Lisandra<<Non so>>, dico facendo una smorfia.
Un vestito bianco con le maniche lunghe e un trucco leggero ma che risalta i miei tratti delicati: è quello che sto indossando in questo momento, davanti a un grande specchio dai contorni dorati.
<<Credete che gli piacerà veramente?>> chiedo in preda all'ansia.
<<L'ha fatto Jules>>, risponde Bice, con lo stesso atteggiamento da finta dura che ha Lucius.
<<Gli piaci anche con un asciugamano addosso, mia cara>>, commenta Jules alle mie spalle.
<<Confermo>>, ridacchia mia figlia dietro di me. Mi volto e le sorrido: lunghi capelli neri fino alle spalle e occhi rossi che risaltano ancor di più se paragonati alla sua pelle chiara.
In un giorno di festa come questo, la mia testa va altrove per qualche secondo.
Anche lei un giorno si sposerà e verrà trasformata da un uomo degno di lei, il suo Ateyo. Anche lei indosserà un abito bianco e varcherà una navata, si preoccuperà che al proprio matrimonio sia tutto perfetto, anche se quello che le importerà maggiormente sarà il suo lui.
Perché sento il cuore riempirsi di così tanta gioia?
È strano che io pensi già a questo quando Bice Raissa è nata appena da una ventina di giorni. Ridacchio tra me e me.
<<Terra chiama mamma>>, mi richiama Bice, schioccando le dita davanti alla mia faccia.
Scuoto la testa e sorrido.
<<Sto per sposarmi>>, affermo per autoconvincermi. <<C'è tutto? Nel senso... Il ricevimento? La cerimonia?>> domando.
<<Non preoccuparti. Di niente. È la tua festa e poi... Lucius ha pensato veramente a tutto>>, mi interrompe Jules.
Avevo permesso a Lucius di organizzare il nostro matrimonio – visto che continuava a dire Voglio farmi perdonare. Lasciamelo fare - e, ovviamente, Jules ci ha messo lo zampino. So solo che è una sorpresa enorme alla quale hanno aderito anche i miei figli.
Sospiro esasperata e in preda all'ansia. A che cosa devo prepararmi?
<<Che cosa devo fare?>> domando.
<<Rilassarti e divertirti. È il tuo giorno speciale>>, risponde Bice.
Jules indossa un abito corto bordeaux, con la gonna orlata e le maniche lunghe di pizzo, mentre mia figlia porta un lungo vestito nero con la spilla del nuovo clan Romanov-Mikelaus.
A un certo punto, Bice Raissa mi porge una candela e sorride. <<Ora esci da quella porta e segui il sentiero>>.
<<Quale sentiero?>> sbotto preoccupata.
Jules apre la porta e sogghigna. <<Avanti. Non dirmi che hai paura del matrimonio?>>
<<No>>, dico fingendo di non essere intimorita. Lo sono. <<È solo che... come faccio a seguire un sentiero? Insomma... Quali sono le briciole che devo seguire?>> chiedo alludendo alla storia di Hänsel e Gretel.
Le due ragazze ridacchiano senza rispondermi ed escono dalla stanza. Sbuffo.
Maledetta Jules e i suoi incantesimi di blocco della memoria.
Mi sporgo lungo il corridoio e mi faccio coraggio.
Per qualche minuto mi guardo intorno in cerca di qualche indizio, quando d'un tratto scorgo un petalo rosso. E più avanti un altro e poi un altro ancora. All'improvviso, sobbalzo alla vista di uno specchio. Solo uno specchio e il mio riflesso. Sono così tesa che mi spavento facilmente. Rido sbuffando e, quando sto per andarmene, vedo una piccola busta gialla incastrata sul bordo dello specchio.
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Legami di Sangue: la vendetta
FantasíaLibro completo senza revisioni Libro revisionato SOLO SU AMAZON Questa storia si può trovare facilmente su Amazon in cartaceo Sono passati anni dall'arrivo di Lisandra in Romania eppure nulla è cambiato: ci sono ancora troppi segreti da svelare e...