi vedere" disse il rosso, mostrando il libro già comprato. "Adesso andremo alla sala giochi, mi stanno già aspettando lì. Vi va di unirvi a noi?". Nel mentre che parlava, infatti, si erano avvicinati anche gli altri due ragazzi che accompagnavano Taehyung. E fu proprio Hoseok a rispondere alla domanda posta da Jimin, con un tono allegro ed euforico: "Certo, molto volentieri. Sarebbe stata la nostra prossima tappa".

E, così, si diressero tutti assieme verso la sala giochi per raggiungere gli altri due ragazzi già lì ad attendere Jimin.

Heart or Mind? - KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora