Ecco la simpatica storia di quando mi spaccai la testa ^^
Ero circa al secondo anno di asilo ed ero a casa mia con Alba, l'avevo invitata da me per il pomeriggio.
Ad un certo punto ci venne in mente di metterci i calzini antiscivolo.
Quindi andammo in camera mia per prenderli.In camera mia c'erano due letti, uno mio ed uno di mio fratello.
Il mio era molto più basso dell'altro, era di quelli per bambini.
Il letto di mio fratello era dal lato del termosifone.Dopo aver scelto i calzini Alba si sedette sul mio letto e mi disse di mettermi vicina a lei per infilarmi i calzini.
Ma io, spavalda, decisi di sedermi sul letto alto, cosa poteva mai succedere?
In verità nulla, ma io ero mongola sin da piccola. Mi misi a sedere e feci per mettermi le calze.
Non so come, mi sbilanciai e caddi all'indietro, di sotto dal letto.
E siccome il karma era ancora arrabbiato per il "cosa può accedere mai?" mi fece battere la testolina nel termosifone. Ed io ho i termosifoni vecchio stile, con le scanalature in fuori.Maledetto.
Iniziai subito a piangere, richiamando così mia mamma e i miei nonni dal piano di sotto.
Mentre mi portavano in cucina per vederci meglio, ebbi la buona idea di mettermi una mano lì dietro. Non ricordo dolore, ma ricordo quello che vidi dopo.
La mia mano, completamente rossa.
Per tranquillizzarmi mia madre mi disse che era pennarello. Ed io ci credetti, per fortuna.
Mi sciacquarono, a ripensarci adesso mi fa ancora schifo.
Ma povera Alba, che ha dovuto vedere tutto.
Montammo in macchina, io avevo un giubbotto rosa con il cappello tirato su, e portammo la piccola Alba a casa, sta vicinissima a noi.
Poi andammo in ospedale, di fretta, per farmi cucire la testa.
Arrivate mi misero su un lettino, a testa in giù. Grazie al cielo non vidi nulla.
Durante "l'operazione" non fiatai, dissi solo un "mamma", "nonna", perché erano lì vicine a me.
Che coraggio, mi dico. Adesso non riuscirei a stare così zitta, ne sono sicura. Mi metterei a urlare, sbraitare, piangere.
Lì nulla. Religioso silenzio.Mi misero in cerotto enorme e mi mandarono via.
Per premio la mia famiglia mi regalò un pony, di quelli che andavano di moda alcuni anni fa.Adesso se mi tocco in quel punto è come se mi facesse ancora male, come se ci fosse ancora la ferita aperta.
Adesso ho paura di stare vicina ai termosifoni con la testa, eccone il motivo.
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🄸 🄳🄸🅂🄰🄶🄸 🄳🄸 🅄🄽🄰 🅃🅁🄴🄳🄸🄲🄴🄽🄽🄴
RandomI buffi disagi, i pensieri (profondi o meno), gli sfoghi, i rigor mentali di una povera ragazzina che sembra averle tutte addosso °˙˙ˡᵘᵛ ᵘ˙˙°