Fiveteenth

378 26 17
                                    

Alzai lo sguardo e vidi Alison sedersi abbastanza distante da me. Rimasi un attimo stranito nel vederla, ma ormai né il mio cuore, né il mio corpo avevano più reazioni nei suoi confronti.
Annuii e presi la mano di Andrea sotto il tavolo, cosicché nessuno potesse vedere. La strinsi e feci intrecciare le mie dita alle sue in modo perfetto. Il mio cuore perse un battito al contatto con lui, e sorrisi.
Con la mano libera finii il joint e gettai il filtro alle mie spalle, facendo si che cadesse nel ghiaino.
Manuel diede un bacio a stampo ad Alison, poi la fece adagiare sulle sue gambe, cosa che, secondo loro, avrebbe dovuto farmi arrabbiare.
Se fossero un attimo più svegli, sì sarebbero accorti che sia io che Andrea avevamo il collo costellato di succhiotti, che ci stavamo tenendo la mano, e che eravamo seduti tanto tanto vicini rispetto agli altri.
Solo che nessuno avrebbe mai immaginato me, Giorgio Ferrario, con un ragazzo. Io, che mi facevo tutte le tipe in discoteca; io che sono stato sempre e solo con ragazze.
Ed Andrea non aveva l'aspetto del solito gay stereotipato, anzi. Era un ragazzo come gli altri, solo mille volte più bello rispetto a tutti.
Mise la sua gamba sinistra sopra la mia destra, facendole accavallare. Era una cosa che facevamo spesso mentre studiavamo, ma non l'avevamo mai fatto in pubblico.
Sentivo lo sguardo di Emma che mi martellava addosso, ma cercavo di ignorarla parlando con Niccolò, che si era seduto davanti a me. Lui era l'unico che mi era mancato in quella banda di coglioni.
-Come va con la tua musica?- gli chiesi curioso. Lui aveva un dono per la scrittura e per suonare gli strumenti, cosa che io non avevo. Mi uscivano solo rime depresse e senza senso, ma un giorno mi ripromisi che ci avrei riprovato.
-Bene dai, ho provato a scrivere una canzone, ma è qualcosa che un funerale è più allegro- rispose sorridendo, eppure mostrando un'aria malinconica.
-No dai- lo incoraggiai sorridendo.
-Giuro- disse lui, portandosi una mano al cuore e l'altra verso l'alto. Sorrisi.
-Me la farai sentire?- domandai.
-L'ho registrata, se vuoi te la giro su WhatsApp-
Annuii sicuro e sentii la mano di Andrea stringere più forte la mia. Mi girai a guardarlo e lo vidi sorridere.
-Dimmi- mormorai ricambiando il sorriso. Sì avvicinò al mio orecchio, cosicché nessuno avrebbe potuto sentire.
-Ti amo- bisbigliò.
Mi vennero i brividi, ma non riuscivo a togliermi il sorriso dalla faccia. Sì allontanò, poi io mi avvicinai a lui nello stesso modo che usò lui qualche istante prima.
-Anch'io, bimbo- sussurrai, col cuore in gola. Mi allontanai, e probabilmente il mio volto diventò scarlatto, dato che lo sentivo andare a fuoco.
Il suo sorriso diventò più largo e le sue guance assunsero un colorito roseo.
-Ho una voglia matta di baciarti, proprio adesso- mormorò poi, cercando di non farsi sentire.
-E fallo- risposi mantenendo un tono di voce basso.
Lui rimase fermo, indeciso sul da farsi, così lo accontentai io, poggiando le mie labbra sulle sue, unendole in un bacio casto e tranquillo, che lui ricambiò quasi immediatamente.
Mollai la sua mano solo per potergli accarezzare la nuca senza diventare un contorsionista.
Ci interruppe un colpo di tosse da parte di qualcuno alle mie spalle, così mi girai a vedere, e vidi Valerio intento ad osservarci piuttosto incredulo. Era seduto sul tavolo e teneva tra le dita una sigaretta marcata Marlboro, le sue preferite.
-Così voi due.. state insieme?- domandò poi, senza alcun tono di cattiveria nel dire la frase.
-Sí- dissi secco, prendendo nuovamente la mano del mio ragazzo, facendo nuovamente intrecciare le nostre dita.
-E te faceva paura dircelo?- continuò lui.
-Paura no, ma non ne vedevo il bisogno. Se fosse stata una ragazza non ti saresti incuriosito così tanto- sentenziai piuttosto sicuro di me.
-Beh ma non è una ragazza, e tenendo ciò in considerazione, mi sembrava strano dato che ti dichiari un etero convinto-
-Dichiaravo- lo corressi, accarezzando il dorso della mano di André col pollice.
-Vabbé Giò, ma te te puoi scopà chi te pare e piace, a me n'interessa pe niente, solo che sarebbe carino se ce parlassi ogni tanto- concluse con voce triste.
-Ah ma quindi.. Andrea, tu sei gay?- chiese Emma. Il più piccolo annuì piano e la ragazza alzò gli occhi al cielo.
-Ed io che ce speravo- mormorò giocherellando con una ciocca di capelli turchini.
-E tu Giorgio? Sei gay quindi?- chiese Alison. La guardai, e osservando ogni particolare notai la cicatrice che il mio pugno le lasciò sotto l'occhio, nello zigomo.
-Sono etero flessibile, almeno credo- affermai poco convinto.
-Mh, okay- rispose lei.


non ho scusanti per questa lunga assenza e per questo ritorno brutto.
scusate, ma è un capitolo proprio BRUTTO, però non sapevo proprio che fare. questo è il risultato di una notte insonne e piovosa, esattamente il 23 aprile. tre giorni prima dell'uscita di the illest vol 2, e quattro giorni prima crbio veda Andrea.🤩🤩
M U O I O   solo al pensiero raghi, addio.
spero comunque vi piaccia la merda che scrivo, vi voglio bene.
-vale❤

𝐀𝐬 𝐚 𝐃𝐫𝐮𝐠 ;; 𝐌𝐨𝐬𝐯𝐚 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora