Chapter 11.

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Ore paragonabili ad anni.

Tre maledette e interminabili ore che nessuno mi dà notizie su Harry.

Medici vanno e vengono dalla sua stanza, ma nessuno si degna a fermarsi,a dirmi che Harry sta bene e che fra poco si sveglierà.Perchè è questo che accadrà fra qualche minuto.Io entrerò lì dentro, Harry mi riconoscerà e lo terrò così stretto tra le mie braccia, che riderà forte nelle mie orecchie ed io sorriderò.

'Signorina?'

Il medico con cui ho parlato ore fa,mi richiama, così balzo in piedi, in attesa di risposte alle mie domande.

'Come sta?Posso vederlo?'

L'uomo apre una cartellina,leggendo attentamente i referti medici.

'È sveglio?'

Sussurro, anche se sono certa che il medico mi abbia sentita.Quest'ultimo scuote il capo, guardandomi dritto negli occhi.

'Gliela faccio breve:non sempre questi tipi d'impulsi sono buoni segni.Non abbiamo riscontrato miglioramenti nel paziente,anzi'

'Vuol dire che Harry è peggiorato?'

Annuisce.

'Mi dispiace,signorina'

Il medico mi lascia lì, a bocca aperta, mentre mi accascio contro il muro davanti la porta della stanza di Harry.Perchè questo ragazzo non può star bene? Perché non possono svegliarlo in qualche modo?Perché Dio deve farlo soffrire così tanto? Perché?

'Harry, credo in te'

'Sei sua amica?'

Alzo lo sguardo,trovandomi di fronte un ragazzo moro, più o meno alto quanto me.Porta un pigiama azzurro e con sè un un carrellino con una bombola di ossigeno all'interno.Deve essere un paziente dell'ospedale.Annuisco in risposta alla sua domanda e si siede accanto a me, sul pavimento.

'Vengo a trovarlo tutti i giorni.È il mio unico amico qui dentro, anche se non può rispondermi'

'Gli parli tutti i giorni?'

Chiedo dolcemente, stupendomi del suo gesto.Il ragazzo annuisce.

'Ascoltiamo anche musica e, a volte,gli leggo i miei libri preferiti.Insomma, non so se a lui piacciano, ma credo che se non gli fossero piaciuti, me l'avrebbe fatto capire, in qualche modo, no?Mi sembra un tipo figo'

'Lo è'

Ridacchiamo, mentre entrambi fissiamo la camera del nostro amico.

'Perché sei qui?'

Dico meravigliandomi del mio coraggio a fare una domanda del genere.

'Mi hanno diagnosticato un cancro terminale'

'Oh, mi dispiace'

Mi passo una mano tra i capelli, scuotendo il capo.Oggi non me ne va una giusta.

'Non importa, ormai è arrivato il mio momento'

Guardo il ragazzo sorridere,che parla di tutto ciò con una naturalezza innata.

'Sono sicuro che è felice di averti avuto qui, non viene mai a trovarlo nessuno, oltre me'

Qualche istante dopo, si alza dal pavimento ed io seguo con lo sguardo ogni suo movimento.

'Ah,quando si sveglierà digli che lo saluta Louis, spero si ricordi di me'

Dice un attimo prima di voltare l'angolo.

Oh, Louis, Harry non si dimenticherà mai di te.

#spazioautrice

Giuro su quello che volete, che su questo capitolo ho versato lacrime amare.

Si, ho aggiunto Louis, l'ho aggiunto in un contesto poco carino, poco divertente,ma mi sentivo in 'dovere' di mostrarvi la persona che è stata accanto ad Harold in quel lasso di tempo, oltre la protagonista.

Spero vi piaccia e non pensate subito al peggio per Harry, eh:')

Un bacio♥

Sparks of death.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora