capitolo 7

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Mi stendo a letto, guardo il soffitto e penso. Wow, ma veramente ho fatto ciò che ho appena fatto?
Ho dato "ordini"? A Carter? Del tipo dominatrice? Ok, se non mi cercherà più almeno saprò il perché.
Sono in ansia, ho bisogno di una sigaretta. Apro la finestra e mi siedo sul cornicione, la mia finestra da su un campo enorme, nessuno mi vede, nemmeno mia madre. Chiudo la finestra dietro di me e accendo la sigaretta.
Mentre fumo fisso la luna, è immensa sta sera, mi fa pensare e subito mi viene da piangere. Sono in lacrime cazzo. Trista mi ha voltato le spalle, nel momento in cui ha deciso di mentire a proposito di Luke, Carter ha ben messo in chiaro le cose e io...io? Io sono sempre qui, a commiserarmi sulla mia vita.
Wow, vedo l'alba, sono stata sveglia così tanto?
Entro in camera, vado a letto e mi metto a dormire, non voglio piangere almeno per 5 ore e magari evitare di sognare i miei problemi.

Mi sveglio alle 15.37, ho dormito moltissimo, mi alzo e mi guardo allo specchio, wow faccio schifo. Non mi sono struccata ne cambiata prima di dormire, ora sembro una barbona.
Mi preparo la vasca, voglio farmi un bagno per riprendermi.
Ammollo nell'acqua controllo il telefono e mamma mia, quanti messaggi.
Trista:" Joe, chiamami" "Eddai Joe, ti prego rispondi" "Ei, stai bene?" "Joe, sei sveglia?" E bla bla...gliela farò pagare, non mi interessa più nulla, mi vendicherò nel solo modo in cui è possibile che lei soffra: nascondendole le cose.
Sta sera c'è un'altra festa, ed è qui che comincerà la mia vendetta.

Mentre ceno guardo Instagram, una richiesta di chat, controllo e vedo che è un ragazzo della scuola, ultimo anno, figo assurdo.
Si chiama Trevor, so chi è ma mai avrei pensato che mi scrivesse. Ha i capelli neri, lisci corti ma non troppo, occhi azzurro ghiaccio, le sopracciglia gli danno un espressione perennemente arrabbiata ma sexy allo stesso tempo.
Apro la chat.
Trevor:" Ei, Joe, sta sera vai alla festa al deposito?"
Decido di rispondere, sarà l'inizio della parte di vendetta verso Carter.
Joe:" Certo e tu? Scommetto che avrai già la fila di accompagnatrici"
Trevor:" In realtà vado da solo, ma sarò felice di fumare una sigaretta assieme, appena ti vedrò"
Joe:" Perfetto"
Ho un piano ben preciso, Carter deve prendermi se mi vuole, ma ciò significa che ho il diritto di scappare.

Finito di mangiare vado a cambiarmi.
Sta sera voglio osare.
Calze a rete, minigonna in pelle nera, anfibi, top rosso di pizzo. Capelli raccolti in una coda di cavallo tirarissima, così lisci anche con la coda mi arrivano a metà schiena. Orecchini a cerchio neri, e una collana nera con una stella.
Giacchetto di pelle nero.
Per mia fortuna il deposito della festa è a pochi passi da casa mia e ci posso andare a piedi.
Arrivo fuori dal deposito, accendo una sigaretta e aspetto che qualcuno di interessante arrivi.
Tre ragazzi si avvicinano, preceduti da un odore a me fin troppo familiare, erba.
Mi metto in posizione sexy, faccio l'ultimo tiro di sigaretta e la butto, cammino verso di loro decisa e faccio finta di inciampare addosso al più bello di loro.
Questo di prende per un braccio e mi dice "ei bellezza, hai già bevuto troppo o lo hai fatto apposta?"
Mi avvicino e gli dico "beh, perché non entrambe?"
Quindi lui mi prende per la vita e mi porta con lui e i suoi amici fin sulla panchina fuori dal capannone e, come speravo, mi offre qualche tiro.
Parlo un po' con lui, e dopo poco comincio a sentire l'effetto. Mi sto divertendo con questi tre, sono fantastici.
Oh no, ecco che arrivano Trista e Luke e cazzo, mi hanno vista.
Come me ne accorgo mi alzo, per mettermi accanto al ragazzo bello, mi giro verso di lui e gli sussurro all'orecchio, cose anche senza senso ma cerco di avere una voce provocante. A lui sembra piacere perchè mi mette una mano sul sedere mentre continuiamo a parlare. Mentre lo fa, fisso Trista, lei è sconvolta, fantastico.
Sto con lui ancora per un po', bacia davvero bene, e sa come mi piace essere toccata.
Mi stacco e gli dico che devo andare dentro a bere qualcosa.
Vado al bar, dove trovo due drink, penso di qualcun altro ma non mi importa, li scolo e poi ordino altri 3 shottini di tequila. Li bevo uno dopo l'altro e poi vado in pista, da sola.
Mi diverto, anche da sola.
In lontananza vedo Carter, ma sono più concentrata su Trevor, poco dietro di lui.
È il momento.

Cammino decisa e un po' barcollante verso Carter, a un metro da lui, se ne rende conto ed è in questo momento che cambio strada.
Vado verso Trevor, lui non mi vede arrivare ma non importa, sento Carter seguirmi con gli occhi, precisamente lo sento con gli occhi sul mio sedere.
Arrivo da Trevor, mi piazzò davanti a lui e gli sorrido.
"Ei Joe, ti va di ballare?" Mi dice subito.
Senza rispondergli gli prendo il polso e lo porto con me in pista, passando vicinissimo a Carter.
Arrivati in pista mi metto a ballare in modo provocante rivolgendo la schiena a Trevor e il volto verso Carter.
Le mani di Trevor sui miei fianchi e sulla pancia, sono abbastanza eccitanti devo confessarlo.

Dopo aver ballato, andiamo verso il bar dove mi offre un altro shottino e ovviamente lo bevo e ora posso dirmi ubriaca e strafatta, finalmente.
Torniamo in pista ma dopo poco, sento veramente l'effetto dell'alcol, mi giro verso Trevor, lo guardo negli occhi e lo bacio, intensamente.
Dopo nemmeno 5 minuti sento una mano sulla mia spalla che mi stacca da Trevor, mi volto e vedo Carter, devo dire che questa non me l'aspettavo.
Carter si mette a urlare e dice a Trevor di lasciarmi, che sono troppo ubriaca, e che si sta approfittando di me.
Prendo il comando :" Carter, lasciaci in pace...questo, è ESATTAMENTE ciò che voglio, guarda" Prendo la mano di Trevor e me la metto sul sedere, lui mi palpa.
Sul viso di Carter vedo sgomento e confusione, mi piace.
Carter se ne va e io torno a divertirmi, salutandolo con uno sguardo ammiccante.

Ormai sono le 3 di notte e voglio andare a casa. Le strade sono deserte e quindi mentre torno a casa accendo una sigaretta, che dopo un tiro mi fa salire la nausea, mi fermo accanto ad un albero e vomito, beh erba alcol e nicotina tutti insieme, forse è troppo.
Mi siedo sul marciapiede giusto il tempo di finire la sigaretta, intanto guardo le stelle. Mi piace la me ubriaca, è profonda, sincera e pervertita.

Entro in casa facendo piano, non voglio svegliare mia mamma.
Vado in bagno, mi strucco, mi lavo i denti, mi metto il pigiama e vado a letto. Prima di mettermi veramente a dormire guardo il telefono e trovo un messaggio da Carter "bene, che il gioco abbia inizio"

aspettamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora