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Siamo quasi arrivati alla fine della settimana, e l'ultima campanella del giovedì sta finalmente suonando. Mentre sto mettendo i miei libri nell'armadietto sento un profumo impossibile da non riconoscere, Daniel in tutta la sua bellezza mi passa vicino, impegnato a leggere qualcosa sul suo telefono. In questi giorni ci siamo sentiti poco, anche se so che le cose tra lui ed Alison vanno male, c'è chi dice che si sono persino lasciati, ma quelle volte che abbiamo parlato non ho avuto il coraggio di chiederglielo, non volevo sembrare troppo interessata, anche se in realtà in questi giorni è il mio punto fisso. Nonostante le speranze di essere invitata da "qualcuno" penso che al ballo ci andrò da sola, infondo sono l'ultima arrivata e si sa nonostante le cose nuove piacciono da impazzire in un primo momento, alla fine si sceglie quasi sempre ciò che si conosce meglio. Austin mi ha comunicato ieri che non va perché torna sua sorella per un weekend e vuole stare con lei, e quando l'ho saputo la voglia di andarci è scesa ancora di più, sapendo che ci saranno meno facce conosciute del previsto. Odio sentirmi fuori posto, come se io fossi un pezzo del puzzle che non si incastra bene con gli altri. Tutto il resto del nostro gruppo è impegnato, ovviamente Madison e Adam mi hanno invitato ad andare con loro, e anche se in un primo momento non volevo accettare, Madison mi ha ripetuto che per loro non ci sono problemi, quindi visto che sono la mia unica opzione penso di accettare. E proprio mentre sto pensando al ballo, e al fatto che non avrò un accompagnatore, un'ombra cala su di me, Daniel mi si piazza davanti, e non posso fare a meno di pensare che stia facendo il sorriso più bello di sempre

<<Ciao>> dice imbarazzato

<<Ei che succede?>> rispondo notando il suo rossore, ma è così impercettibile, che se non lo avessi così vicino, penserei di aver visto male.

<<Mi chiedevo se avessi un accompagnatore per il ballo>>

Oh mio dio OH MIO DIO

<<No, in realtà no>> dico un po' imbarazzata, ed entusiasta sperando che sta per chiedermi proprio quello che voglio sentirmi dire

<<Ti andrebbe di andarci insieme?>>

<<E Alison?>> Rispondo di getto, pentendomene subito dopo.

Ma subito accettò prima che possa cambiare idea.

<<Mi fa piacere tu voglia venire, per quanto riguarda Alison, be.. non so se hai sentito, ma ci siamo lasciati domenica sera, le cose non andavano bene da un po', ed è stata meglio farla finita>> Dice con gli occhi di chi non sta dicendo tutta la verità.

<<Ah..>> non so che altro dire, se non SONO LA RAGAZZA PIÙ FELICE DEL MONDO

<<Adesso vado, domani c'è la prima partita, ed oggi ci alleniamo per tutto il pomeriggio! Spero di vederti tra i tifosi>> Mi lascia un bacio sulla guancia e va via, lasciandomi con un sorriso da ebete stampato sulla faccia.

Ovviamente, mi ero già organizzata con gli altri per andare alla partita, infatti siamo arrivati in anticipo di 20 minuti. Ci sono ragazzi con striscioni, magliette della scuola che riempiono ogni spazio libero, alcuni si sono anche colorati il corpo con i colori della scuola. È una delle partite più importanti, sia perché è la prima del campionato, ed anche perché giocano contro la squadra con cui hanno perso in finale l'anno scorso. Ad un lato del campo c'è la Mascotte, che insieme alle cherleader prova il balletto iniziale. Ovviamente le segue in maniera più goffa, ma la mia attenzione è catturata dallo sguardo fulmineo di Alison su di me, che appena si accorge che la guardo gira la testa. Quando finiscono il balletto, le ragazze entrano correndo nello spogliatoio, ed escono dopo poco tutte vestite, seguite dalla scimmia agghindata di gioielli, nonché la mascotte. Iniziano a saltare e ad urlare, quando fanno l'acrobazia finale, entra la squadra, in apertura c'è Daniel, bello come non mai, e nonostante siamo abbastanza lontani riesco a vedere la sua espressione preoccupata, lui come tutti sono molto agitati. Entra anche l'altra squadra, e dopo l'esibizione delle cherleader avversarie la partita inizia. Per il primo tempo siamo in svantaggio, ma dopo la pausa, i ragazzi entrano in campo più carichi che mai, e riusciamo a vincere con 4 punti di differenza. Al fischio finale, tutta la scuola esulta, la trombetta inizia a suonare, e le cherleader iniziano a fare un altro dei loro cori, io e i miei amici come tutti iniziamo a battere le mani, e a cantare "l'inno" della nostra scuola, una canzoncina inventata da non so chi, che si canta ogni volta che si vince una partita. Io e gli altri aspettiamo un po' prima di andarcene, rimaniamo sugli spalti a chiacchierare, così ché la folla si facesse meno numerosa. Quando stiamo andando via vedo Daniel che esce dallo spogliatoio e mi viene in contro.

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