capitolo 15

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Non sono ancora scesa dalla macchina e sento perfettamente la musica, cavoli il volume è proprio alto. Appena aperta la portiera vengo inondata da l'odore inconfondibile di erba, ma non importa da dove viene, per oggi ho già dato. Mentre cammino verso la porta, noto Carter corrermi incontro, arriva da me e mi bacia; poi mi prende il polso, lo alza in aria e appena varchiamo la soglia urla :" ecco la festeggiataaaa" e tutti si sono messi a urlare e applaudire. Non conosco la metà delle persone, anche se sono tutti della mia scuola, non importa. Ora voglio solo cercare Trevor, almeno per abbracciarlo prima di dover passare tutta la sera con Carter. Prima di iniziare la ricerca però, Trista e Luke mi trascinano in cucina dove ci prepariamo un drink "Joe, non vedo l'ora di vederti ubriaca marcia, ne hai 18 cazzo. Ora puoi bere legalmente e comprarci le sigarette al tabacchino" mi urla in faccia Luke. Lui compirà i 18 tra un mesetto, mentre Trista tra 3 mesi, sono la più grande del nostro gruppo di amici, wow. Dopo aver bevuto questo primo drink ed essermi versata il secondo, cammino in giro per la casa per vedere di trovare Trevor. Finalmente, eccolo lì seduto sul caminetto con i suoi amici, mi avvicino e gli tocco la spalla, lui si alza e viene verso di me. "Tanti auguri amore" mi dice all'orecchio e mi abbraccia fortissimo "sei davvero bellissima in questo vestito, ma ancora più bello sarebbe togliertelo questa notte" dopo averlo detto mi bacia sul collo, oddio è fantastico, ma lo allontano subito, nessuno deve sapere. 

Tornata con i miei amici avevo finito il drink e Trista me ne ha già preparato un altro, mentre Luke continua a tenere una mano sul suo sedere. Sono davvero belli insieme, sono uguali e scommetto che si divertono molto. Ecco che si avvicina Carter, mi prende per i fianchi e mi bacia, mi bacia tanto, credo che abbiamo pomiciato per una decina di minuti. Mi ha messa seduta sul tavolo e si è sistemato in mezzo alle mie gambe. Dopo poco mi sono staccata dicendo che non è adeguato in pubblico dato che ho anche un vestito corto. La verità è che avevo visto Trevor guardarci dall'altra parte della stanza e mi sono sentita malissimo. Carter ha detto va bene ma mi sembra frustato e, ovviamente, ubriaco. Ballo un po' lui e vicino a noi ballano Trista e Luke. Dopo una ragazza della scuola, che non conosco, propone di fare questo gioco di obblighi nel quale devi scaricare un'app con una ruota, a turno si fa girare il telefono e tu dovrai fare ciò che mostra la ruota alla persona che questa indica, insomma un gioco stupido da fare SOLO quando si è ubriachi. Infatti prima di sedermi mi bevo tre shottini di tequila. Arriva il mio turno, giro il telefono, questo si ferma indicando un ragazzo della mia classe e cosa dice la ruota? "Scopa". Ovviamente non lo faccio essendo "fidanzata" con Carter, pensavo il problema finisse qui, ma poi Trista dice "beh,visto che lei sta con Carter, facciamo finta che abbia indicato lui" e tutti le danno retta. O mio dio che cazzo! So che non ha cattive intenzioni, ma non posso fare sesso con lui, l'ho promesso a Trevor! Senza nemmeno il tempo di dire la mia, Carter mi prende in braccio e mi porta in camera sua, dove iniziamo a baciarci e lui inizia a toccarmi. Finchè ci si ferma qui va bene. Dopo poco cadiamo sul letto di peso, entrambi ubriachi, ripenso alle parole di Trevor e non posso fare a meno che starci male, non devo farci sesso. Dopo MOLTI baci e toccatine, finalmente Carter si stacca e si siede, forse è troppo ubriaco anche per solo pensare di fare sesso. Invece si alza di scatto e mi tira per le caviglie fino al bordo del letto, mi alza il vestito e mette una mano sotto le mie mutande.... questo non è fare sesso penso tra me e me, ma è comunque tradire Trevor, non posso farlo. Lo spingo via con il piede, mi metto in piedi e mi abbasso il vestito "Carter che cazzo fai?!" "come che cazzo faccio? Sei la mia cazzo di fidanzata, dovresti pregarmi di fare sesso ogni giorno!!" dice queste parole urlando, urlando veramente molto e stringendomi le mani sulle spalle. "Carter mi fai male così! Lasciami e non toccarmi finchè non sarai di nuovo sobrio" "Ma se sei ubriaca anche tu! Che c'è, non ti piace essere toccata?..." e mi stringe una mano sul seno "...o forse devo toccarti diversamente?" l'altra mano attorno al sedere "eddai piccola, fai felice il tuo ragazzo". Gli tolgo le mani dal mio corpo e lo spingo via, cammino verso la porta ma quando provo ad aprirla vedo che è chiusa a chiave. "Carter fammi uscire, dammi la chiave" lo prego "eh no piccola, prima abbiamo un obbligo da fare..." "Carter non sto scherzando, dammi quella cazzo di chiave!" sono arrabbiata e spaventata, molto spaventata.  Carter si mette a ridere, e si avvicina a me camminando lentamente; io retrocedo fino ad arrivare addosso alla porta. Lui arriva fino a due centimetri da me. "Carter, so che sei il mio ragazzo ma siamo entrambi molto ubriachi, se non lo voglio fare non mi puoi costringere" cerco di dirlo nel modo più convincente possibile e cerco di trattenere le lacrime. Il viso di Carter cambia, ora fa davvero paura, sembra arrabbiatissimo. Di scatto mette le mani sui miei fianchi e stringe, stringe molto "mi fai male..." riesco a dire solo questo, ormai le lacrime stanno uscendo. Lui però non si ferma mi prende per il braccio e mi spinge sul letto, si butta su di me mentre si toglie i pantaloni e prende un preservativo dalla tasca. Cerco di dimenarmi ma lui mi prende il polsi con un mano e me li tiene schiacciati sul materasso sopra la mia testa, mentre mi alza il vestito e mi sfila le mutande. Lo imploro di fermarsi, urlo, piango, cerco di spingerlo via con i piedi, ma niente funziona. Ad un certo punto capisco che sta per entrare e cerco di stringere le gambe ma il suo corpo messo in mezzo me lo impedisce. E' dentro. Cerco di dimenarmi ma ormai non posso più muovermi, il suo peso mi schiaccia. Mentre succede tutto questo, mi viene in mente di quella festa di tre anni fa, la storia si ripete. Smetto di lottare, appoggio la testa al materasso e distendo le gambe. "Perchè ora non ti muovi più? Ti sei stancata eh" dopo aver detto queste parole Carter alza la mano dal materasso, non quella con cui mi teneva i polsi, e mi tira uno schiaffo fortissimo, scoppio di nuovo in lacrime. Subito dopo mette quella mano sulla mia pancia e stringe fortissimo le dita, non ho nemmeno la forza di dire che mi sta facendo male, ho paura che possa colpirmi ancora. 

Finalmente questa agonia volge al termine, Carter si alza e va a rivestirsi. Io mi rimetto le mutante, abbasso il vestito e mi siedo stringendo le ginocchia al petto. "Piccola, usa il mio bagno per rimetterti a posto" mi dice con una voce così tranquilla, come se non fosse appena successo nulla. Senza dire nulla mi alzo e vado al bagno: la coda è tutta disfata, l'eyeliner è sbavato e la mia guancia destra è tutta rossa. Mi lavo il viso, rifaccio la coda, sistemo il trucco e poi decido di togliere un attimo il vestito per darmi una rinfrescata prima di tonare alla festa. Appena lo tolgo noto sulla mia pancia un livido enorme, proprio dove mi ha stretta per tutto il tempo.

Allora, è stata una serata di merda, devi far finta di nulla e domani quando andrai all'appuntamento con Carter, lo lascerai. Non accennerai a nulla di tutto ciò, magari se lo dimenticherà e potremmo fare finta di nulla, dico a me stessa prima di uscire dal bagno. Esco e vedo Carter aspettarmi sulla soglia della porta, cammino lentamente verso di lui, tenendo la borsetta stretta sulla pancia. Quando gli passo vicino mette un braccio sulle mie spalle, sobbalzo e lo guardo "tranquilla piccola, ora andiamo a berci qualcosa". Scendiamo in cucina dove trovo Trista e Luke, mi fanno domande ma non rispondo "ho una voglia matta di bere" è l'unica cosa che riesco a dire. Sono ancora un po' ubriaca da prima ma non mi importa. Bevo altri tre shottini di fila, una birra e per ultimo una vodka alla fragola. Non ci capisco più nulla, le persone cominciano ad andare via, Carter mi aveva detto che sarebbe andato a dormire e che prima di andarci pure io dovevo aspettare che tutti fossero andati via. 

In casa siamo rimasti io, Trista, Luke e Trevor che mi stava aiutando con i bicchieri vuoti e le bottiglie. Decido di distendermi sul divano e quasi quasi mi addormento. Sento qualcuno accarezzarmi la spalla, mi spavento "no Carter, vai via..." "no, sono Trevor, come stai?" "bene, portami in camera" "certo amore". Mi porta in camera e mi sistema vicino a Carter, già collassato da più di un'ora. Prima di andarsene, mi toglie il vestito per mettermi una t-shirt di Carter come pigiama, e nota il livido sulla mia pancia "Joe, come ti sei fatta questo?" mi chiede preoccupato. Riesco solo a rispondere "ti prego, non lasciare più che mi faccia male..." e mi addormento.

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