La mattina mi sveglio con un mal di testa assurdo, ma mi ritrovo nel mio letto, e sinceramente ricordo ben poco della serata. Ricordo di essere finita nella fontana, e che Austin mi ha presa in braccio, ma qui, come ci sono arrivata? Richiudo un attimo gli occhi, e mi preparo ad affrontare la sfuriata di mia madre quando esco dalla camera. Arrivo in cucina e mi siedo. Mia madre mi offre un pancake, e premurosamente mi domanda <<Amore ti senti meglio? Il tuo amico era preoccupato, mi ha detto che non ti sei sentita bene per tutta la sera e che in macchina ti sei riuscita ad addormentare, e quindi ha preferito non svegliarti>> Oh mio dio, io devo ringraziare quel ragazzo, gli offrirò la colazione, anzi il pranzo, mi ha davvero salvata, <<Si mamma, sto meglio, grazie per non avermi svegliata, sono stata così male che ho fatto fatica ad addormentarmi>> mento
Mi lavo e decido di andare a studiare in biblioteca, così ne approfitto per vederla, quando ero a New Orleans oltre casa mia e casa di Sofia, la mia migliore amica, era il posto in cui stavo di più; mi piace essere circondata da tutte quelle storie che aspettano solo di essere scoperte. Sono solo le 10 del mattino, e non pranzeremo prima delle 13.30, quindi colgo l'occasione.
Arrivo in biblioteca che sono le 10.30, ho deciso di portarmi Francese e Spagnolo. Quando arrivo sono in cerca di un tavolo libero, ma con mia grande sorpresa, nonostante sia sabato c'è molta gente, al piano di sopra, in fondo, vicino alla finestra che si affaccia sul mare vedo un tavolo che è occupato da un solo ragazzo, allora non avendo molta possibilità di scelta decido di avviarmici, ma più mi avvicino e più mi sembra familiare, quando mi siedo mi accorgo che è Austin. All'inizio non so che dire, perché mi ricordo della sera prima, e mi vergogno tantissimo, ma quando incrocia il mio sguardo, sorride compiaciuto e rompe il ghiaccio <<Come stai?>> <<Molto bene grazie>> Rispondo contenta del suo interesse.
<< Non so come ringraziarti per quello che hai fatto per me, sia per avermi riportata a casa, che per avermi coperta con i miei, sono in debito con te, per avermi salvato da una punizione colossale, quindi, non so, potrei offrirti il pranzo?>>Aggiungo.
<<un gelato e siamo apposto>> mi dice sorridendo, è la prima volta che è gentile con me, o meglio la 2. Quando riapre il libro, prende degli occhiali che mi sembrano di lettura, e con questi occhiali assomiglia troppo ad Harry Potter, anzi sono uguali ai suoi. Io amo Harry, avrò visto quei film almeno una decina di volta ciascuno, e non scherzo. <<Sembrano gli occhiali di Harry Potter>> dico senza pensarci, alza lo sguardo, mi guarda e poi dice <<Lo so, li ho comprati apposta>>
Dopo che ho scoperto questa cosa, beh non ha avuto scampo, abbiamo parlato per un'ora del nostro film preferito, delle scene che ci piacciono, tutto ciò che riguardasse quella saga che io amo, e ci siamo presi anche qualche occhiataccia dagli altri, perché ogni tanto alzavamo un po' troppo la voce. Alla fine della discussione mi dedico a francese, e quando ho finito e sto per chiudere il libro, i miei occhi si posano sul ragazzo che ultimamente è sempre nei miei sogni: Daniel, quando lo vedo faccio cadere il telefono per terra, per sbaglio, attirando la sua attenzione, si gira, e a grandi falcate viene verso di me quando è abbastanza vicino sfoggia un sorriso e mi saluta. S.O.S. prendete un estintore perché il mio viso va a fuoco. Mi ricompongo non appena vedo la faccia arrabbiata di Austin mentre guarda Daniel. <<Cosa succede?>> domando <<Lascia perdere quel ragazzo, non fa per te, anzi non fa per nessuna>> risponde acidamente, prende le sue cose e se ne va. Quel ragazzo è bipolare.
Arrivo a casa giusto in tempo, perché mia madre sta mettendo i piatti a tavola, dopo essermi presa un bella sgridata per non aver risposto alle 10 chiamate di mia madre mi siedo a tavola, la risposta al mio <<Mamma in biblioteca non potevo mica mettere la suoneria alta>> lei mi ha detto <<Potevi impostarti una sveglia silenziosa!>> Lasciamo perdere, mia madre è un caso perso... Dopo che finisco di pranzare aiuto mia madre a sparecchiare e me ne torno in camera, per fare spagnolo, visto che in biblioteca non ho avuto tempo, e magari iniziare anche matematica, anche se per me è come arabo.
Sono le 17.30 e mia madre entra come un tornado in camera mia, vestita abbastanza elegante, <<Mamma cosa ci fai vestita così a quest'ora?>>
<<Sto scegliendo l'abito per stasera, abbiamo la cena ricordi?>> Ah.. giusto, l'avevo dimenticato, la cena con i loro compagni del college. Indossa un vestito blu, di pizzo chele arriva al ginocchio, ed ha un scollatura non troppo eccessiva nella parte di dietro, devo ammettere che le sta molto bene, anche perché mia madre è una bella donna, raffinata ed elegante, almeno quando sta con gli altri, quando è con me, se qualcosa non le garba non ci pensa due volte a gridare a squarciagola, ma io le voglio bene così, anche perché io sono proprio come lei, non ho peli sulla lingua.
Dopo che finisco i miei esercizi di matematica, o meglio, dopo aver provato a farli ed avere miseramente fallito, inizio ad andarmi a lavare, avrei preferito mettere dei jeans e delle scarpe da ginnastica , ma mia madre sta insistendo sul farmi mettere un vestito, e quella specie di strumento di tortura, che tutte le ragazze usano, chiamati comunemente tacchi, non che non mi piacciano, però dopo un'ora i miei piedi iniziano a cedere, e siccome sto andando ad una cena con gli adulti mi sembrerebbe poco educato levarmi le scarpe sotto al tavolo come mio solito.
Metto un vestito nero lungo velato, con una cinta argentata, che richiama il colore dei tacchi, decido di arricciarmi i capelli, anche se so bene che dureranno ben poco, e mi trucco leggermente. Alle 20.30 siamo tutti pronti, perché mia madre non ha fatto altro che urlare tutto il pomeriggio per non far sì che arrivassimo in ritardo, ed ora siamo anche in anticipo, o almeno è quello che credevo.
Il ristorante è abbastanza lussuoso, il cameriere ci accompagna fuori, è una piacevole serata quindi hanno deciso di sistemarci in terrazza, la vista da qui è mozzafiato, si riesce a vedere benissimo San Francisco, illuminata, ma rimango ancora più sorpresa nel vedere al nostro tavolo seduto Austin. Quando mi vede, anche lui rimane sorpreso, i miei genitori mi presentano i loro amici, e quando stanno per presentarci, sia io che Austin diciamo insieme <<Ci conosciamo già>>. I genitori iniziano con le varie domande, e le mamme ad un certo punto iniziano a guardarsi in modo complice, come se avessero appena ricevuto un'opportunità fantastica nelle mani. Decido di lasciar stare, e di continuare ad ammirare la bella vista che ho, mi riferisco al paesaggio sia chiaro. Non mi accorgo neanche che sono arrivati gli altri amici dei miei genitori, e quando mi volto, non riesco a credere a chi ho davanti. Daniel! Ha una camicia bianca con qualche bottone sbottonato, dei pantaloni neri, e delle scarpe di pelle. La camicia aderisce un po' sul suo busto, e si intravedono i suoi muscoli, ha i capelli aggiustati con il gel, e i suoi occhi fantastici riflettono tutte le luci che ci sono qua sopra. Ma non appena mi giro, vedo Austin, con la stessa faccia che aveva oggi in biblioteca quando l'ha visto, ed anche Daniel lo vedo abbastanza rigido, ma la sua aria da strafottente maschera bene i suoi sentimenti. Sono davvero curiosa di capire cosa sia successo tra quei due, chissà se un giorno lo scoprirò mai. La cena non è affatto come me l'aspettavo, si parla del più e del meno, e ci si scambia battute interessanti, ma in realtà non presto molta attenzione, in quanto i genitori hanno deciso di far sedere i ragazzi tutti insieme, e quindi mi sono ritrovata Daniel affianco. Non riesco a smettere di guardarlo, è così bello, anche se credo mi abbia sorpreso più di una volta a fissarlo. Austin invece, sembra piuttosto teso, mi ha fatto giusto qualche domanda per quanto riguarda i compiti che dovevo fare, ma niente di più. <<Cosa hai intenzione di fare dopo il liceo Hannah?>> mi chiede la mamma di Austin <<Sinceramente non lo so, penso che quasi sicuramente andrò al college, non so ancora dove, né quale, ma infondo ho quasi un anno e mezzo per decidere>>. La serata passa tranquillamente, ed i genitori, quando ognuno stava tornando alle proprie macchine decidono di programmare un altro incontro per stare tutti insieme, questa volta però siamo invitati a pranzo sabato, a casa di Austin. Sinceramente non potrebbe farmi più piacere, perché posso stare con Daniel senza che stia nei paraggi Alison. Mentre sto salendo in macchina sento una voce che mi dice <<Sei davvero bella stasera!>> Non avevamo parlato granché durante la serata, e questo commento mi ha fatto sciogliere completamente. Daniel ha fatto un complimento a me? Non c'è bisogno che dica che non ho fatto altro che pensarci per tutta la notte, dopo che ovviamente ho aggiornato il mio diario, ho cercato di prendere sonno ma invano, credo di essermi addormentata quando il cielo scuro stava iniziando a fare spazio alla luce.
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Be non ho un granché da dire, solo che spero che presto possiate iniziare a lasciare qualche commento dicendomi cosa ne pensate, cosa sperate succeda e cosa vorreste invece che cambiassi. Insomma vorrei le vostre opinioni, quindi non esitate a scrivermi o a commentare!
Alla prossima! ❤
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Lasciati sorprendere
ChickLitFare i bagagli e lasciarsi tutto indietro non è mai stato facile, tanto meno se hai una settimana per fare le valige e partire per iniziare una nuova vita. Questo è ciò che è successo ad Hannah per un trasferimento dovuto al lavoro di suo padre. Le...