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CAPITOLO 3: UNA SERATA

Punto di vista del Dottor Reid

[12 dicembre 2009]

Non posso fare a meno di alzare gli occhi al cielo quando lo stesso ragazzo urta "accidentalmente" Rosemary per la quarta volta stasera. Rose viene spinta appena in avanti sullo sgabello, issandosi alla superficie del bancone con i palmi e gli avambracci.

La vedo contrarre la mascella con fare irritato prima di girarsi sullo sgabello, e vede che lo stesso uomo che la urta da tutta la sera si trova dietro di lei con due drink in mano.

"Scusa" dice lui non pensandolo veramente, i suoi occhi marroni scuri guardano Rosemary con attenzione. "Direi di non averti vista, ma sei impossibile da non notare".

"Allora la prossima volta cerca di non urtarmi" ribatte brevemente Rose, i suoi occhi si spostano su Garcia e Prentiss che stanno parlando con due ragazzi, e Derek il quale sta ballando con una donna dai capelli lunghi.

"Ascolta, forse siamo partiti con il piede sbagliato—"

"Andrebbe tutto bene se facessi attenzione ai tuoi piedi" ribatte lei indicando i piedi dell'uomo, non mantenendo più una facciata civile. "Forse la smetteresti di cadere addosso a me".

"Ma ti ho portato un drink..." dice l'uomo con fare abbattuto.

"In cui hai forse messo qualcosa" commenta Rose facendomi inarcare gli angoli della bocca in alto. "Quindi no, grazie".

"Perché tutte le donne sono così bacchettone?" si lamenta l'estraneo, facendomi ribollire il sangue nelle vene. Rosemary nota la mia tensione improvvisa e posa una mano sulla mia coscia per tranquillizzarmi. "Stai con uno come lui—" indica me con un'espressione disgustata. "Ma non con uno come me? Non sono stato altro che un vero gentleman con te, ti ho preso questo drink, mi sono scusato per averti urtata, ma voi donne siete tutte uguali!"

"Ci puoi passare sopra per favore?" implora retoricamente Rose, facendo diffondere un ghigno in volto all'uomo.

"Nessun problema, piccola. Preferire passare sopra di te" ribatte, facendomi stringere la mano in un pugno, pronto per farmi avanti.

"Hai finito?" domanda Rosemary, e lui annuisce contraendo la mascella. "Prima di tutto, mi sono innamorata di lui perché è un vero gentleman, al contrario di te. Secondariamente, solo perché prendi un drink ad una donna, non hai il diritto di avere il suo corpo. Terzo, se una donna non è interessata a fare sesso con te, lei non è il problema. Sei tu" dice Rose con sicurezza sorridendogli dolcemente. "E sai che c'è? Adesso mi prendo quel drink".

Con ciò afferra uno dei drink dalle mani dell'uomo, nonostante l'espressione scioccata di quest'ultimo, e scaglia il contenuto del bicchiere in viso allo sconosciuto. Quest'ultimo prende a tossire per sputare la bevanda alcolica mentre Rose si volta con calma sullo sgabello prima di posare il bicchiere vuoto sul bancone. La guardo con un sorriso fiero in volto.

L'uomo si allontana insultando Rosemary, ma lei non gli fa attenzione e si avvicina a me, catturando le mie labbra con le sue. Nonostante venga colto di sorpresa, l'alcol nel mio corpo mi fa rilassare, e porto la mano sulla sua nuca per avvicinare il viso al mio.

"Sii mia" dico quando ci stacchiamo.

"Lo sono già, Spencer" sorride, trattenendo ancora le mie labbra con le sue.

"Intendo ufficialmente...sii mia" i miei occhi sono nei suoi bellissimi verdi. "Sii la mia ragazza".

"Sì" mormora sulle mie labbra. "Sarò il tuo tutto".

spencer |ITA|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora