"Che faccio?"
Non ebbi scelta. Aprii di poco la bocca e presi in bocca la punta dell'erezione di Shinsou. Chiusi gli occhi, preso dal disgusto. Mi rifiutai di guardare. L'imbarazzo e l'orrore mi stavano divorando. La mia faccia era crucciata in un'espressione amareggiata, mentre quella di Shinsou era rossa e divertita. «Ti trattieni, frocio?"
Rabbrividii. La sua grettezza mi spaventò ed iniziai ad avere un attacco di panico. Presi a succhiare lentamente, seguito dai gemiti di lui, intento a spingermi la testa in avanti. Fui costretto a prenderlo tutto in bocca, avvertendo un conato di vomito.
Mi staccai e lanciai dei colpi di tosse che Shinsou mi fece soffocare con una mano in bocca. «Taci, fighetta. Se ci sentono, ti ammazzo.»
Dopodiché, mi fece voltare, sbattendomi la faccia al muro. Il contatto gelido delle pareti sulla mia guancia mi fece rabbrividire. Sgranai gli occhi non appena Shinsou mi abbassò i pantaloni.
«No, ti prego.» inizia a singhiozzare. «Questo no.»
Shinsou mi teneva la faccia contro il muro, mentre con l'altra mano fece per abbassarmi anche i boxer bianchi. «Non sono ancora venuto, stronzo.»
«C-ci vedranno.» biascicai in preda al panico.Shinsou si guardò alle spalle. «Il buio ci protegge, finché non fai rumore.»
Avevo il fiato corto. Volevo gridare, scappare via. Ripensai alla storia che mi aveva raccontato Kacchan, del suo passato, quando era piccolo."Quindi è questo ciò che ha provato?" Pensai. "Fa più male di quanto credessi. Pensavo di aver compreso il suo dolore, ma sono stato un ipocrita!"
Avvertii le dita umide di Shinsou nella mia entrata. Le lacrime mi rigarono il viso. «T-ti prego.» provai a dire. «Farò ciò che vuoi, ma questo no. Ti scongiuro, Shinsou.»
Era un incubo. Non riuscivo a muovermi. I muscoli non rispondevano ai miei comandi. Non appena terminai la frase, la porta del retro si spalancò di colpo, battendo contro il muro. Da lì, Kacchan si voltò di scatto con un'espressione scioccata in volto. Era buio, ma a quella distanza sia io che Shinsou eravamo ben visibili. Probabilmente non l'aveva calcolato.
«Brutta merda!» sbraitò Kacchan, venendo verso di noi.
Non capii a chi si fosse rivolto, finché non mollò un pugno in faccia a Shinsou. Io mi accasciai a terra, le gambe semi scoperte e la felpa sporca di grasso della parete.
«Io ti ammazzo, maledetto animale!» sbraitò Bakugou, colpendo ripetutamente il volto di Shinsou, ormai a terra.Volevo fermarlo o almeno dire qualcosa, ma le parole mi morirono in gola. Dal retro, uscirono il trio di amici di Shinsou, mentre dall'altra parte del locale ci raggiunsero Todoroki, Kirishima e la ragazza corvina.
«Abbiamo provato a fermarlo, ma...» esclamò Tomura.
Toga era pietrificata così come Dabi che l'affiancava.«Ti ammazzo, maledetto stronzo!» gridava a pieni polmoni Bakugou.
Il biondo non stava smettendo un attimo di colpirlo. Shinsou era a terra che cercava di parare i colpi, ma senza successo. Kirishima fu il primo a intervenire; prese Bakugou per le spalle e lo fece alzare da sopra Hitoshi. «Bakugou, basta! Fermo!»Kacchan in risposta lo spintonò e prese Shinsou per il colletto. «NO! Devo ammazzare questa merda disumana!»
Shinsou aveva gli occhi gonfi e tracce di sangue sulla fronte e sul naso. Mi tappai la bocca per non vomitare.Todoroki guardò prima Hitoshi e poi me. Io ricambiai lo sguardo, con una faccia disperata. Kirishima tornò ad afferrare Katsuki. «Bakugou! Fermati subito!»
Shoto mi affiancò senza batter ciglio e mi fece alzare. Io ero ancora paralizzato, la faccia bagnata dalle lacrime.Bakugou colpì con un calcio Shinsou sulle costole. La sua faccia era spaventosa: potevo scorgere le vene pulsargli lungo il collo e gli occhi emanavano furia totale. Deglutii a fatica.
Kirishima lo prese per il busto e lo trascinò via. «Aiutatemi!» esclamò a Dabi, Tomura e Toga.
I due ragazzi affiancarono Shinsou e lo trascinarono sull'erba. Toga mise una mano sotto al suo naso. Con calma, disse: «Non respira.»
Trasalimmo tutti.Bakugou cercò di scrollarsi Kirishima di dosso, ma il rosso gli gridò in faccia: «Devi calmarti, okay?! Stai esagerando, Katsuki! Guardami e respira!»
Kacchan aveva l'affanno, ma sembrava essersi placato, finché non venne verso di me.
«Che ti ha fatto?!» gridò.
Aprii la bocca, ancora tremante. «M-mi... mi dispiace. K-Kacchan...»
«Che ti ha fatto?!»
«Voleva... voleva... ma non è successo.» non riuscivo a parlare. Ero in preda ad un forte attacco di panico e gli occhi non la smettevano di lacrimare.Katsuki guardò nella direzione di Dabi e gli altri. Tomura abbassò lo sguardo. Il corvino quindi ebbe la parola. «Non ci importa di Shinsou. Non è nostro amico.» spiegò. «Ma dobbiamo portarlo subito in ospedale. Ormai siamo testimoni oculari e non possiamo giocarci l'università.»
Così detto, lo sollevarono e corsero via.«Lasciatelo morire!» sbraitò contro di loro Bakugou.
Kirishima lo spintonò. «Sei impazzito, per caso?!»
Todoroki fissò il biondo. Mi aggrappai alla sua maglietta, tremando come una foglia.«Ti avevo detto di non intervenire e che ti avrei accompagnato!» mi disse Kacchan. «Sei un impulsivo del cazzo!»
Tirai su col naso. «M-mi...»
«Aspettate.» mi interruppe Kirishima. «Intervenire nella faccenda di Todoroki e quegli altri?»
Bakugou strinse i pugni. Todoroki invece sgranò le palpebre.«Era una faccenda tra noi e gli amici di Shinsou, Izuku.» disse deluso Kirishima. «Perché sei uscito?»
«I-io... mi sono sentito in colpa.» ammisi. «T-Todoroki ha scommesso soldi nel gioco d'azzardo p-perché forse... era arrabbiato con me, così ha agito d'impulso, come faccio io.»
Gli occhi si puntarono tutti su Shoto, che, amareggiato, annuì. «Sono stato impulsivo, è vero. Ma tu sei un idiota.» mi disse.
Trasalii.Bakugou lo fulminò con lo sguardo. «Ma chi cazzo sei tu per dire così, bastardo a metà?»
«Tu hai rovinato la vita a Izuku.» replicò Todoroki. «Io potrei dargli l'affetto che merita, ma tu l'hai rovinato e manovrato a tuo piacimento.»Kacchan fece per dargli un pugno, ma Kirishima lo bloccò. «Quindi dovremmo giustificare le tue puttanate per questo? La colpa di questo casino è solo tua, bastardo a metà!»
Todoroki mi lasciò andare. «La colpa è solo tua, Bakugou.»
«No!» esclamai. «La colpa è mia! Ho fatto una cazzata e... e ho messo in mezzo tutto quanti.»
Kirishima si incupì, mentre Todoroki fece per andarsene. «Non contare mai più su di me, Deku, e non provare più ad immischiarti nei miei affari. Non ho bisogno della tua pietà.»Ebbi un blocco al cuore. La ragazza corvina seguì Shoto, mentre Kirishima e Bakugou restarono lì a fissarmi.
«È colpa tua!» esclamai con le lacrime agli occhi, rivolto verso Kacchan.
«Colpa mia?!»
«Ora Todoroki mi odia e ha ragione: non avrei mai dovuto assecondarti!» mi strinsi nelle spalle.
Bakugou scosse il capo. «Quel coglione ti ha fatto il lavaggio del cervello!»
«No! Mi ha mostrato la realtà dei fatti. È l'unico che mi ha aiutato davvero e ora mi odia!»
«Oh, quindi io non ti avrei mai aiutato, stronzo?!» sbraitò il biondo.
Kirishima mise le mani avanti, ma Bakugou lo ignorò.«Non posso continuare così, mi dispiace!» così detto, feci per andarmene, attraversando la strada e correndo verso l'istituto, lasciandomi alle spalle le grida di Kacchan.
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Where my Demons Hide [Bakudeku]
Fanfic⚠️CONTINTIENE VIOLENZA E SMUT⚠️ BoyxBoy Pace e amore cià~🖤 Dopo anni passati a tentare di cancellare il passato e voltare pagina, Izuku Midorya, un ragazzo ferito e con disturbo della personalità, viene spinto dalla madre a frequentare l'universi...