What can I do? Without you
I'm just an old robot, my heart stops and it's always cold
What can we do? Without me
You'll struggle just as much, so what can we do?
Baby, I want to cherish our warmth
So no one can come between us
Tell me, you're mine, tell me, I'm yours✧La stagione della fioritura era arrivata nel vivo del mese di aprile qui a Seoul; percorrendo le vie esterne della città si sentiva il profumo tipico emanato da quei fiori bianchi e rosa che decoravano ogni tipo di vegetazione, l'aria era tiepida e leggera mentre il sole iniziava ad avvicinarsi con l'avvento dei mesi più caldi.
Camminavo dritto e spensierato con i raggi del sole che battevano come carezze sulle mie guance.
Parevo esser felice quanto i gruppi di bambini che iniziavano ad uscire nel pomeriggio o i ragazzi che terminavano le giornate negli istituti con aria molto più allegra e rilassata.
Il periodo più stressante iniziava a passare per tutti, persino per me che avevo vissuto gli ultimi mesi invernali all'estremo delle forze.L'università mi aveva richiesto il massimo sforzo sotto ogni punto di vista, la competizione era stata più forte che mai ed io, in tutto ciò, non ero riuscito a portare a termine nemmeno una tavola, uno schizzo, un piccolo scarabocchio appuntato accanto ai paragrafi del libro di fisica...avevo lasciato tutto a metà.
La verità era che non avevo qualcosa o meglio qualcuno, mancava la mia personale ispirazione.
Per uno come me, che dipingere ad ogni ora o in ogni dove, senza regole era un mezzo di sfogo, questo era davvero snervante.Non avevo più avuto modo di rivedere Chiara da gennaio; l'ultima volta ci eravamo dati appuntamento in un parchetto, quello di cui lei parlava spesso, vicino al suo appartamento. Era diversa dal solito, molto più fragile, fredda, come se il gelo dell'inverno la stesse potando via da me.
Cosa le stava succedendo? Pur non essendo legati in qualche maniera rigorosa o ufficiale, vedevo in lei molti aspetti che mai nessuno mi aveva mostrato o regalato.
Non volevo lasciarla.-Devo lasciare la città per un po'- aveva parlato tutta indifesa stringendosi nel suo cappotto di lana.
-Perché?-
-Ho delle cose da risolvere-
-Quali?- mi ero azzardato a chiedere.
-Niente, lascia perdere. Sta di fatto che non ci sarò per un po' e non ci potremo più vedere come adesso-
-Mh...la tua famiglia?-
-No, cose di lavoro-
Aveva tagliato corto facendomi capire che non volesse farmi entrare nella questione.
-Beh, tornerai prima o poi a Seoul- esclamai cercando di sdrammatizzare -ahah non è che non ci rivedremo mai più!-
-Si, ma non ha senso che tu aspetti una come me Bambam- disse secca.
-Cosa stai dicendo?-
-Insomma ci conosciamo da pochissimo e non capisco perché tu sia così interessato a me. Cosa vedi di tanto strano? Tu non sai nulla di me e di certo non voglio scaricare i miei problemi su un ragazzo come te-
Sembrava essere estremamente agitata ed in panico.
-Devi calmarti...stai dicendo tutto te piccola..-
-No! Bambam ti prego io non posso stare con qualcuno!-
Si era alzata in piedi e aveva iniziato ad agitare le mani, io le avevo subito afferrato i polsi tendando di farla ragionare.
-Io voglio averti accanto Chiara!-
-No! No! Fidati che non vuoi...non posso lasciarti aspettare! Sei stato così dolce e buono e io ti sto ripagando in questa maniera! Ci sono tante ragazze che ti meriterebbero meglio di me!-
-Smettila! Io voglio te e non capisco che cosa ti prenda -
La baciai per almeno tentare di zittirla e farla tranquillizzare, volevo che mi abbracciasse per permetterle di capire che io ci sarei stato comunque.
-Devi stare sicura che io non ti abbandoneró- sospirai- te l'ho giá detto che sei come un' opera d'arte?- la guardai e potei notare tutte le sfaccettature del suo viso e i suoi occhi lucidi e dolci - sei complicata eppure totalmente unica, diversa, bellissima...chi non ti vorrebbe? Io voglio ammirarti per tutto il tempo che mi rimane-
-Bambam...ma cosa stai dicendo...-
-Sht fatti baciare e calmati-
La baciai forte, passionale. Volevo quelle labbra così carnose fra le mie, era impossibile lasciarla staccare.
In seguito lei confessò.
-Grazie per quello che fai per me artista. Nemmeno io voglio lasciarti, ma ora devo andare, parto domani...-
-Io ti aspetto qua, lo sai. -
Mi sorrise addolcita. Ero completamente rapito.
-Okay-
Certo l'avrei aspettata all'infinito, ma che fatica. Non ce la facevo più, il pensiero di non poterle anche solo parlare mi divorava dall'interno. Giorno dopo giorno sognavo di incontrarla nuovamente, regalarle un mazzo delle migliori rose rosse e offrirle di passare il resto del tempo con me, ma sarebbe tornata in primavera e questo mi rassicurava.
Quella mattina ricevetti un suo messaggio:
"Ciao Bammie, sto tornando in città e non vedo l'ora di rivederti. Qui alla stazione i treni sono un po' in ritardo quindi dovrò aspettare ancora. Mi potresti fare un piacere? In fondo alla cassetta della posta ho lasciato nascosto un mazzo di chiavi, mi apriresti le finestre così la signora Jung non si preoccuperà troppo..
Grazie mille, mi sei mancato troppo"Avrei potuto volare, correre, saltare, dio quanto la volevo.
Risposi in poco e mi diressi dritto a casa sua. Feci come aveva detto ed entrai.
Iniziai a spalancare tutte le finestre facendo entrare l'aria fresca e pulita e mi rallegrai immediatamente nel rivedere tutto quell'ambiente.
Mi sembrava d'esser ritornato a quei giorni natalizi passati nei quali mi aveva reso l'inverno, primavera.Guardando una polaroid che ci eravamo scattati il giorno di Natale, ebbi l'istinto di fare una pazzia.
Chiara non era riuscita a starmi accanto per tutto quel tempo e ora volevo che non scappasse più da me.
Corsi nella sua camera e, dopo aver cercato ovunque una valigia, iniziai a metterci dentro molti dei vestiti e delle scarpe che possedeva. Mi fiondai a casa mia e feci lo stesso; presi pure il mio taccuino, i pastelli e le tempere poi mi diressi con la macchina alla stazione centrale di Seoul.Quando fece capolino dagli arrivi non mi sembrava vera, non me l'ero immaginata. Indossava un vestito lungo a fiori violetto e delle scarpe bianche basse; aveva tagliato i capelli cortissimi rispetto a quando l'avevo conosciuta, ma era bellissima. Più la guardavo, più la sua bellezza aumentava.
Solo l'arte mi faceva questo effetto, mi chiedevo da chi fosse stata dipinta lei.
Evidentemente non si aspettava di vedermi lì al punto che mi corse incontro e mi abbracciò fortissimo.
-Bammie! Sei qua aaaaah!!!!!!!-
Prese a baciarmi tutto il volto e presto ci perdemmo a farlo contemporaneamente.
-Piccola sei stupenda, mi sei mancata troppo-
Mi guardò ma poi notò subito le valigie che avevo accanto alle gambe.
-Ma che fai? Devi partire?!- domandò subito rattristata.
-Si! Ma non credere di avere scampo, tu verrai con me!-
-Cosa?-
-Vieni andiamo in aeroporto...ho preso tutto ciò che ci potrebbe servire-
-Bambam ma dove andiamo!-
-Non lo so ahah. Via, lontano, perché no? Voglio portarti con me piccola -
Love you Jisoo♡ Scusa il ritardo, spero ti piaccia!!
-TAEGANG

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streetcar, bambam
Romanceniente di più bello che pensare a lei mentre si guarda il cielo