Non sapeva per quale motivo si fosse infilata in un bar che non vendeva alcolici, o perché fosse seduta ad un tavolo con davanti un frappè al cioccolato e una fetta di Saint-Honoré.
Si sentiva fuori posto e oltre a essere praticamente certa di avere tutti gli sguardi dei clienti addosso.Non che la cosa la sorprendesse, lei era una diva di Hollywood, di cui tutti conoscevano i difetti, quindi era piuttosto strano vederla in quel luogo per lo più frequentato da intellettuali.
Romy si era sempre definita una persona contraddittoria.
Adorava il suo lavoro, per il quale aveva interrotto i rapporti con la madre, ma al tempo stesso lo odiava perché portava le persone a sapere tutto di lei, e ad essere sempre sotto giudizio.
Amava ancora Alan, ma aveva divorziato per paura di ferirlo ancora, poiché era consapevole di non essere una buona moglie.
Tuttavia Alan non l'aveva abbandonata le era rimasto accanto, nonostante tutto. Avrebbe potuto rifarsi una nuova vita, magari con una compagna migliore di quanto non fosse stata lei ai tempi del loro matrimonio, invece no.
Alan portava ancora la fede nuziale come se fosse un tesoro prezioso dal quale non riusciva a separarsi, anche quando usciva con gli amici, l'uomo definiva Romy "mia moglie" incurante del fatto che tutti sapevano che il loro matrimonio era stato chiuso.
Nella testa di Romy vorticavano emozioni che non sapeva definire, forse divorziare era stato un errore, uno dei più grandi errori che avrebbe potuto fare.
Si prese la testa tra le mani, con la voglia di scoppiare a piangere per via della sua enorme stupidità.
Aveva rinunciato all'uomo che amava solo perché pensava che fosse la cosa giusta per lui, ma non era cosí.
Pensò di chiamare il suo avvocato per annullare la sentenza di divorzio, ma poi ci ripensò, doveva prima parlare con Alan, e anche con Anastasija.
Loro figlia meritava di essere informata, voleva avere la sua benedizione, visto che, quando aveva deciso di divorziare, aveva litigato pesantemente con Anastasija, la quale, l'aveva accusata, con ragione, di essere una egoista e anche di essere una codarda.
All'epoca, ovvero tre anni prima, Romy si era difesa dicendo che la storia con Alan stava scricchiolando già da tempo e che era inutile stare insieme se non si faceva altro che litigare.
Solo in quel momento, in quel locale a Parigi, Romy si stava rendendo conto che sua figlia aveva avuto ragione fin dall'inizio, e ora era forse il momento di ricostruire quello che lei, per egoismo, aveva distrutto.
Il filo dei suoi pensieri venne interrotto dal suo cellulare che vibrava.
Era Jude.
Romy prese fiato, e si preparò ad affrontare quello che lei considerava in fratello maggiore, rendendosi conto di averlo ignorato anche troppo.
-Jude.
-Finalmente ti sei degnata di rispondere! Hai una minima idea di quello che mi hai fatto passare in tutte queste ore? Sai che non ti chiamo se non vi è una ragione. - la voce di Jude era un misto tra il preoccupato, l'arrabbiato e il sollevato.
Romy però aveva capito che il suo agente la stava chiamando per un motivo, il quale non doveva essere per niente piacevole.
-Cosa succede?
Dall'altra parte della cornetta sentí Jude alzarsi dalla sedia e Romy se lo immaginava mentre camminava verso le grandi vetrate del suo ufficio, segno evidente che non portava buone nuove.
-Si tratta di quel film che avevi in programma sui Romanov.
La donna si morse il labbro inferiore nervosa, iniziando a tamburellare con le dita vicino al piatto con la torta.
-La casa di produzione si è tirata indietro.
Quelle parole caddero sulle spalle impreparate dell'attrice con tutto il loro peso.
-No, non è possibile! Mi avevano contattata loro per dirigere quel film! Come possono tirarsi indietro ora!
Romy parlava in modo incontrollato, le lacrime le scendevano dagli occhi senza che potesse anche solo tentare di fermarle.
Avrebbe voluto poter dire altro, ma i singhiozzi glielo impedivano.
-Romy, calmati, vedrai che si troverà una soluzione, devi solo stare tranquilla- Jude si era sentito in dovere di intervenire.
L'uomo avrebbe voluto essere presente, per poterla consolare, ma la distanza glielo impediva.
Romy, invece si sentiva psicologicamente a pezzi, annientata, tradita, ma soprattutto furiosa.
Avrebbe preso a calci tutti i membri di quella casa di produzione che prima l'aveva illusa e ora la scaricava come un pacco non desiderato.
-Ti hanno detto perché non vogliono più fare quel film? - domandò tra i singhiozzi.
-No, non mi hanno dato alcuna spiegazione - mentí lui.
Dall'altra parte sentì Romy sospirare.
-Grazie, Jude e scusa se non ti ho risposto prima.
-Non importa, diciamo che ormai sono abituato ai tuoi silenzi.
La donna era tentata di chiedergli di Alan, se l'avesse sentito negli ultimi tempi, ma si trattenne.
Non voleva che il suo agente si insospettisse.
-Ti lascio, avrai sicuramente da fare.
-Tranquilla, adesso chiamo Anastasija ci sono delle belle novità per lei. Tu non ti crucciare vedrai che le cose si risolveranno per il meglio.
Romy voleva chiedere cosa bolliva in pentola per quanto riguardava sua figlia, ma non fece niente.
Non era giusto che si mettesse in mezzo agli affari privati di Anastasija.
-Ci sentiamo presto, Jude.
-Certamente, aspetto una tua chiamata.
Detto questo l'uomo riattaccò.
Romy si appoggiò allo schienale della sedia, per poi osservare l'agenda rossa aperta sul tavolo di fianco al piatto con la torta.
Vi erano scribacchiate frasi di attrici che aveva conosciuto di persona, oppure sue, stava di fatto che aveva bisogno di scrivere sempre e comunque.
In borsa portava sempre un'agenda, o dei diari. Non sapeva, negli anni, quanti diari aveva riempito con i suoi pensieri, i suoi tormenti, ma anche le gioie, come la nascita di Anastasija.
Prese la forchetta e tagliò un pezzo di torta per poi portarsela alla bocca.
Il sapore del cioccolato le scivolò lungo la gola ed era così strano per lei, abituata al sapore forte dell'alcol.
Il sole stava iniziando la sua discesa, quando il suono di una sirena fece sobbalzare tutti.
Un uomo entrò di corsa e urlò poche parole che ebbero però il potere di far restare senza fiato tutti, compresa Romy.
-Notre Dame sta bruciando!
Angolo Autrice : Nuovo capitolo e si scopre qualche tessello in più sul passato di Romy e non solo :) cosa ne pensate? 😉
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Mi chiamavano Romy Parker //WATTY2019
RomanceRomy Parker è una delle attrici, scrittrici e produttrici più talentuose di Hollywood. Il suo talento è messo però in ombra da una vita fatta di feste e alcol. Davanti ad un bicchiere di vino la donna fa un bilancio dei suoi quasi quarant'anni di vi...