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CAPITOLO 6: A CASA DI ROSSI

Punto di vista del Dott. Reid

[24 dicembre 2009]

Io e Rose arriviamo a casa di Rossi, in qualche modo riuscendo a bussare la porta nonostante abbiamo le mani piene di regali. Rossi apre la porta, e non devo nemmeno farmi strada con lo sguardo fra le confezioni che reggo per sapere che sta sorridendo. Alleggerisce Rosemary dal peso dei regali sottraendoli dalle sue braccia, quindi la ragazza si volta verso di me e s'appropria di metà dei regali prima di farmi l'occhiolino ed entrare in casa al caldo.

Non riesco a non fissarla quando Rose si scrolla i residui di fiocchi di neve dai capelli, con gli occhi seguo le punte dei suoi capelli dove raggiungono le spalle. Sono quasi in grado di impedirmi di abbassare lo sguardo, ma finisco con l'osservare il retro delle sue gambe, i suoi muscoli tonici sono ricoperti dai suoi jeans aderenti scuri. I tacchi dei suoi tronchetti fanno rumore sul pavimento di legno invecchiato dell'ingresso di casa di Rossi, ed i suoi fianchi ondeggiano con ogni passo che compie. Se solo il suo cappotto fosse un po' più corto...

"Bel ragazzo!" sento Derek esclamare, e poi mi da una pacca sulle spalle da dietro. Salto dalla sorpresa e lo guardo con un sorriso imbarazzato, capendo dal suo tono di voce di essere stato beccato. "Fa attenzione a dove guardi, ragazzino. Gli occhi ti finiranno fuori dalle orbite e penderanno come faceva la tua lingua un paio di secondi fa".

"Si certo" alzo gli occhi al cielo mentre mi sento arrossire. "Non avevo la lingua a penzoloni".

"Invece sì" mi stuzzica Morgan scuotendomi appena. "E stavi ansimando come un cane".

Scuoto il capo e continuo a camminare, ignorando i rumori canini emessi da Derek. L'imbarazzo che provavo svanisce quando entro in salotto, e vedo Rosemary abbracciata caldamente da Garcia e Prentiss.

Il sorriso che fa permanentemente capolino sul mio viso quando mi trovo con Rose, riappare quando m'avvicino alle tre donne che si trovano vicino all'albero sotto al quale tutti hanno depositato i regali. Garcia mi assiste nell'operazione prima di accogliermi in un abbraccio, stringendomi forte. Ricambio l'abbraccio e mi rilasso fra le sue braccia.

"Buona Vigilia di Natale, Spence" sorride spettinandomi appena i capelli.

"Buona Vigilia di Natale" rispondo, portando le mani nei capelli per sistemarli.

Mi siedo sul divano e ringrazio Rossi quando mi porge un calice di vino rosso. L'uomo si siede su una poltrona vicino al focolare, chiudendo gli occhi con fare gioioso mentre si crogiola nel calore emesso dal camino. Rosemary si accomoda sul divano accanto a me, senza interrompere la conversazione che sta intrattenendo con Prentiss.

Esita appena quando le accarezzo le spalle con fare affettuoso, aiutandola a togliersi il cappotto ed alzandomi per depositare l'indumento sull'appendiabiti e facendo lo stesso con il mio.

Il resto della serata consiste in risate, sorrisi, bevute non esagerato. Il fuoco mi riscalda fino alle ossa, ed io e Rose sediamo uno accanto all'altra, godendoci il calore emesso dalle fiamme e quello dei rispettivi corpi, mentre ascoltiamo il vento ululare all'esterno, i mulinelli di neve si spostano al di fuori delle finestre come fantasmi silenziosi. 

spencer |ITA|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora