Cazzo Joe, ti sei addormentata mentre studiavi!, mi fa notare il mio subconscio.
Il sogno più strano che io abbia mai fatto, mi domando perchè ho fatto questo tipo di sogno.
Ovviamente sono tardi per la scuola, in terza superiore le lezione iniziano con cinque minuti di anticipo, o almeno cosi mi ripetevo da settembre nella speranza di arrivare in orario, ma in 6 mesi non aveva ancora funzionato.
Mi alzo svogliatamente dal letto e sento profumo di pane tostato e spremuta d'arancia, adoro la spremuta d'arancia.
Vado a vestirmi, indosso un paio di jeans blu scuro aderenti a vita alta, ai quali abbino una felpa corta rossa e delle scarpe da ginnastica bianche, raccolgo i lunghi capelli rossi in un alto chignon spettinato, che per la lunghezza dei miei capelli è grande quasi quanto la mia testa.
Decido di mettere un po' di mascara sulle ciglia chiare per risaltare l'azzurro dei miei occhi.
Appena scesa a colazione vedo mia mamma mangiare pane tostato e bere la spremuta "non ho fatto nulla per te ma penso ci sia del caffè di ieri da poter scaldare se vuoi", esorta mia mamma.
Quando fa da mangiare, non prepara mai nulla per me, pensa che ora che ho 17 anni io debba imparare ad arrangiarmi, ma a volte è come se non si preoccupasse minimamente.
Mia madre ha i capelli biondo cenere che le arrivano a malapena a toccare le spalle, dritti come spaghetti. Ha spesso un carattere eccentrico e superficiale, si rivolge a me come se fossi stupida ma ho imparato a farmene una ragione.
Dopo che mio padre è morto 3 anni fa abbiamo imparato a cavarcela da sole, inizialmente è stata dura ma quando abbiamo capito che bastava impegnarsi e concentrarsi solo su noi stesse abbiamo cominciato a prendere in mano la situazione.
Sono una brava studentessa, la mia media vaga attorno al 7.5, questo quadrimestre punto ad alzarla all'8, ma sono sempre tardi.
Nella mia classe ho tanti amici, come Trista la mia migliore amica dall'asilo. Trista ha i capelli a caschetto e scuri, si veste sempre con delle calze nere abbinante o a gonne o a pantaloncini sempre molto vistosi, ha uno stile pazzesco. Poi c'è Luke, il classico amichetto pervertito che sicuramente tutti hanno, da quando al suo 15esimo compleanno ha perso la verginità non ha più smesso di fare sesso, ammetto che una volta ci sono cascata ma non ha rovinato il nostro rapporto.
Infine c'è Ian, il classico bravo ragazzo sul quale puoi sempre contare, lo conosco da tre anni ma è già molto importante per me e mi aiuta sempre nei momenti del bisogno.
Controllo l'orologio, 7.48, merda! sono super tardi, per fortuna abito vicino la scuola e ci impiego 10 minuti ad andarci in moto, ebbene si, ho la moto.
Infilo il giacchetto di jeans e il casco ed esco velocemente di casa.
All'arrivo a scuola mi rendo conto di avere ancora cinque minuti, e di non aver fatto colazione.
Alla caffetteria prendo un doppio caffè con il latte e un muffin biologico.
Alla prima ora c'è il corso su scienza politica, per fortuna sono seduta vicino a Luke che non fa altro che parlare di come abbia "domato" una bella bionda super dotata di seno per tutto sabato notte, almeno mi distrae e mi strappa qualche risata.
Il resto della giornata segue perfettamente la routine di tutti i miei lunedì: scuola, pranzo, palestra, casa.
In palestra ci vado per seguire un corso di boxe, mi piace la boxe ma mi piace ancora di più Carter, il quarterback della squadra di rugby della scuola, è cosi carino.
È un anno avanti a me, ma è cosi che mi piacciono i ragazzi, è più alto di me di almeno 20 centimetri, ha gli occhi marrone intenso e i capelli perfettamente coordinati, ricci in maniera perfetta e un sorriso fantastico e sexy.
L'orario di inizio dei miei allenamenti coincide con la fine dei suoi e parliamo sempre negli spogliatoi, questo ogni lunedi, mercoledi e venerdi.
Penso che lui mi piaccia, e forse chissà, potrei farlo innamorare di me. Oh se solo sapesse delle mie capacità a letto! Ma non ne verrà mai a conoscenza, a meno che non si metta a parlare con Luke, ma non credo che accadrà.
Alle 18.00 i miei allenamenti finiscono e posso finalmente uscire dalla palestra e liberarmi di quella puzza di sudore misto a depressione e rabbia degli studenti.
Prima di risalire in sella alla mia moto mi ci siedo accanto e accendo la
sigaretta spenta che avevo in bocca. Nessuno sa che fumo, a parte i miei amici e alcuni altri studenti della scuola, ma mia madre non deve venire a saperlo.
Quando mancano due tiri alla fine della mia sigaretta sento delle voci in lontananza, e tra queste riconosco quella di Carter. Non appena mi vede si separa dai suoi amici e si dirige verso di me.
"ti va di venire con me e i miei amici per un po'?" mi chiede lui con gli occhi pieni di speranza e cosi sexy.
Decido di seguirlo e dopo cinque minuti che camminavamo ci fermiamo a sedere su una panchina in mezzo ad un boschetto dove non passa mai nessuno.
"cosa siamo venuti a fare qui?" chiedo confusa e anche un po' delusa.
Ma la mia delusione si trasforma prima in sorpresa e poi in eccitazione quando vedo una degli amici di Carter tirare fuori da non so dove due canne perfettamente rollate e pronte ad essere fumate.
"hai un accendino?" mi chiede Carter con la canna in bocca. Io glielo porgo e lui la accende.
Io Carter dividiamo la canna che lui ha acceso e i suoi due amici si dividono l'altra.
Non era la prima volta che fumavo erba ma stavolta mi ha proprio dato alla testa, non riesco a smettere di ridere e continuo a fare riferimenti sessuali in ogni frase che dico, che imbarazzo.
Alla fine gli amici di Carter se ne vanno e rimaniamo soltanto io e lui.
Dopo qualche istante di silenzio dice "sei proprio carina con gli occhi rossi dal fumo", e io colta alla sprovvista mi limito a ridere mordendomi il labbro, penso di essere sembrata piuttosto provocante perchè becco Carter a mordersi il labbro mentre il suo sguardo cade sulla mia scollatura.
"beh si è fatto tardi e mia madre si starà chiedendo dove sono " dico "forse è meglio che vada" faccio per alzarmi e inciampo su un pezzo rotto della panchina, Carter mi prende e io di istinto mi appoggio a lui con le mani premute contro il suo petto.
Posso sentire i pettorali sotto i palmi delle mie mani.
Le sue mani sono attorno ai miei fianchi, non mi vergogno a confessare che non mi dispiacerebbe se fossero un po' più in basso.
Lui sembra leggermi nella mente e forse anche di più, quando in meno di un secondo sento le sue bellissime labbra premersi contro le mie e le sue mani scendere sul fondo della mia schiena e un po' più giù, per farmi capire che gli piaccio.
Una delle mie mani è attorno al suo collo e l'altra è sulla sua guancia.
"oh Joe..." ansima lui nel secondo in cui si stacca dalle mie labbra per poi tornarci ancora più aggressivamente, ma mi piace cosi.
Dopo un po' capisco che devo andare e mi stacco da quel bacio fantastico con tutto il dispiacere possibile, e lui mi guarda sofferente.
Mi abbasso a raccogliere il casco e poi mi dirigo verso la moto.
Mentre me ne vado sento gli occhi di Carter addosso, mi giro di scatto e lo becco a guardarmi il sedere, gli faccio un sorrisetto e salgo in sella alla mia moto.
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aspettami
FanfictionJoe ha 17 anni e pensa di amare il quarterback della squadra della scuola, ma il suo comportamento e l'arrivo di nuove persone nella sua vita, le faranno cambiare idea. In una storia di sesso, alcol e maltrattamenti alla fine Joe riuscirà ad essere...