Lucius
È strano: quest'anno William ha scritto un'opera su di me, ma non ci ho fatto molto caso. Persi la testa non appena Lisandra fece il suo ingresso per la canzone iniziale. Adesso siamo grosso modo al punto del mio risveglio dopo la sala Sulbén, dove è stata volontariamente taciuta la presenza di Lisandra in scena.
I giornali la stanno attaccando troppo.
Al solo pensiero, potrei andare da quei vampiri borghesi e ucciderli.
Al mio fianco, i miei fratelli guardano con gusto. Ai lati della stanza, la nobiltà ride rumorosamente e applaude.
Guardo l'orologio sul polso e capisco che lo spettacolo è quasi giunto al termine.
A un certo punto, le luci montate appositamente per lo spettacolo di Shakespeare si spengono e iniziano a sentirsi dei mormorii, tra i quali percepisco la voce Lisandra.
<<Adesso cosa facciamo?>> sento chiedere a Dragos Gavril.
<<Non ci vogliono>>, afferma piagnucolando la minore dei Creighton.
<<Non possiamo rimanere qui con le mani in mano. Se hanno il prosciutto sugli occhi, non possiamo rimanere qui ad aspettare che questi si levino da soli. Dobbiamo fare qualcosa>>, dice con fermezza Lisandra. La riconosco da lontano e questo mi riempie di gioia.
Dove sei? Voglio vederti. Ti percepisco: il tuo sangue scorre ancora dentro di me. Il pubblico si guarda intorno senza capire da dove provengano le voci.
Parte una melodia e sento Lisandra inspirare con forza per cantare.
<<I am not a stranger to the dark
Hide away, they say
'Cause we don't want your broken parts
I've learned to be ashamed of all my scars
Run away, they say
No one'll love you as you are>>.
Dal fondo del corridoio si sentono diversi passi. Lungo le pareti della sala, le guardie iniziano ad allarmarsi, mentre Alucard, in piedi accanto alla porta d'ingresso, resta rilassato, con quello che sembra uno strano sorriso sulla faccia.
<<But I won't let them break me down to dust
I know that there's a place for us
For we are glorious
When the sharpest words wanna cut me down
I'm gonna send a flood, gonna drown them out
I am brave, I am bruised
I am who I'm meant to be, this is me>>, continua Lisandra. La porta si spalanca e la vedo: lo sguardo è deciso e punta davanti a sé. È circondata da tanti altri ragazzi, ma lei è la più bella. Indossa un vestito nero corto, molto simile alla mia divisa, e delle autoreggenti in pizzo nero alle quali è assicurato un coltello piccolo e affilato. Mi agito sul trono e sul lato destro della stanza vedo di sfuggita Emilian, il quale mi osserva con un sorriso beffardo.
<<Look out 'cause here I come
And I'm marching on to the beat I drum
I'm not scared to be seen
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Legami di Sangue: la vendetta
FantasíaLibro completo senza revisioni Libro revisionato SOLO SU AMAZON Questa storia si può trovare facilmente su Amazon in cartaceo Sono passati anni dall'arrivo di Lisandra in Romania eppure nulla è cambiato: ci sono ancora troppi segreti da svelare e...