Per tutta la mattinata del giorno seguente non c'è traccia di Carter, finchè, come ogni mercoledì, non vado in palestra, una volta cambiata per boxe, lo sento parlare con dei suoi amici.
Non riconosco le loro voci ma sono in due, probabilmente quelli che erano con noi quando abbiamo fumato.
Non riesco a capire cosa dicono ma sembra stiano parlando di una formazione di rugby, bene, sinceramente avevo paura che Carter sarebbe andato in giro a dire a tutti che io e lui siamo scopa-amici.
Mentre mi reco dall'allenatore, incrocio lo sguardo di Carter, mi squadra da capo a piedi e si morde il labbro mentre torna ad osservarmi. Okay, lo ammetto, sapevo che lo avrei incontrato in spogliatoio oggi, e allora ho deciso di indossare i vestiti da palestra più sexy che potessi trovare nell'armadio.
Ho indosso un paio di leggins neri, in tessuto tecnico, che arrivano fino all'ombelico e sopra indosso un semplice reggiseno sportivo nero e giallo fluorescente, che in contrasto con i miei capelli rosso acceso, si nota ancora di più.
Mentre lo incrocio, ricambio il sorrisetto, per fargli capire che ci sto.***
Ho appena finito di cenare, sono le 20:03, quando mi arriva un sms di Carter < sono a casa da solo tutta la notte, mi fai compagnia? >
Sbaglio o mi ha appena chiesto di passare la notte a casa sua sua?
Sicuramente non vorrà solo dormire, perciò devo essere pronta a tutto.
<Certo, dammi il tempo di preparare un paio di cose per domani mattina.> rispondo così al suo sms per non sembrare troppo euforica per tutta questa situazione.
Per fortuna sabato ho fatto la ceretta ovunque e ho ancora la pelle liscissima.
Decido di indossare un completo intimo abbinato, non sexy, semplicemente mutande e reggiseno dello stesso colore, rosso ovviamente.
Indosso i vestiti che avrei dovuto mettere domani per scuola, così domani saranno già pronti. Infilo in una borsa dei pantaloni neri di tuta e una canottiera bianca, da usare come pigiama, e lo spazzolino, sono pronta.
"Mamma, vado a dormire a casa di Trista, dobbiamo finire una relazione per domani." Mento a mia madre perchè non approverebbe MAI il fatto che a 17 anni io vada a dormire a casa di un ragazzo, specialmente se i suoi genitori non sono in casa.
Salgo in moto e dopo circa quindici minuti sono fuori dalla porta di casa di Carter.
Suono il campanello, mi accoglie con indosso dei pantaloni di tuta e una semplice t-shirt, e con in mano una lattina di birra.
Entro e mi siedo sul divano, dal quale riesco a osservare quasi tutta la casa, il soggiorno è immenso, i colori più presenti sono il blu e il bianco perla, due colori che non mi piacciono molto ma insieme stanno bene.
Di fronte al divano c'è un mobile usato come libreria, non troppo alto, e con sopra appoggiata una TV esageratamente grande.
"Io preparo dei drink...se intanto vuoi cercare un film..." dice lui in tono calmo, come se facesse queste cose ogni giorno.
Oh no! E se fa cose del genere ogni giorno? Magari ha avuto altre scopa-amiche ed è per questo che è così tranquillo!
Il mio subconscio non fa che straparlare da quando ho risposto al suo sms, e dovrebbe stare zitto lasciandomi godere il momento.
Carter si siede accanto a me portandomi un bicchiere con un liquido verde.
Un'altra cosa che non sapete su di me è che sono bravissima a riconoscere gli elementi che compongono i drink, soprattutto quelli alcolici.
Bevo un sorso dal bicchiere, è davvero buono, dolce.
"Sicuramente qui dentro c'è della vodka liscia, alla quale hai aggiunto lo sciroppo alla menta e... ah! Non so decifrare l'ultimo ingrediente!" dico con dispiacere.
"Te lo dico io, ci ho aggiunto qualche goccia di limone, per far risaltare la menta" wow, è bellissimo e sa anche fare i coktail? Ho fatto bene ad accettare.
In questo drink la percentuale di vodka è altissima, dopo 3 drink comincia già a girarmi la testa, Carter sembra stare bene, anche se ha bevuto esattamente come me.
Lo vedo versare in dei bicchieri più piccoli della vodka liscia, evviva! Il momento degli shot! Mi piacciono un sacco! Infatti me ne scolo due di fila, cavoli, che buoni.
Bevo un ultimo drink alla menta e posso dirmi ufficialmente ubriaca marcia.
Anche Carter aveva bevuto gli shottini ma lui era solo un po' brillo.
"Ei baby, tutto ok?" Mi chiede con la voce più sensuale che potesse usare.
"Si si tutto bene, mi sento come se potessi volare!" Dico sta cazzata perchè io da ubriaca mi sento piena di energie e tendo a lasciarmi andare tanto.
Dopo qualche secondo sento le labbra di Carter premere contro le mie e la sua lingua farsi strada dentro di me, è una sensazione stupenda, muoviamo le lingue quasi a ritmo, come se fossero una sola.
Una delle mie mani è sul suo petto e l'altra nei suoi capelli, che tengo ben stretti. Le sue mani mi tengono ferma vicina a lui, una mi tira a sè dalla schiena e l'altra è poggiata sul mio ginocchio.
"Sei bellissima..." mi sussurra all'orecchio per poi scendere e baciarmi il collo. I baci sul collo sono il mio punto debole e non appena le sue labbra toccano la mia pelle un fuoco mi si accende dentro, più andremo avanti più il fuoco crescerà.
"Vorrei tanto vederti senza quella felpa che ti copre le forme..." ansima tra un bacio e l'altro. Senza pensarci lo accontento, tolgo la felpa e rimango in canottiera.
"A me piacerebbe tanto toccare quei tuoi pettorali senza di mezzo la maglietta"
Cazzo! Ma sono io che sto parlando in questo modo? E chi se lo aspettava che l'alcool mi rendesse così facile dire le cose "sporche".
Pochi istanti dopo lui è senza maglietta e io sto lavorando per togliermi i jeans, non appena ci riesco, prendendomi per il fondo schiena Carter mi tira a cavalcioni su di sé.
Posso sentirlo, merda posso sentire la sua eccitazione.
Gli mordicchio il lobo dell'orecchio e sento un gemito soffocato provenire da lui. Ecco la parte "sporca" di me che si risveglia.
"Adoro riuscire a sentirti così facilmente, ti rendo felice eh?" ma che cazzo mi è preso!
"Sei come potrei sentirmi meglio?" Chiede lui guardandomi negli occhi.
E mentre mi porge questa domanda la sua mano accompagna la mia verso il laccio dei suoi pantaloni, che sciolgo con una velocità impressionante.
Si toglie i pantaloni e poi continua a condurre la mia mano fin sotto i suoi boxer, e li lascia continuare a me il lavoro.
L'ho già fatto prima, ma non posso sapere se sono brava o no, e in più sono ubriaca.
Istintivamente la mia mano gli si stringe attorno e comincia a muoversi con movimenti decisi ma non troppo veloci.
Intanto continuo a baciargli il collo e lui mi sfila la canottiera, facendomi restare in reggiseno.
Si morde il labbro alla vista del reggiseno in pizzo rosso, notando che porto le mutandine abbinate.
Dopo poco capiamo di essere pronti a passare all'azione, si alza, prende un preservativo, lo infila e mi guarda "Baby, sei pronta? Sicura di voler accettare?"
"Meno parole e più azione" ma chi cazzo sono diventata? Anche se devo ammettere che la me pervertita mi piace...
In quell' istante lo sento entrare dentro mi e ansimiamo nello stesso istante.
Lui comincia a muoversi, dolcemente e non troppo veloce.
"Oh Joe...si...mi fai stare benissimo"
La sua voce è evidentemente soffocata dal piacere.
"Oddio, Carter!" Mi scappa un gemito e lui ne sembra felice, perciò comincia ad accelerare il ritmo dei suoi movimenti e io sto benissimo.
Con uno scatto improvviso mi alzo e lo butto a schiena in giù sul divano, i ruoli si sono invertiti.
Ora sono io a muovermi, con movimenti delicati e circolari, lui a volte alza i fianchi per farmi godere di più, e funziona.
"...Joe, io...oddio, Joe...Sto per venire..." e nel momento in cui lo dice sento i suoi e i miei muscoli irrigidirsi allo stesso tempo, urla di piacere riempiono il soggiorno immerso nel silenzio.
Ci scambiamo un sorriso soddisfatto, e i comincio a parlare "è stato..."
"...wow" conclude lui per me.
Ci posiamo l'uno sull'altro e di lì a poco ci addormentiamo.
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aspettami
FanfictionJoe ha 17 anni e pensa di amare il quarterback della squadra della scuola, ma il suo comportamento e l'arrivo di nuove persone nella sua vita, le faranno cambiare idea. In una storia di sesso, alcol e maltrattamenti alla fine Joe riuscirà ad essere...