What the fuck is that even suppose to mean?

86 7 63
                                    


Nome: Iris (Continua il nome greco "Ἶρις" ["Iris"], al genitivo "Ἴριδος" ["Iridos"], passato al latino come "Iris" [genitivo "Iridis"]; originariamente significava "messaggera degli dei" [o "annuncio"], riferito all'omonima dea della Continua il nome greco Ἶρις (Iris), al genitivoἼριδος (Iridos), passato al latino come Iris(genitivo Iridis); originariamente significava "messaggera degli dei" [o "annuncio"], riferito all'omonima dea della mitologia greca, personificazione dell'arcobaleno. Il termine è dunque passato ad indicare l'arcobaleno stesso, e si è poi esteso anche al fiore e alla parte dell'occhio; quest'ultima venne così chiamata perché nell'occhio è la parte colorata: la parola, infatti, veniva usata per designare qualsiasi cerchio dai colori brillanti, come ad esempio quello che circonda gli "occhi" nella coda del pavone. Il significato viene quindi talvolta indicato con "iridescente", "colorata", "dell'arcobaleno"; il termine è dunque passato ad indicare l'arcobaleno stesso, e si è poi esteso anche al fiore e alla parte dell'occhio.
In italiano sono diffuse maggiormente le forme "Iris" e "Iride", comparse durante il revival dei nomi mitologici nel rinascimento. Inizialmente era più diffusa la forma Iride, fino a quando, nel milleottocentonovantotto, non ebbe successo l'opera di Pietro Mascagni "Iris"; ad oggi l'uso di Iride si rifà alla traduzione di "Iris" come arcobaleno [o parte dell'occhio] mentre la più diffusa Iris richiama il significato floreale dell'iris [anche detto "giaggiolo"].
Iris [in greco antico "Ἶρις"], conosciuta anche come "Iride", "Iri", "Taumantia" e "Taumantiade", è un personaggio della mitologia greca.
Dea minore dell'Olimpo, messaggera degli dei e personificazione dell'arcobaleno.
Figlia di Taumante ed Elettra, è una sorella delle tre terribili arpie, Celeno, Ocipete ed Aello.
È citata nell'Iliade, in cui si legge, ad esempio, che «Zeus padre dall'Ida incitò Iris dall'ali d'oro a portare in fretta un messaggio.» ; l'intera famiglia è citata da Esiodo: «E Taumante sposò di Oceano dai gorghi profondi la figlia Elettra. Ed Iris veloce diè questa alla luce, con Occhipete e Procella, le Arpie dalle fulgide chiome, che a pari erano a volo coi soffi del vento e gli uccelli, sopra le veloci penne.»
A differenza di Ermes, la "veloce" Iris non appartiene al culto ellenico, ma solo al mito, quindi era un personaggio mitologico, non venerato dal popolo. È vestita di "iridescenti" gocce di rugiada ed è proprio per la sua luminosità di colore variabile che la membrana dell'occhio si chiama "iride".
Il compito specifico della dea Iride era quello di annunciare agli uomini messaggi funesti, dal momento che era Hermes il dio che portava messaggi propizi da parte degli dèi. Iride svolge il suo compito di messaggera grazie a grandi ali d'oro con le quali vola rapida a portare gli ordini di Zeus.)

Cognome: Ad esser onesti, la giovane Iris pare esser certa di non possedere alcun cognome -o, per meglio dire, ha da tempo immemore ripudiato quello che le era stato donato alla nascita.
Tuttavia, in caso di necessità, tende a presentarsi con l'appellativo tedesco di "von Habsburg".
Quando nella lingua tedesca si fa riferimento al cognome, si usa dire "Familienname" (nome di famiglia) oppure "Nachname" (nome posposto); riferendosi invece al nome proprio di persona si dice "Vorname" (nome preposto).
In Germania l'uso dei primi cognomi risale al XII secolo; il secondo nome di un individuo spesso indicava la professione dello stesso! Per questo motivo, ancora oggi, i dieci cognomi più diffusi in Germania fanno riferimento ad un mestiere: Müller/Mueller, ossia "mugnano", Schmidt, "fabbro", Schneider, "sarto", Fischer, "pescatore", Weber, "tessitore", Hoffman, "contadino", e via discorrendo. Alcuni tra questi cognomi possono essere scritti, inoltre, in modo differenti; così come abbiamo "Meyer", ad esempio, troviamo anche le forme "Meyr", "Meier", "Meir", "Mayer", "Maier", "Mair" e numerose altri.
Il riferimento ad un mestiere poteva avvenire usando un termine inerente al mestiere stesso; ad esempio il cognome "Hammer" ("martello") allude al mestiere del fabbro.
Di largo uso sono anche i cognomi derivanti da nomi di battesimo, prevalentemente da nomi maschili. Tali cognomi possono essere identici ai nomi stessi, vedi ad esempio il nome "Hermann", cognome "Hermann", oppure assumono altre forme grazie all'uso di un diminutivo o vezzeggiativo, come ad esempio il nome "Heinrich" cognome "Heinle"; alcuni nomi sono stati talmente modificati che è difficile risalire alla loro origine. Esistono poi i cognomi che derivano da luoghi; il nome "Walder" deriva dalla parola "Wald", "bosco", "Brünner" deriva da "Brunne(n)", "sorgente".
Sono diffusi anche i cognomi che trovano origine nei toponimi; chi si chiama "Regensburger", probabilmente avrà antenati provenienti da Ratisbona (in tedesco: "Regensburg"). Altri cognomi derivano invece da soprannomi: ad esempio "Krause" è un cognome che si riferisce ad una persona con i capelli ricci.
In analogia con cognomi italiani combinati con le preposizioni "Di"/"De" esistono cognomi come "von Habsburg", "Vonmetz" ed altri, cognomi che spesso indicano una provenienza nobile. Ci sono inoltre, non solo nella lingua tedesca, alcuni cognomi derivanti da una frase, con le parole fuse tra di loro: "Tötenochs" significa "uccidi il bue"; si tratta in questo esempio di un nome che fa riferimento a un macellaio.
Così nell'anno novantacinque gli elenchi telefonici della Germania riportavano più di novecentocinquantamila cognomi diversi -inclusi i cognomi non di origine tedesca-; tra questi il cognome più diffuso era il già citato "Müller"/"Mueller": circa settecentocinquantamila persone portavano questo cognome.
Tra tanti cognomi vanno citati anche quelli che non hanno origine tedesca; a Vienna quasi un quarto dei cognomi è di origine slava, fatto sicuramente imputabile alle migrazioni avvenute sul territorio all'epoca dell'impero austro-ungarico.
In Alto Adige (Italia) i cognomi più diffusi sono "Mair" ("amministratore di tenuta"), "Hofer" ("agricoltore", "fattore"), "Pichler " ("chi abita in collina"), "Kofler" ("chi abita accanto alla roccia") e "Gruber" ("chi abita in una conca"). Negli Stati Uniti alcuni cognomi degli immigrati tedeschi hanno subìto mutamenti dovuti all'ortografia inglese.
Il codice civile della Germania nel novanta stabilì che la moglie doveva assumere il cognome del marito; una legge del cinquantatre permise alle donne di aggiungere il proprio cognome da nubile al cognome del marito, cosa che in Svizzera ciò era permesso già da tempo. Nella Repubblica Democratica Tedesca, dal millenovecentosessantacinque fu possibile usare il cognome da nubile della moglie come cognome comune dei coniugi; nella Repubblica federale una legge analoga seguì qualche anno dopo. Dal novantuno i coniugi non sono più obbligati a portare un cognome comune; i figli possono assumere a loro scelta l'uno o l'altro cognome dei genitori.

«𝐃𝐔𝐃𝐄 (𝐋𝐎𝐎𝐊𝐒 𝐋𝐈𝐊𝐄 𝐀 𝐋𝐀𝐃𝐘)» - 𝐨𝐫𝐢𝐠𝐢𝐧𝐚𝐥 𝐜𝐡𝐚𝐫𝐚𝐜𝐭𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora