Quella mattina venni svegliata da una mano che stava accarezzando con delicatezza i miei lunghi capelli neri. Apri gli occhi ed alzai lo sguardo, incontrai gli occhi già completamente svegli di Harry che mi stavano guardando mentre giocava distrattamente con le ciocche di capelli.
"Buongiorno principessa." Un piccolo sorriso spuntò sulle mie labbra al sentire la sua voce particolarmente roca e profonda di prima mattina, aveva i capelli visibilmente in disordine e scompigliati e le labbra erano più gonfie del solito dato il sonno.
"Buongiorno anche a te." Mi misi lentamente seduta sul letto a gambe incrociate stropicciandomi gli occhi con le mani per cercare di svegliarmi il più possibile.
"Ora facciamo colazione e poi vediamo cosa organizzare per questa festa d'accordo?" Mi chiese mentre lasciava delle carezze sulla mia schiena ricoperta solo dal leggero tessuto della sua maglietta ed annui spostando lo sguardo su di lui mentre si alzava dal letto, osservai attentamente le larghe spalle e i muscoli che aveva sulla schiena, dio questo ragazzo era tremendamente affascinante. Scuotendo la testa spostai le coperte dalle gambe e mi alzai dunque dal comodo letto seguendolo fuori dalla stanza scendendo poco dopo di lui le scale.
"Come mai Niall era così sorpreso che mi avessi fatta salire sopra?" Gli chiesi curiosamente mentre entravamo all'interno della cucina e mi poggiai con la schiena contro uno dei banconi di essa incrociando le braccia al petto.
"Solitamente non faccio salire nessuno, ci ho messo anni anche per far salire i ragazzi al piano di sopra." Spostò lo sguardo su di me per alcuni istanti ed aggrottai la fronte confusa, se era così restio a far conoscere il suo mondo alle persone perché mi aveva permesso di salire di sopra sin dalla prima volta che ho messo piede qui dentro?
"Ti ho portata di sopra primo perché ne avevi bisogno e secondo perché mi fido di te nonostante non ti conosca, sentivo il bisogno di vederti entrare nella mia vita e quello per me è un passo importante." Rimasi sorpresa quando rispose alla mia domanda inespressa, riusciva costantemente a sorprendermi con il suo modo di fare, amavo questo suo modo di riuscire a capire qualsiasi cosa volessi dire nonostante non parlassi. Alzando lo sguardo verso di lui lo notai armeggiare con la macchina del caffè riempiendo due tazze con il liquido caldo che lasciò sul bancone mentre si accingeva a mettere nella padella l'impasto per i pancake preso dal frigo.
"Sai solitamente io non faccio colazione." Feci spallucce abbassando lo sguardo sui piedi nudi sentendo poi la sua risata che mi fece alzare lo sguardo.
"Che rimanga fra noi, credo che tu non abbia un buon rapporto con il cibo, ma a casa mia i pasti si fanno tutti, d'accordo?" Mi puntò la paletta contro e lo guardai mentre cercavo di non scoppiare a ridere annuendo velocemente.Iniziai a guardarmi curiosamente intorno lasciandolo ai suoi pancake. Anche la cucina era molto semplice, sui toni del grigio se non fosse per i vari quadri che decoravano il muro, mi avvicinai ad uno di essi che iniziai ad osservare attentamente, era molto particolare i toni del blu dominavano lo sfondo sul quale era possibile vedere delle specie di palle gialle che potevano essere delle stelle?
"La notte stellata di Van Gogh, è anche uno dei miei preferiti." Sussultai nel sentire improvvisamente la sua voce e spostai lo sguardo dal quadro a lui sorridendo appena.
"Mi piace, è molto particolare anche se può sembrare confusionario." Lo vidi annuire mentre fissava il quadro per poi scuotere la testa afferrandomi la mano.
"Vieni, la colazione è pronta." Lasciai che mi tirasse per la mano conducendomi sino ad uno degli sgabelli davanti al quale era posizionato un piatto con due pancake coperti dallo sciroppo d'acero ed una tazza di caffè. Con qualche difficoltà data la scarsa altezza mi sistemai sullo sgabello sentendolo ridere ed alzai gli occhi al cielo mentre portavo un pezzo di pancake alle labbra.
"Avevi già in mente qualcosa per questo party?" Posai lo sguardo su di lui vedendolo intento a bere il caffè dalla tazza e portò poco dopo lo sguardo su di me sospirando.
"No, nessuna, nemmeno mezza." Alzò gli occhi al cielo mentre io scoppiai a ridere iniziando a pensare mentre silenziosamente mangiavo entrambi i pancake che avevo nel piatto sotto il suo sguardo soddisfatto.
"Che ne dici magari di qualcosa di non troppo formale, un banchetto o qualcosa di simile?" Spostai lo sguardo su di lui mentre posavo la forchetta nel piatto che aggrottò la fronte scuotendo la testa.
"Ci vorrà qualcosa di più particolare per sorprenderli e farli tornare sui loro passi." Annui alle sue parole e sorseggiai lentamente il caffè dalla tazza. Qualcosa di particolare, doveva sorprenderli e sicuramente qualcosa di visto e rivisto non li avrebbe affatto sorpresi.
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For your eyes only {HES}
RomanceContinua a sognare, insegui i tuoi desideri e come per magia spiccherai il volo.