CAPITOLO 8: UNA BRUTTA STRADA
Punto di vista del Dott. Reid
[23 gennaio 2010]
Percorro velocemente il marciapiede, bramando di ripararmi dal vento freddo. Mi sto dirigendo verso il negozio di libri per vedere Rosemary, ma – dato l'orario – ho dovuto parcheggiare a tre isolati poiché la via era piena di auto parcheggiate.
Sistemo la bretella della borsa a tracolla, spostandola in modo che non si trovi più nei pressi della parte inferiore del mio cardigan. Essendo sabato pomeriggio i negozi sono affollati, e le persone si spostano velocemente da un punto vendita all'altro per evitare il freddo.
Quando giro l'angolo collido cono un soggetto, ed entrambi indietreggiamo. Dopo aver ritrovato l'equilibrio alzo lo sguardo sull'uomo con il quale mi sono scontrato. È alto circa quanto me ed i suoi occhiali appoggiano sulla parte superiore del naso. Sembra qualche anno più grande di me, e nei suoi occhi leggo fastidio, ma poi sembra calmarsi subito. Il rapido cambio di espressione sul suo volto mi sconcerta.
"Mi scusi, non stavo guardando dove stavo andando—" faccio per scusarmi, ma lui m'interrompe.
"Oh, per favore" mi congeda con la mano. "Se non fossi stato così di fretta non sarebbe successo. Sono io che mi devo scusare".
Con ciò mi oltrepassa, ed io annuisco brevemente prima di procedere lungo il mio cammino, l'incontro ha fatto accelerare il mio battito cardiaco. Una volta sulla soglia del negozio di libri spio Rose che si trova in punta di piedi mentre sta riponendo un libro su una delle mensole più alte di una corsia. Mi avvicino silenziosamente a lei, e quando mi trovo dietro di lei poso una mano sul suo fianco e con l'altra afferro il libro che sta sistemando, riponendolo con facilità sulla mensola. La ragazza salta al mio tocco, ma quando si volta e mi riconosce si rilassa.
"Spencer!" mi ammonisce. "Non spaventarmi così!"
Trattengo un sorriso quando la vedo arrossire appena, il colorito animato decora dolcemente la sua pelle. Accarezzo il suo zigomo accaldato con il pollice, e poso le labbra sulla sua fronte.
"È per farti stare in guardia" mormoro indietreggiando di un passo e scoppiando a ridere alla sua espressione diffidente. "Allora, che cos'hai oggi per me?"
Rose alza il dito indice prima di allontanarsi dalla mia presa e sparendo dietro l'angolo. Di recente abbiamo intrapreso una sorta di routine in cui io la vengo a trovare e lei mi suggerisce un libro che crede che mi piacerebbe leggere. Per ora non ne ha scelto nemmeno uno che io non abbia adorato, quindi a questo punto mi fido completamente di lei.
Rosemary riappare con un grande libro in mano, che copre in modo che non lo possa vedere.
"11/22/63" annuncia il titolo. "Scritto da Stephen King. Ti piacerà molto".
"So che sarà così" dico con un sorriso, seguendola al bancone.
Legge l'articolo con lo scanner ed inserisce il mio nome nel software prima di porgermi il libro.
"Va riportato il sei febbraio, anche se so che tu lo finirai entro questo pomeriggio" commenta con un sorriso, conoscendo la mia tendenza a divorare i romanzi che lei sceglie per me.
"Mi conosci così bene" la stuzzico con un sorriso.
"Si, si".
≫≫≫≫≫
Dopo circa dieci minuti in cui il Dottor Reid chiacchiera con la sua ragazza riguardo ai piani per la serata, esce dal negozio di libri ritornando alla sua auto. Ha le mani nelle tasche, e la sua borsa è appesantita dal libro all'interno, la sua testa è fra le nuvole ed i suoi piedi lo accompagnano automaticamente lungo il marciapiede.
È completamente ignaro del fatto che un uomo lo segue a debita distanza.
Lo stesso uomo che ha atteso con pazienza che il Dottor Reid uscisse dal negozio di libri.
L'uomo di cui ha attirato l'attenzione senza volerlo.
L'uomo che lo segue fino a casa.
L'uomo che avrebbe cambiato la sua vita.
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spencer |ITA|
Fanfiction| storia originale di @thebookmaven | cover credits: @translatorITA | highest ranking of the IT version: #1 in REID | 📚 [libro due] Rosemary inizia finalmente una vita normale con Spencer, ma durerà? ©tutti i diritti riservati | sequel di 'rosemary...