This thing called love comes crashing down now Pieces all on the ground What once was lost cannot be found out ✧
Avevamo consumato la nostra prima notte così, fra le lenzuola bianche ed i muri alti di un appartamento dalle linee vintage, affittato in centro città.
"Parigi, la città dell'amore" così si diceva, si è sempre detto e alle dicerie, a volte, non si può che dar ragione; Chiara ed io avevamo fatto l'amore per tutta la notte fin quando, uno spiraglio di luce calda, che aveva fatto capolino dal finestrone illuminando anche la cattedrale di Notre-Dame, non ci aveva cautamente riportati alla realtà. Sì, pareva che io avessi sognato e fatto ritorno soltanto per raccontare quanto ogni singola parte fosse stata bella, indimenticabile.
-Voglio farti mia per sempre- le avevo detto.
Era stata una promessa, una di quelle difficili tanto da pronunciare che da mantenere, ma con lei era successo.
Le avevo stretto il corpo, toccato le forme e ammirato ogni singola parte del suo corpo nudo, ogni imperfezione, segno particolare, voglia: era perfetta, un'opera d'arte. E più la guardavo, più intensamente la volevo, tanto che lei, di rimando, si stringeva al mio collo, sussurrando il mio nome, cercando le mie labbra.
-Sei bellissima- confessavo.
Esattamente, i nostri corpi si erano amati, desiderati, avuti ed era successo tutto sotto lo sguardo della notte, delle stelle.
-Dai, usciamo a vedere un po' le stelle adesso amore-
Si era avvolta attorno al corpo i lembi della coperta ed era uscita sul balcone.
La seguii poco dopo stringendole i fianchi.
-Ma! Sei nudo! Cosa fai! - disse tastandomi.
-Eh dai chi vuoi che ci veda a quest'ora? E' notte fonda e poi adesso godiamoci il panorama...-
Mi trattenni solo qualche istante ad osservare il cielo, mi voltai, fissava il cielo come al solito.
-Mi piacerebbe sapere a cosa pensi, sembri così serena- ammisi.
-Dovresti provare a concentrarti veramente per capire ahah-
Voltai di nuovo lo sguardo al cielo.
-Ma tu a cosa pensi?- domandai di nuovo.
-Alle cose belle, no?- rispose Chiara.
-Ah quindi direi che pensare a mia madre che mi sveglia con la sua voce delicata e angelica non sia l'ideale!-
-Direi proprio di no!-
Ridemmo.
-E' che proprio non ce la faccio a concentrarmi come fai tu...sei diversa quando lo fai, è per questo che mi perderei più nel guardarti fare questa cosa che farla di per sé-
Era irresistibile.
-Devi pensare a ciò che ti fa felice. Non è che faccia strani viaggi alla fine...certo a volte mi immagino diversa, molto più magra, bella, con una grande villa su un' isola esotica ahah...altre penso al mare, all'estate, agli animali, a ciò che ho lasciato a casa... e penso anche tanto a te-
Il mio cuore fremette.
-Sai ti continui a chiedere a cosa io pensi quando anche tu sei la risposta -
Non trattenni il migliore dei miei sorrisi.
-E' proprio come se potessi vedere tutto ciò hai, che desideri, che ti rende felice senza che nessuno ti giudichi, ti freni...perché sei diventata troppo grande, piena di responsabilità o presa dalla vita, per farlo... -
-Certo, ognuno sceglie di vedere tutta questa bellezza in ciò che ritiene appropriato, come con l'arte...tu le stelle, a me, invece, basta guardarti -
-No, non dovresti guardare me, tu non devi appartenere a nessuno...a te piace disegnare, allora non smettere mai di farlo, puoi trovarmi anche lí, se ti rende felice -
Le baciai le spalle.
-E che ne diresti di rifare un'altra volta ciò che stavamo facendo prima?-
-Ti direi che è un'ottima scelta ahah-
E così, fra una cosa e l'altra, avevamo fatto l'alba.
Chiara era distesa sopra il mio petto, con gli occhi chiusi ed il viso rilassato.
-Bammie sono felice con te, io voglio solo che tu sappia questo-
La accarezzai.
-Ti amo tanto- aggiunse.
Le risposi ricambiando.
-Ho soltanto paura di perderti...-bisbigliò con voce flebile.
Cercai subito il suo sguardo, ma si era addormentata, evidentemente era tutto frutto dell'emozione o della stanchezza.
-Tranquilla amore, non mi perderai- sussurrai baciandole la fronte. Poi mi addormentai.
🌧
Aprii gli occhi accompagnato dal piacevole odore del caffè e di uova fritte che annunciava l'ora della colazione.
Mi stiracchiai, presi un grande respiro e mi misi seduto. Davanti a me, Chiara si stava muovendo teneramente in cucina pensando di passare inosservata.
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-Ma buongiorno principessa- affermai con fare divertito -Latina...-
-Oddio! C-che che spavento...buongiorno anche a te Bambam, ho preparato la colazione...o meglio una sorta di colazione-pranzo, va be ahah-
Sorrisi addolcito e mi alzai.
-Beh sarà buonissima allora-
-Certo, te l'avevo detto che facevo degli ottimi cappuccini!- esclamò servendomi quello preparato.
-Cavolo peccato che oggi piova...-
Voltai lo sguardo alla finestra per accorgermi di quanto appena detto: effettivamente le nuvole grigie ed il clima uggioso non potevano che portare a peggiorare.
-So io cosa potremmo fare oggi- dissi.
-Si?-
-Visto che non possiamo muoverci di casa...perché non ti fai fare un' ritratto?-