Un giorno in classe alzai il braccio ad altezza spalla per permettere ai miei compagni di banco (uno a destra e l'altro a sinistra) di passarsi dei libri da sotto. Ecco ciò che accadde dopo.
È presente un mio compagno di classe che chiameremo Aristotele.Io: *alza il braccio*
Aristotele: prof, posso dire una cosa?
Prof: fai pure
Aristotele: *rivolto a me* ma che fai?! Il saluto romano no!
Io: *si guarda attorno*
*cerca conforto nel prof ma non lo trova*
MA CHE DICI HO SOLO...Prof: non me lo aspettavo da te
Io: *ormai è un peperone* MA NON HO FATTO NULLA
Aristotele: ma sei nazista? O fascista?
Io: MA... MA...
Prof: ora che ci penso di ti ci vedrei come nazista... sei alta, sei nei canoni tedeschi
Io: *pensa* MA PROF PURE LEI?!
Da lì abbiamo cominciato a parlare di nazismo, poi di razzismo, poi di tasse fino a finire in un universo senza fine.
Un'altra volta, sempre Aristotele:
Io: *indossa maglia della Boy*
Aristotele: *la vede* L'AQUILA NAZISTA!
Io: MA COSA
Ecco. Sono vista come una nazista ormai.
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RandomI buffi disagi, i pensieri (profondi o meno), gli sfoghi, i rigor mentali di una povera ragazzina che sembra averle tutte addosso °˙˙ˡᵘᵛ ᵘ˙˙°