HAPPY BIRTHDAY

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PV Giada
Oh che bello oggi mi dimettono dall'ospedale,per fortuna,almeno per il giorno del mio compleanno,anche se probabilmente lo festeggerò da sola...

Apro lentamente gli occhi e mi alzo dal lettino ed inizio a riporre le mie cose nella valigia.
Sento qualcuno bussare alla porta e poi aprirla.

Ste:-Con permesso.-entra sorridendo e tenendo qualcosa nascosto dietro la schiena.

Io:-Avanti, uh Lepri cosa nascondi dietro la schiena?-mi avvicino per prendere qualsiasi cosa abbia nascosto,ma lui si sposta in tempo.

Ste:-No ferma,questo te lo do solo se fai la brava e ti siedi ad occhi chiusi sul lettino.-ghigna stronzo.

Io:-Va bene papà.-rido e ruotando gli occhi.

Mi siedo ad occhi chiusi sul lettino e lo sento posare qualcosa,poi il rumore di un accendino.

Ste:-Apri.-

Apro lentamente gli occhi e mi ritrovo davanti una scatola bianca con su sopra un cupcake al cioccolato con su una candela.
La visione di ciò mi fa sorride e una lacrima di felicità si fa spazio sul mio volto.

Ste:-Auguri piccola.-sorride.

Io:-Oddio.-mi asciugo la lacrima.

Ste:-Soffia.-

Lo faccio esprimendo il desiderio di fare qualcosa per cambiare il mondo,è un desiderio che esprimo ogni volta,non so nemmeno io il perché forse ho solo voglia di fare qualcosa di importante.

Prendo la scatola e la apro,dentro c'è un vestito rosa.
Okey io odio il rosa. Perché ha preso una roba rosa?!

Lo guardo con il sopracciglio alzato.

Ste:-Si lo so e rosa,ma voglio che lo metti alla festa di oggi.-

Io:-Uno che festa? Due no.-

Ste:Non fai contento il tuo amore pucci pucci?-fa il labbruccio.

Io:-Fammici pensare.... Uhmmmm... No.-

Ste:-Mamamamamama.-

Io:-E va bene,ma solo perché ha speso dei soldi.-

Ste:-Siiiii ehi no aspetta.-da tutto felice mi guarda male.

Io:-Io te lo sempre detto chi odio il rosa.-metto le mani avanti.

Ste:-Dai andiamo voglio stare un po' con te.-sorride.

Io:-Va bene.-sorrido e gli do la mano.

Usciamo insieme dall'ospedale e prima di andare in giro lasciamo le mie cose a casa.

Andiamo al parco,mi porta a sedere sotto un salice piangente e da dietro il tronco tira fuori una chitarra e quello stupido peluche che aveva la prima volta che lo vidi.

Io:-Ma che cosa?-lo guardo ridacchiando.

Ste:-Nononono shhh.-mi mette il dito sulle labbra.

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