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Ieri ero a fare un lavoro di gruppo di scienze a casa di una mia compagna di classe (la chiameremo Nana) insieme ad altri due, Montagna (maschio) e Army (femmina).
Dopo mezz'oretta di lavoro, ci siamo rotti ciò che io non ho e siamo andati a fare una passeggiata, visto che Nana sta in un piccolo paesino in campagna. Il nostro obbiettivo era di arrivare nella parte alta del paese, in cima ad una montagna (spoiler: ci siamo arrivati uwu) e la strada era tutta in salita. Io ero la capofila. Camminando, siamo passati davanti ad una casa con un cane nel giardino, cosa normalissima direte, e infatti non avevamo paura, abbaiava e basta. Però, andando un po' avanti, abbiano visto che il cancellino della casa era aperto.
Me: ma è aperto? *ha paura*

Army: è di un'altra casa, non è collegato vedi?...

Controllando, il cancellino era collegato al giardino dove c'era il cane.

Nana: dai non esce

Il cane si avvicinò all'uscita.

Nana: OH MERDA, CORRETE

Army: ODDIO STA USCENDO

Me: ma che caz... *guarda dietro*
*vede il cane*
CAZZZZZZZZZZZZZZZZZO

Ci siamo messi a correre come dei pazzi, imprecando, con i jeans, in salita, contro un cane. L'intelligenza proprio. Ma l'adrenalina ci faceva correre. Stavo spingendo quanto più potessi con le gambe, infatti avevo molto distacco dai miei compagni, e ogni tanto mi guardavo dietro per vedere dove fosse il cane.
Al primo sguardo era già dietro di me.

Me: ODDIO NO! ORA MUOIO!
Il cane mi ha raggiunta, mi sono fermata.

Me: NON MI UCCIDERE AAAAAAAAAAAAA
Il cane mi ha leggermente sbattuto contro e poi è andato avanti saltellando. Voleva solo giocare.

Me: AAAAAAAA L'ANSIA CHE MI È PRESA *si piega*
*inspira profondamente*
*continua a urlare*

Nana: ma davvero! Ho avuto paura che ci azzannasse

Montagna: *se ne esce da un angolino buio* nel caso avrebbe mangiato me, ero l'ultimo della fila

Me: già vero. Ma poi sarebbe arrivato anche da noi.

Montagna: ma c'era meno probabilità, io sarei morto di sicuro.

Da lì abbiamo continuato a camminare tranquillamente, il cane è diventato nostro amici e ci precedeva nel cammino. Leggendo sulla sua targhetta abbiamo scoperto che si chiamava Moro, quindi quando lo perdevamo di vista lo chiamavamo per nome. E poi gli piacevo, veniva sempre da me e non mi abbaiava mai :3
Alla fine siamo tornati a casa sua, durante il ritorno, e ci siamo lasciati. Chissà se si ricorderà di noi...

Ecco la storia d'amore conflittuale  nata da quello che si sarebbe detto un incontro sfortunato...

Comunque mi immaginavo Run dei BTS in sottofondo, avevo pure tempo di pensare

🄸 🄳🄸🅂🄰🄶🄸 🄳🄸 🅄🄽🄰 🅃🅁🄴🄳🄸🄲🄴🄽🄽🄴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora