Capitolo 41: Bice Raissa

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Lisandra

Incinta.

Ero incinta, ma il problema alla base era altro...

<<Sei rimasta a lungo in una tomba sigillata, assimilando magia che il tuo corpo sta rigettando lentamente. Non so come possa andare avanti questa gravidanza, se non interveniamo subito>>, disse Alec.

Lucius si irrigidì all'istante e gli presi la mano per calmarlo.

<<Che cosa significa?>> gli chiese Lucius al mio posto.

<<Che dobbiamo intervenire subito...>> mormorò Alec.

<<In che modo? Un aborto?>> domandai in preda all'ansia.

<<Se vuoi sì, ma volevo proporre l'incantesimo di Jules. Ovviamente, se lo volete...>>

<<Certo che lo vogliamo>>, sbottò Lucius camminando in avanti e trascinandomi con lui. Si voltò verso di me e mi chiese: <<Lo vogliamo, vero?>>

Era confuso e quello fu un altro dei momenti in cui capii di amare Lucius: la sua mente continuava a dire che voleva un altro pezzo di me, di noi, perché Julian – oltre a Michael, ovviamente – era la cosa più bella che gli fosse capitata dopo aver incontrato me.

Io, al contrario, ero stranita e un po' spaventata: avrei dovuto provare di nuovo quel dolore? Il bambino sarebbe stato sano? Io come sarei stata?

<<Vi lascio soli, così potete parlarne un po' tra di voi>>, disse Alec lanciandomi un'occhiata preoccupata.

Mi allontanai da Lucius, che salutava e ringraziava il marito di Jules, e mi sedetti sul letto, sospirando.

<<Rimarrò con te per tutto il tempo>>, mi promise arrivando velocemente ai miei piedi. Si era inginocchiato e stringeva forte le mie mani tra le sue.

<<So che lo farai, ma se succedesse qualcosa che...>> mormorai.

<<Non succederà niente>>, ribatté.

<<Oh, avanti... Lucius. Da quando sono qui, è sempre cambiato tutto. È sempre successo qualcosa che...>> ha rovinato la quiete.

<<Non sentirai alcun dolore, perché ci sarò io al tuo fianco>>, cercò di convincermi.

Mi disse che avrebbe chiesto a Jules di fare un incantesimo per il dolore: l'avremmo condiviso. Accettai: volevo avere un altro figlio.

<<Lucius, un altro bambino cambierà di nuovo tutto e io ho...>>

<<Paura>>, continuò lui al mio posto.

Annuii.

<<Sei stata tu a dirmelo>>, disse.

<<Che cosa?>> chiesi.

<<Che la paura è normale, ma che va combattuta insieme>>, rispose.

Sospirai, ma lui mi prese la mano e me la strinse, facendomi dimenticare qualsiasi tipo di timore.

Io volevo prima sposarmi...

<<Lo faremo>>, sussurrò Lucius deciso, scuro in volto.

<<Che cosa?>> domandai.

<<Ci sposeremo>>, mi assicurò.

Ridacchiai.

<<Beh, la sua proposta è scaduta, signore. Risale a un secolo fa>>. Feci un sorriso beffardo, incrociando le braccia al petto.

Legami di Sangue: la vendettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora