Sono quattro giorni che sto in una vecchia casa al mare,comprata tempo fa dai miei genitori.Sono venuta qui per pensare un pò,starmene in disparte dal mondo intero, escludendo Harry, che è venuto insieme a me.Sembra strano, ma è l'unico ragazzo che riesce a capire come mi sento,a comprendere tutta la merda che ho dentro da un fottuto anno.
Vorrei tanto scappare dai ricordi, sembra che siano quasi marchiati sulla mia pelle.Ed ogni volta che ognuno di essi si fa sentire,mi immagino correre,con un vestito da notte bianco,il vento, le nuvole,l'ora tarda, in un corridoio fatto da archi fioriti.E più il ricordo si fa forte, più i miei piedi mangiano il terreno, trascinandomi in fondo.
Stavo quasi riuscendo a rilassarmi, quando stanotte Benton ha voluto farmi un'improvvisata.Non ha voluto spiegarmi come ha fatto a trovarmi,ha molto risentimento nei miei confronti, ormai, ma dice che non vuole sposare più Beth, che non ha il coraggio di guardarla negli occhi dopo quello che gli ha fatto.Ho inteso che l'abbia tradito.Sono meravigliata dalla storia che abitassero insieme, Benton non ha mai voluto convivere con me.E sono stupita, ancor di più,della loro rottura.Sembravano così innamorati quel giorno al parco,ma forse mi sbagliavo, forse Beth non capiva quello che Benton le trasmetteva con un solo sguardo.Ho cercato di rassicurarlo e di provare a fargli perdonare Beth.Mi è risultato incoerente quando quelle parole uscivano dalle mia bocca, ma vedere Benton felice e realizzato con la persona che ama, è la cosa più importante per me.L'ho convinto a parlare con Beth.Ho sentito la pancia contrarsi,un pugno nello stomaco, nelle ossa, nei polmoni.Ho pensato che se mi avessero sparato, sarebbe stato meno doloroso.
'Scegliamoci uno scoglio, uno il più lontano possibile e parliamo un pó.Ti va?'
'Va bene'
Cammino in punta di piedi sugli scogli, il mare sempre più violento nelle orecchie, il cappuccio della felpa tirato su.Si gela.
Ci sediamo e il silenzio regna sovrano tra me ed Harry.Con un gesto lento, mi abbraccia forte e mi sussurra 'stenditi'.Metto la testa sul suo petto e guardo le stelle.Il battito del suo cuore trapassa la felpa nera ed entra nelle mie orecchie.Sembra così vivo, quasi più di me, e per un momento penso proprio che quella del coma sia tutta una trovata.Pagherei per avere un amico come lui in carne ed ossa.Harry respira piano, accarezzandomi i capelli e poi, tirando un lungo sospiro, comincia a parlare.
'Quando sono arrivato da te,non immaginavo che tutto ad un tratto,mi avresti aiutato così tanto'
'Oh'
Bisbiglio.
'Ho di nuovo altri due tatuaggi'
Alzo la testa da sopra il suo petto e osservo i lineamenti di Harry per qualche istante.
'Ma è fantastico, giusto?!'
Harry annuisce e accenna un leggero sorriso.Si alza di poco la felpa, tracciando i contorni di due foglie.
'Questo è il primo'
Si abbassa la felpa, questa volta alzando la manica sinistra, mostrando un veliero.Questo, tra i tre che ho visto fino ad ora, è sicuramente quello che mi attira di più.Questa volta sfioro io il tatuaggio ed Harry ridacchia.
'Ti piace?'
'Tantissimo'
Ricambio il sorriso di Harry e, per un momento, dimentico perché sono qui a scappare dai miei ricordi.Mi stacco dal riccio, sdraiandomi, posizionando le braccia sotto il capo.Mi sento osservata da Harry per qualche istante, fino a quando non imita la mia posizione.Poso il mio sguardo su di lui, e noto che sta armeggiando con il mio cellulare, non ricordavo di averglielo lasciato.Chiudo gli occhi per un attimo ed Harry fa partire la canzone 'Comfortably numb', così li riapro,
Il cielo è velato e c'è ancora vento, non ha mai smesso di soffiare da stamattina.Se continuo a guardarlo,credo di potermi sentire come il mare.Delicato e intenso, profondo.Se continuo a guardare il cielo,ho paura di non riuscire a raggiungere l'orizzonte . Perché si sa che noi non siamo infiniti e purtroppo non tutti i sogni riusciremo a viverli.
'Astrid?'
'Sì?'
Io ed Harry continuiamo a tenere gli occhi fissi al cielo.
'Volevo ringraziarti.'
'Per cosa?'
Harry ci mette un po' a rispondere.Sembra star cercando tutte le parole più adatte che conosce.
'Per tutto. Per avermi fatto infilare i miei vestiti a caso nella vecchio baule che usavate tu e tua sorella, invece di ripiegarli,come facevo sempre,per aver abbassato la musica in macchina in modo da non svegliarmi quando siamo arrivati qui'
Harry piega la testa di lato, e anch'io. Mi guarda e per un attimo mi perdo nel verde giada dei suoi occhi.
'E per avermi fatto sentire vivo'
Un sorriso mi illumina il viso e distolgo lo sguardo.
'Bhe,è il mio intendo e ancora non ho finito la mia missione.Poi tutti hanno bisogno di aiuto per sentirsi di nuovo vivi di tanto in tanto'
Rispondo in un sussurro.
'No'
Ribatte Harry,tornando immediatamente serio. Il mio sguardo si posa ancora su di lui.
'Non ho detto "di nuovo",Astrid. Mi hai fatto sentire vivo per la prima volta in vita mia.'
#spazioautrice
Okay, picchiatemi pure per il ritardo dell'aggiornamento, ma credetemi...la scuola in una sola (quasi) settimana mi ha distrutto, davvero!
Spero che con questo capitolo mi sia fatta perdonare:')
Fatemi sapere che ne pensate♡
Un bacio♥
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Sparks of death.
Fanfiction«Non sono le persone a farci del male, né le loro mancanze, questo posso assicurartelo.Piuttosto credo siano i ricordi che esse ci hanno lasciato,ad ucciderci.Effettivamente, mica si soffre di mancanze.Forse è la consapevolezza che quei momenti non...