Lucius<<Ridatemi la vista!>> urlo sbattendo le catene incantate che mi tengono fermo, attaccate, suppongo, a una squallida parete rocciosa .
Annuso più volte l'aria e non sento altro che un fetore di lucertola misto a escrementi.
Dov'è Lisandra?
Sento diversi sibili intorno a me e le mie mani riescono a toccare solo roccia bagnata e sassolini gremiti.
Voglio sentire Lisandra. Voglio percepire il suo strano cuore, il suo calore umano, il suo odore...
<<Dov'è Lisandra?>> grido. <<Lisandra! Se ci sei, ti prego, di' qualcosa!>>
<<Silenzio!>> mi intima una voce maschile. Avverto la presenza di qualcuno e dall'odore capisco che è un Akamu.
<<Finalmente ti ho in pugno, Lucius Romanov>>, sibila l'essere accanto a me. Sento la sua coda strusciare sul terreno, provocando dei piccoli strepiti fastidiosi per il mio udito fine, e avverto un brivido freddo quando un'unghia affilata si muove lungo la mia mascella.
<<Dov'è Lisandra?>> ripeto a denti stretti.
<<Non penso che tu sia in condizioni di dare ordini>>.
<<Restituiscimi la vista. Così potremo parlare come pari>>, propongo con tono pacato.
<<Non sei nelle condizioni di dettare le regole>>, ribadisce.
<<Voglio solo parlare>>, ribatto scuotendo la testa.
<<Lucius Romanov che vuole parlare. Questa sera avremo un discorso divertente di cui parlare a tavola>>. Sento delle risate soffuse.
<<Chi c'è?>> mi agito.
<<Siamo noi, i tuoi vecchi amici. Non devi preoccuparti>>, risponde un'altra voce.
<<Non ti conosco!>> ringhio.
<<Non ci conosci, perché non ti sei mai degnato di riceverci in modo appropriato>>, ribatte la voce con acidità.
<<Non capisco>>, dico scuotendo la testa.
<<Restituitegli la vista>>, sibila l'Akamu. Nel giro di qualche secondo, qualcuno mi poggia una mano sugli occhi e tutto ricomincia a prendere colore e forma.
Sono legato a una strana sedia di pietra, tenuto fermo da catene di metallo incantate - altrimenti le avrei rotte all'istante -, e davanti a me c'è un Akamu. Deve essere un maschio, perché è estremamente alto. È seguito da alcuni vampiri come me, ma non li ho mai visti prima.
<<Dov'è Lisandra?>> ripeto.
<<Sta bene>>, mi assicura la creatura. Si volta, si incammina verso una strana porta e mi chiude dentro una cella particolarmente familiare. Si gira all'indietro, dandomi le spalle. <<Per ora>>.
Mi allarmo all'istante: sbatto le catene e continuo a muovermi, proprio come farebbe un pazzo in un manicomio.
L'uomo lucertola mi chiude all'interno di una cella e sorride mostrando i suoi denti aguzzi.
<<Vediamo se il legame Ateyo è già instaurato...>> dice a bassa voce rivolgendosi ai vampiri dietro di lui. <<Tu! Togli l'insonorizzazione!>> ordina a un vampiro, che si allontana dal mio campo visivo.
<<Perché lo fate? Perché state con esseri del genere?>> urlo ai vampiri, continuando a sbattere le catene inutilmente.
<<Ci daranno la libertà>>, risponde freddamente uno di loro.
STAI LEGGENDO
Legami di Sangue: la vendetta
FantasyLibro completo senza revisioni Libro revisionato SOLO SU AMAZON Questa storia si può trovare facilmente su Amazon in cartaceo Sono passati anni dall'arrivo di Lisandra in Romania eppure nulla è cambiato: ci sono ancora troppi segreti da svelare e...