Nome: Eve (Deriva dal nome ebraico "חַוָּה" ["Chawwah", "Hauuâh", "Hawwah"], che può essere basato su "חיה" ["chayah", "vivere", da cui anche "Chaim"] o su "חוה" ["chawah", "respirare"], due termini peraltro etimologicamente correlati; il significato viene pertanto interpretato come "essere vivente", "colei che dà vita" o "vita".
È portato, nell'Antico Testamento, da Eva, la prima donna, che fu ingannata dal serpente; in greco il suo nome venne adattato come "Εὔα" ["Eua"], anche se in alcuni casi venne completamente "tradotto" usando il nome "Zoe", mentre in latino si usò la forma "Hava" per l'Antico Testamento, ed "Eva" per il Nuovo. Nonostante la potenziale connotazione negativa del personaggio biblico [Eva, come ben sappiamo, fu responsabile del peccato originale], il nome è stato usato occasionalmente già durante il Medioevo; nei paesi di lingua inglese le forme "Eva" ed "Eve" sono state riportate in auge durante il XIX secolo.
In gallese il nome "Aoife" viene usato talvolta come variante di "Eva", seppur possegga un'origine differente.)
Auguste (Riprende il titolo onorifico romano "Augusto", in latino "Augustus"; etimologicamente, si basa sul verbo "augere" ["aumentare", "accrescere"], quindi significa "grande", "venerabile".
È particolarmente noto per essere stato adottato dall'imperatore romano Ottaviano, che è quindi principalmente noto come Augusto; il nome "Agostino" è, d'altro canto, un patronimico derivante dal già citato "Augusto", anche se spesso viene considerato un suo diminutivo.
Cominciò ad essere usato come nome proprio di persona nel XVI secolo, e nel XVIII venne reso celebre dal casato di Hannover. Va notato che in inglese, la forma "Augus"t viene usata sempre più frequentemente con riferimento al mese di agosto [appunto "August" in tale lingua.])Cognome: Ben due sono i differenti cognomi posseduti dalla ragazza, che tanto ironicamente ella si trova mentalmente ad accostare anche ai nomi principali con la quale è conosciuta: un'accoppiata inutile, ma che ha infinitamente più senso di quanto possa sembrare.
I cognomi francesi sono formati da una parola data a una famiglia per distinguerla dalle altre famiglie che componevano un gruppo sociale.
Il gran numero di variazioni ortografiche di alcuni nomi (fino a quaranta) e la presenza nel territorio della Francia metropolitana di lingue non appartenenti alla famiglia della lingua d'oïl come l'occitano, il corso, il bretone, il basco, il catalano, l'alsaziano, il franco lorrenoe il fiammingo è uno fattori che spiegano la grande varietà dei cognomi francesi e la frequenza dei cognomi "rari" -ossia portati da meno di cinquanta persone- è stimato al cinquanta per cento del totale dei cognomi. Secondo una fonte, trecentomila persone in Francia sono le uniche e ultime che portano il loro cognome, mentre una cifra uguale di francesi porta il cognome più frequente.
"Lefevre" è il cognome primario con la quale preferisce presentarsi. Potrebbe derivare da un soprannome basato sul termine latino "faber", "fabbro", ad indicare probilmente l'attività svolta dal capostipite; il cognome "Lefevre" è molto diffuso in Francia, mentre in Italia è presente a Roma. "Lefebre" è una variazione per betacismo del precedente.
Non è nota l'origine della famiglia e questo induce a supposizioni che offrano la possibilità di promuovere richerche da cui trarre notizie attendibili.
Vi furono nei secoli trascorsi vari Re, ognuno dei quali alla conquista delle terre del Regno di Napoli -molti tra i quali non erano altro che Signori, e Cavalieri Francesi-. Dopo la vittoria il raggiungimento della vittoria tanto agonata, il popolo francese diede vita a una prosapia e si stabilirono con loro abitazioni in castelli, o torri addirittura murate in Napoli, e altre parti del Regno, come ricompensa per i loro servizi militari; tra questi soggetti pressapoco ignoti spicca tale famiglia. Il dieci aprile del milleottocentoquarantacinque, infatti, fu concesso a Carlo Lefèvre -oriundo francese- il titolo trasmissibile di "conte di Balsorano", nonchè il predicato feudale ad honorem.
La famiglia è iscritta nell'Elenco Nobiliare Ufficale del millenovecento col detto titolo per i discendenti del citato Carlo, primo concessionario del titolo suddetto.
Tanto grazioso quanto parzialmente altisonante è il secondo, ovvero sia "Blanchard", che tanto sarcasticamente parrebbe rispecchiare la candida apparenza della madre -dalla quale prende tale appellativo-, nonché il proprio.

STAI LEGGENDO
«𝐃𝐔𝐃𝐄 (𝐋𝐎𝐎𝐊𝐒 𝐋𝐈𝐊𝐄 𝐀 𝐋𝐀𝐃𝐘)» - 𝐨𝐫𝐢𝐠𝐢𝐧𝐚𝐥 𝐜𝐡𝐚𝐫𝐚𝐜𝐭𝐞
RandomEra: "Challenge e Cazzi Mazzi: la vendetta". Sì, insomma...L'altro libro aveva superato il limite massimo di capitoli, e cancellare i più -prova del mio passato trash- mi scocciava. Che tristezza.