15 - Paris, Le Marais (Entre le IIIème et Le IVème Arrondissements)

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Il diario di sua madre si interrompeva poco dopo la morte di Susan, in seguito vi erano soltanto poche pagine di disegni e si vedevano impronte di lacrime.
Era veramente stato un periodo difficile per Romy, le uniche testimonianze del suo dolore erano quelle pagine scritte velocemente per ricordare l'amica che non c'era più. All'angolo della pagina vi era attaccata una foto di Romy con i capelli completamente rasati.

La foto era piccola ma faceva ben capire cosa l'attrice stava provando in quel momento.

Da brava diva del cinema Romy aveva tentato di non apparire in pubblico almeno finché non si fosse ripresa dal lutto.

Ma si sa i paparazzi erano sempre in agguato e la donna si era trovata ben presto sbattuta in prima pagina delle riviste di gossip.

Il suo dolore faceva notizia tanto quanto la sua vita sgangherata e il suo divorzio dal marito.

In tutta quella situazione, Anastasija, Matias e Alan, oltre che Jude erano rimasti al suo fianco, ma era difficile aiutare una persona che non voleva farsi aiutare.

Anastasija si appoggiò al comodino chiudendo il diario di Romy e abbandonando l'idea iniziale di uscire a fare una passeggiata sul Lungosenna.

-Ana - La voce assonnata di Matias la fece voltare.

La testa bionda del suo fidanzato emerse da sotto il cuscino e Anastasija gli fece un cenno di saluto sorridendo.

-Buongiorno, dormito bene?

Matias fece segno di assenso con la testa evidentemente ancora assonnato.

-Avrei continuato...ma mi sono accorto che tu non c'eri.

-Pensavo che non te ne fossi reso conto. 

-Ho un sesto senso per queste cose, tesoro - ridacchiò il finlandese.

Era vero, era strano ma Matias sapeva sempre dove trovare Anastasija, anche quando lei non gli diceva dove stava andando o perché.

-Cosa stavi leggendo? Sembrava coinvolgente...

-Uno dei diari di mia madre. È incredibile quante cose si possono imparare da una persona soltanto leggendo quello che scrive. Mia madre rimane un mistero per molti aspetti.

Anastasija si grattò la testa mentre si alzava dal pavimento per tornare a letto.

-Diciamo che non è facile scindere il personaggio dalla persona. Romy ha talmente tante personalità che è difficile trovare Estelle, la vera Estelle. Forse solo i suoi diari possono esserci di aiuto.

Anastasija pareva pensierosa mentre le dita di Matias passavano leggere tra le onde dei suoi lunghi capelli castani.

-Ah proposito, come va il tuo copione su Elisabetta I?

-Procede, non velocemente come vorrei. Inoltre sento di voler scrivere altro.

-È normale avere più idee, capita anche a me, magari dovresti iniziare a buttare giù qualcosa.

Anastasija si voltò facendo frusciare le lenzuola per poter guardare Matias in faccia.

-Che vuoi dire?

-Forse vuoi scrivere qualcosa che riguarda tua madre...chi meglio di lei può esserti di ispirazione, lo hai detto tu, ha talmente tante personalità che è difficile vedere quella vera.

Anastasija avrebbe voluto dire qualcosa, ma, come spesso capitava, Matias le aveva rubato le parole di bocca.

-Forse hai ragione, ma non saprei nemmeno da dove cominciare...

La ragazza si scompigliò i capelli rendendoli simili ad un cespuglio facendo ridere Matias, il quale si limitò a baciarle la testa.

-Non pensarci, ok? Le idee verranno da sé, magari potresti iniziare a leggere i diari di Romy, a quanto ne sappiamo lei ha sempre scritto tantissimo.

Anastasija annuì stringendosi al ragazzo.

-Invece tu? Non mi hai ancora detto su cosa stai lavorando.

Matias ridacchiò appena scompigliando i capelli della fidanzata.

-Mi spiace, ancora non ho idee precise, solo immagini e non voglio fare spoiler, almeno non finché avrò delle idee più precise.

-Sei terribile! Non vengo mai a sapere cosa hai in testa finché il libro non è pubblicato - sbuffò Anastasija con aria buffa.

-È questo il divertente, Ana, vedere la tua faccia quando scopri che cosa avevo in mente. Comunque che ne dici di andare a fare un giro? Non vorrai stare a letto tutto il giorno?

Anastasija rise di gusto mentre si gettava giù dal letto seguita dal fidanzato.

Qualche ora dopo i due ragazzi stavano passeggiando per le vie di Le Marais, mano nella mano.

A differenza di molti figli di star internazionali, Anastasija non aveva paura di farsi fotografare mentre passeggiava insieme al suo ragazzo, alla fine non facevano niente di male, anche se la giovane aveva mal sopportato l'accanimento di certi giornalisti verso sua madre, soprattutto verso il dolore di sua madre.

-Sono felice che il tuo film su Shih Ching, apra la mostra del cinema di Venezia. È un bellissimo traguardo.

Matias era raggiante, tanto quanto Anastasija.

-È stata una sfida veramente difficile da intraprendere, anche perché sono molto giovane e il progetto era ambizioso. Passare dietro la macchina da presa alla mia età può essere rischioso e soprattutto per quanto riguarda la mia carriera di attrice.

Anastasija era ben consapevole di quanto rischioso fosse il progetto in cui si era imbarcata. Infatti a ventitré anni passare da attrice, a regista era un passo forse troppo ambizioso, e il suo gesto poteva passare per superbia.

Ma la giovane era andata dritta per la sua strada e aveva diretto il film "La Signora dei Mari" un lungometraggio che trattava la vita della temutissima pirata Shih Ching, lo aveva diretto lei ed era stato prodotto dalla casa di produzione di Jennifer Lawrence, della quale era grande amica e che aveva creduto nel suo progetto.

Gli attori ingaggiati erano tutti asiatici e questo aveva reso ancora più orgogliosa Anastasija della riuscita del progetto.

-Temo di essere giudicata male per questo, Matias.

Il finlandese sospirò cingendole le spalle.

-Non devi preoccuparti, sarà il pubblico a dire se hai fatto un buon lavoro, è su questo che si basa il cinema ed è bene ricordarlo sempre.

La ragazza annuì per poi dare un pizzicotto sul braccio di Matias.

-Vediamo chi dei due arriva prima da Rose Bakery.

Anastasija partí di corsa.

-Non mi sfidare.

Così si ritrovarono a correre come dei ragazzini lungo le vie del quartiere più artistico della città e, per una volta, Anastasija pensò un po' di più a sé stessa che a sua madre, convinta che niente avrebbe potuto distruggere la felicità appena ritrovata.

Angolo Autrice : Eccomi qui con un nuovo capitolo incentrato su Anastasija e Matias 😊😊😊😊 tranquilli non mi sono dimenticata di Jude, a tempo debito saprete che cosa deve dire di importante ad Anastasija 😉😉😉😉 see you at the next chapter 😉😉😉😉😉

Mi chiamavano Romy Parker //WATTY2019 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora