Capitolo 9

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CAPITOLO 9.

Wow...

"Aspetta... Dove sei intanto?" .

Gridai io, spaesato. Non riuscivo a capire veramente dove si poteva trovare la persona che stava per iniziare a parlare. Mi giravo avanti e indietro, ma sembrava essere davvero ovunque, rimbombava dappertutto. E con me, erano parecchio spaesati tutti gli altri. Tutti a ceracre la fonte della voce, tutti a cercare quell'uomo con quella strana voce cupa, ma nessuno che ci riusciva a vederlo o quantomeno a capire da dive veniva.

"Io? Dici dove mi trovo io, umano?" chiese la voce.

La prima cosa che pensai fu: "Perché ci da degli "umani"" poi, però la risposta arrivò davanti agli occhi: questo non era un posto normale, basta pensare anche solo a quel mostro, oppure al cielo insieme al sole di un colore totalmente diverso rispetto al solito.

"Si.. Dove ti trovi esattamente!!!" gridai io, a pieni polmoni in aria, verso quel cielo rosso. Tutti si girano, presi il loro sguardo più totale, la loro concentrazione, poi quella concentrazione svanì non appena quella voce mi rispose.

"Beh, io mi trovo ovunque. La mia "forma fisica" o come la chiamate voi, si mostrerà solo in futuro che deciderò io".

"Ti mostrerai solo in futuro? Futuro quando più esattamente?" chiesi sempre io. Stavo iniziando a diventare piuttosto arrogante e impaurito.

"Quando avrete sconfitto tutti e tre i miei discepoli dell'ombra!" disse la voce. Che poi continuo, zittendomi immediatamente, capendo, forse, che volevo fargli un'altra domanda.

"Allora esseri umani, siete qui per un compito ben preciso, sopravvivere!" iniziò la voce, che stava diventando piuttosto cupa e grigia nello spiegare la situazione.

"Sopravvivere e io, alla fine di tutto mi mostrerò. Sarò il vostro bersaglio finale, l'unico e il solo che può farvi uscire da questo posto".

"Si, ok, ma.. Dove possiamo trovare, questi... tre discepoli o come si chiamano?" chiese Luke, con una voce malinconica.

"I tre discepoli, Fuoco, Acqua e Terra, così si chiamano loro, si possono trovano ovunque, sono sparsi per la vostra città, trovateli e uccideteli!" rispose la voce.

"E come facciamo ad ucciderli?" chiese sempre Luke. Ogni volta che parlava, vedevo le gocce del suo sudore scendergli sulla sua pelle, fino a finire sul terreno. Era totalmente impaurito, era pallido come un cadavere.

"Beh, la questione è piuttosto semplice... Basta tirar fuori il vostro potere, o miei preziosi umani".

"Poteri?" dissi io con una faccia sbalordita. Alzai la mia mano, quella dello strano bagliore bianco, e iniziai ad osservarmela. Anzi, a squadrarmela per l'esattezza. Subito, mi venne in mente l'esatto momento della voce nella mia testa e della luce bianca uscita dalla mia mano durante lo scontro con quel mostro. In quel momento, mi ricordo esattamente una forza incredibile su tutto il mio corpo. Mi sentivo infinitamente forte e potente, e allo stesso tempo piuttosto veloce nei movimenti.

"Si, poteri... Ognuno di voi, all'interno del suo corpo ha un'arma, o meglio, una spada. La spada è il frutto della vostra personalità più interna: ognuno di voi avrà una spada diversa dall'altra".

"Ma... Come facciamo ad estrarle?" chiese uno dei ragazzi, spaventatissimo!

"Beh... Ho preparato una cosa per voi... Prendetela come una sorta di... Caloroso benvenuto nel mio MONDO!! AHAHAHAH"disse la voce, e non appena essa smise di ridere, dalla scuola e dall'uscita del cancello, sbucarono un esercito di mostri, come quello che ci aveva attaccati nell'aula. Tutti uguali, stessa altezza e corporatura, stesso odore e stesse fruste. Sembravano gemelli ognuno con l'altro.

"Se volete sopravvivere a questa ondata, dovete combattere... E per combattere dovete tirar fuori il vostro potere... E per tirar fuori il vostro potere.. Beh, dovete semplicemente... Scoprire da soli come si fa mhmhmh..."

"Bastardo!" gridai io, mentre misi Carlotta dietro di me.. Dovevo salvarla assolutamente, e insieme a lei, tutti gli altri.

Eravamo completamente circondati. Mostri a destra, mostri a sinistra... Mostri ovunque noi ci girassimo.

"Tsk... Siamo messi davvero male" dissi io al mio gruppo. Eravamo tutti terrorizzato, tutti dietro di me, anche perché ero l'unico in grado di combattere, dato che avevo la spranga di metallo.

"Credete in voi stessi.."

Era la voce sinistra. Quel bastardo, non potevo crederci che ci aveva fatto una roba del genere.

"Eclipse... Io.." era la voce di Carlotta. Sembrava spaventata, ma allo stesso tempo incredula.

Mi girai immediatamente, e notai che il suo petto si era illuminato. Una meraviglia, il suo petto sprizzava una luce di un colore verde, un verde speranza bello vivo.

Ansimava "N-non mi g-guardare così!".

I miei occhi erano completamente concentrati sul suo petto e a quello che stava succedendo. Poi, da lì, un buco di un colore verde, ma molto più scuro si formò. Scrutai quel buco con tutta la curiosità del mondo: sembrava un portale spazio temporale, e da esso stava sbucando fuori una specie di "asta". Un manico a dire la verità. Un manico da un colore marrone scuro. Si vedeva perfettamente che doveva prendere quella specie di bastone!

"Afferra quel coso, Carlotta!" gli dissi, e lei con entrambe le mani, afferrò quel bastone e lo tirò fuori.

"Cosa diavolo..?" quel bastone aveva una stranissima forma, era ricoperto di foglie. Foglie tutte di un colore verde. Ricoprivano perfettamente, non tutto il bastone, ma solo la parte sopra, la parte dell'arma vera e propria.

"Aspetta, ci sono!" disse lei, e successivamente mise quel accumulo di foglio in posizione orizzontale e ci passò sopra la sua mano. Le foglie, man mano che la sua mano passava, iniziavano a togliersi e si poteva iniziare a notare una lama. Una lama abbastanza tagliente.

"Ma è una.. Spada!" dissero tutti in coro.

Dalla sua lama, si poteva notare perfettamente che era una lama per la velocità, una specie di fioretto. Il suo manico era tappezzato, in realtà, da un colore verde e c'era addirittura una Gemma dello stesso colore, solo più scuro e brillante. Era davvero bella, e si poteva addirittura notare un fascio di luce verde provenire dalla sua spada.

"Si, così!" disse la voce, in maniera quasi eccitata.

"Carlotta, come ti senti?" chiesi io con aria piuttosto preoccupata.

Sembrava quasi in uno stato di trans, vedevo lei sveglia, ma allo stesso tempo aveva gli occhi chiusi. Li riaprì e notai che il colore dei suoi occhi era cambiato, adesso era dello stesso colore della gemma. Aveva due occhi cosi determinati e ricchi di potenza.

"Si si, tutto bene Eclipse... Rimani dietro.. Yhaaaaa!!!".

Con una velocità innaudita, iniziò a scaraventarsi contro i nemici. La sua spada, a quella velocità, creava un effetto stranissimo, ma allo stesso tempo stupendo: la sua lama, sembrava che tagliasse l'aria, prima di colpire i vari mostri, e più ne colpiva, più l'aria si spezzava a metà. Era impressionante, era davvero il più bell'effetto che io avessi mai visto. Senza contare che la sua spada, ad ogni colpo si illuminava sempre di più di un verde intenso, un verde speranza.

"Wow..." rimasi a bocca aperta, nel vedere tutto quello. Era davvero tutto quanto incredibile.

La stavo squadrando dalla testa ai piedi: era incantevole, vedere quel verde speranza nei suoi occhi, con quella luce incantevole provenire dalla sua spada, che oramai sembrava più una lampadina, mi faceva ripensare intensamente a quel bacio, avuto qualche ora prima.

On the Edge of the SwordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora