Capitolo 2: I regali di... Lucius o Alucard?

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Lisandra

Forse avrei dovuto opporre più resistenza. Avrei dovuto puntare i piedi, ma non era quello che volevo. Ho deciso di venire qui al castello Romanov per un motivo ben preciso: scoprire che tipo di persona è Lucius Romanov. Ha troppi segreti e io sono troppo confusa. Pensavo di averlo compreso, ma mi sbagliavo.

I nostri domestici partirono per primi con tutti gli scatoloni e noi li seguimmo poco dopo. Davanti all'ingresso trovai Alucard. Indossava il suo solito completo nero con i bordi rossi e dovetti seguirlo fino alla mia stanza da sola.

<<È stupenda>>, commentai non appena aprii la porta. Il camino era acceso e scoppiettava fragorosamente. Davanti a esso si trovavano una gigantesca poltrona, che dava l'impressione di essere davvero comoda, e una libreria sulla quale erano stati ordinati i miei libri. Il letto era imponente, con coperte nere e bordeaux, e le finestre erano preannunciate da tende enormi, attraverso le quali, grazie a un piccolo davanzale sul quale ci si poteva sedere, era possibile osservare il panorama.

<<Se tocchi questa parete, apparirà una scrivania perfettamente in ordine secondo i tuoi desideri e i tuoi bisogni. L'ha inventata la signora Romanov>>, disse Alucard poggiando una mano sulla parete accanto alla libreria.

<<Quale signora Romanov?>> domandai passando il dito sul morbido cuoio.

<<Cleo Romanov, la compagna di Sebastian>>, rispose lui.

<<Okay. Ringraziala>>, dissi.

È strano. Come può aver azzeccato tutti i miei gusti?

<<Va tutto bene? C'è qualcosa che non ti piace?>> domandò lui con insistenza.

<<No. È tutto perfetto>>, risposi.

<<Allora cos'è quella faccia?>>

<<Quale faccia?>> chiesi scuotendo la testa. <<Mi stavo solo domandando come abbia fatto Cleo a indovinare tutti i miei gusti>>.

<<È piuttosto brava in quello che fa>>, disse Alucard facendo spallucce.

<<Non è stata aiutata?>> chiesi scherzosamente.

<<Le ho dato qualche suggerimento>>, rispose in tono serio.

<<Va bene>>, replicai continuando a osservare la mia nuova stanza. <<Che cos'è?>> domandai indicando un piccolo schermo verde sulla parete.

<<Ti permette di insonorizzare la tua stanza senza sforzi. Non dovrai usare i tuoi poteri. Quando questo è acceso, nessuno può sentire ciò che accade qui dentro>>, mi disse Alucard con fermezza.

Mi spiegò tutto sulla mia nuova stanza: dove trovare il computer, dove mettere in carica il telefono, dove si trovavano i vestiti, com'erano suddivise le borse e molto altro. Mi disse, inoltre, che tutta l'ala era destinata alla mia famiglia: accanto alla mia stanza ci sarebbero state quella di Licano e quella di mio padre Emilian e di Anca.

<<Devo farti vedere una cosa>>, mi disse Alucard prendendomi per mano e trascinandomi fuori dalla stanza, lungo un'infinità di corridoi e di scale.

Si fermò davanti a una grande porta, si voltò e mi sorrise maliziosamente.

<<Che c'è?>> chiesi con ansia.

Legami di Sangue: la vendettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora