Aprì gli occhi.
Una forte luce le invase la vista, e lei chiuse d'istinto gli occhi, proteggendosi con una mano.
"Buon compleanno!" dissero Sauron e Melkor in contemporanea, sorridendole felici.
"Ma dai, lo sapete che io odio essere svegliata così!" esclamò Narwa, cercando di coprirsi gli occhi dalla forte luce che quel giorno aveva oltrepassato i fumi di Utumno, finendo proprio sul suo letto.
"Ma è il tuo duecentesimo compleanno, merita un adeguato festeggiamento!"
"Va bene... ma chiudi le tende per favore!"
"Pronta per i tuoi regali?" le chiese Melkor.
Sul viso di Narwa si dipinse subito un sorriso felice "Ma non sono troppo grande per questo?"
"Sciocchezze! Il tuo centesimo compleanno ha portato delle complicazioni, ma insieme siamo riusciti ad aiutarti ed ora stai meglio. Se ti vesti puoi venire a vedere i tuoi regali!" le sorrise Sauron.
Narwa fece una smorfia ricordando quel periodo infernale, in cui dormiva pochissimo ed aveva attacchi di continuo. Si andò velocemente a cambiare, indossando un lungo vestito nero bordato di oro, che le modellava perfettamente il corpo da diciassettenne.
Corse giù per le scale insieme ai genitori, che la portarono fino alle caverne dove dormivano i mannari.
Melkor aprì la porta di una delle stalle, ed un piccolo puledro dal pelo nero come il carbone ne uscì fuori.
Narwa trattenne un gridolino di gioia, e si chinò ad accarezzarlo.
"L'ho reso immortale, ti seguirà sempre, ovunque andrai. Nessun'arma può ferirlo o ucciderlo. Quando crescerà sarà il più veloce dei cavalli, supererà persino i mannari di Sauron al galoppo" Melkor evitò di dire che aveva ucciso la madre e il branco del puledrino quando era andato a cercarne uno per regalarglielo.
"Da parte mia invece..." Sauron le porse un lungo fagotto che per tutto il tempo aveva tenuto dietro la schiena.
Narwa lo aprì, e rimase esterrefatta quando vide cosa conteneva.
Due lunghe spade a filo singolo, leggermente ricurve, perfettamente identiche tra loro, dall'elegante elsa nera ad una mano percorsa da striature rosse, contenute in due foderi identici rossi e neri.
Narwa ne sfoderò una, scoprendo una lama completamente nera, con piccoli intarsi rossi lungo il bordo.
"Ti ho osservato mentre ti addestravi, ho visto che preferisci combattere con due mani, queste dovrebbero essere perfettamente bilanciate, inoltre la lama è forgiata con un metallo praticamente indistruttibile che ho trovato tempo fa, le ho lavorate in modo che niente le possa rompere o scalfire, nemmeno quel metallo stesso" le disse Sauron.
Narwa, ancora senza parole per il dono, disse: "Un cavallo immortale e due spade indistruttibili. Siete decisamente i migliori genitori del mondo!" esclamò, correndo ad abbracciarli.
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Figlia del Male
Fanfiction~SOSPESA~ Fine. Per molti, la fine è un nuovo inizio. Non per Narwa. Mentre guarda la costa che si fa sempre più piccola, sul ponte della nave che la sta portando via da casa sua, via dalla Terra di Mezzo, lei ricorda. Ricorda la sua lunga vita, ch...