d i c i a s s e t t e

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CAPITOLO 17: LA PISTA

[29 gennaio 2010]

Rosemary si aggira nervosamente fra le corsie di scaffalature, non essendo in grado di concentrarsi correttamente sul proprio lavoro, consumata dalla preoccupazione per Spencer.

Erano trascorsi solamente tre giorni dalla sua scomparsa, ma in tale arco temporale, Rosemary non era riuscita a dormire ed aveva appena mangiato. Le sue notti insonni l'avevano quasi fatta impazzire, e l'incapacità di rilassarsi la rendeva più paranoica e preoccupata di sempre. Riusciva appena a stare in piedi a lavoro, ma l'Agente Hotchner e Rossi gli avevano suggerito di proseguire con la sua vita nel modo più normale possibile, e che la sua presenza all'UAC era inutile.

Sospirò e si gettò sulla sedia dietro al bancone, sistemando distrattamente una pila di libri per una giovane studente di college. Rosemary guardò la ragazza uscire, e desiderò ardentemente che Spencer varcasse quella soglia facendo suonare il campanello della porta.

Aaron Hotchner è in piedi nella sala conferenze, insieme al suo team distratto. I suoi occhi scuri si spostano sulla sedia vuota che dovrebbe essere occupata dal Dottor Spencer Reid. Abbassa brevemente lo sguardo al pavimento prima di alzare il capo e parlare con autorità nonostante la preoccupazione per il giovane agente.

"So che siete tutti preoccupati per Reid..." dice guardando gli agenti, ma il suo sguardo ritorna nuovamente alla sedia vuota. "Ad essere onesto, lo sono anche io", si schiarisce la gola. "Ma dobbiamo tenere prima in considerazione il caso in corso. Non possiamo rendere il caso di Reid la priorità, non importa quanto lo desideriamo. Capito?"

Gli agenti più giovani annuiscono, ma David Rossi si alza in piedi.

"Aaron" si rivolge all'Agente Hotchner, voltandosi verso l'uomo.

"Che c'è, Dave?" domanda Hotchner quando nota l'espressione ponderante sul viso del suo amico.

"Potrebbe essere azzardato, ma se si trattasse dello stesso S.I.?" propone Rosse. "A partire alla notte in cui Reid è stato rapito, l'S.I. ha vissuto un periodo tranquillo di due giorni prima delle sparizioni più recenti..."

"Se così fosse ci sarebbe stato un grande cambiamento nel modus operandi, passare da senza tetto ad un giovane agente dell'F.B.I. nella cui vita ci sono molte persone che noterebbero la sua assenza" sottolinea Derek Morgan, il suo viso è inespressivo, ma i suoi occhi tradiscono la sua paura e la sua preoccupazione.

"Ma—se la teoria di Rossi fosse corretta—l'S.I. ha molto probabilmente trascorso la maggior parte di quei due giorni con Reid" commenta Prentiss, facendosi piccola al pensiero del suo amico ferito o peggio. "E ciò significa che sarebbe stato assente a lavoro".

"Quindi? Facciamo chiamare a Garcia ogni ufficio della zona per farci dire chi è stato assente da lavoro? Non restringerà molto il campo" si acciglia Jennifer massaggiandosi la fronte.

"Potrebbe...fate venire qui Garcia" dice Hotchner, ed Emily afferra immediatamente il suo cellulare, componendo il numero di Penelope con la funzione di chiamata rapida.

Meno di due minuti più tardi si ode il suono delle scarpe con il tacco indossate da Penelope percorrere il corridoio mentre la donna si dirige alla porta. Zampetta all'interno, la sua morbida molletta verde per capelli abbandona una leggera piuma nel mentre. Si accomoda su una sedia, appoggiando il suo portatile sulla scrivania prima di rivolgersi al team.

"Mi hanno detto che le mie spaventose abilità nel campo della tecnologia sono richieste?" domanda con fare retorico guardandosi intorno.

"L'S.I. è qualcuno che passa inosservato a lavoro o a casa" Aaron incrocia le braccia al petto sposta brevemente il peso sui talloni. "Molto probabilmente lavora in un grande ufficio con molti dipendenti che svolgono il suo stesso lavoro, rendendogli quasi impossibile spiccare ed essere riconosciuto per il suo lavoro".

"È ricaduto in una tale monotonia da sentirsi una macchina che svolge le stesse mansioni tutti i giorni" aggiunge Derek, immaginandosi un uomo di mezza età ben vestito in un cubicolo per otto ore al giorno.

"Garcia, voglio che individui ogni ufficio con più di cinquecento dipendenti nel perimetro che abbiamo delimitato sulla mappa in base alle sparizioni dei senza tetto" Aaron indica la classifica disposta sulla lavagna dietro di sé, le righe irregolari tracciate dal pennarello di Reid decorano la maggior parte della superficie della stessa.

"Un gioco da ragazzi" commenta Penelope con fare disinvolto mentre digita velocemente al computer, la sua facciata rilassata rappresenta un mero tentativo di stemperare la tensione nel team. "Ma che cosa dovrò fare quando avrò ristretto il campo?"

"Controlla i registri di presenza di ogni lavoratore maschio" ordina Rossi, Aaron annuisce. "Concentrati sugli uomini i cui risultati sono vicini alla perfezione dal momento del primo assassinio".

"Specificatamente uomini che sono stati assenti negli ultimi due giorni senza un alibi solido" aggiunge Jennifer, i suoi occhi sono incollati alle mani che ha appoggiato in grembo. "L'S.I. ha sicuramente trascorso questi ultimi giorni con Reid".

"Se troveremo questo S.I." dice Hotchner in tono cupo, "troveremo Reid". 

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