Fifth chapter ➳ Minacce e segreti

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Lauren era seduta comodamente dietro la sua scrivania. Era sera, e l'unica luce che illuminava parzialmente o per niente la stanza era una lampadina, attaccata con un cavo USB al computer. Come al solito portava gli occhiali, per non sforzare gli occhi durante la lettura, ed era vestita comodamente, con quell'aria tranquilla e misteriosa che aveva sempre addosso. Peccato che fosse tutt'altro che tranquilla : stava controllando la terapia della coppia Mahone, o meglio Cabello e Mahone per Camila. Come doveva comportarsi in quei casi, Lauren? L'attrazione che Camila provava nei confronti della sessuologa era piuttosto evidente, e ciò sicuramente non aiutava il suo stato di cofusione per la sua sessualità, o meglio : Camila si sarebbe vietata per sempre la vera e cruda realtà, e la sua attrazione per la sessuologa l'avrebbe soltanto stressata di più, peggiorando il rapporto con suo marito.

"Non so come risolvere questo problema" si tolse gli occhiali e si massaggiò le tempie, per far passare il lieve mal di testa.

Quella situazione era davvero complicata : la sessualità di Camila, i suoi litigi con Austin, l'attrazione di Camila nei confronti della sessuologa...

L'unica cosa che Lauren poteva fare era sperare che ciò che Camila stesse iniziando a provare per la sessuologa fosse una semplice attrazione fisica momentanea, e niente di più; se fosse stato di meno sarebbe stato meglio però : Lauren non voleva causare problemi alla coppia per l'attrazione di Camila nei confronti della sessuologa, ma aveva anche chiara in mente l'idea che prima o poi Camila, o in quel caso o in un altro, avrebbe dovuto accettare il suo essere, la sua vera identità, e chiarire o lasciarsi con il suo coniuge.

"Buh!" urlò una vioce dietro, che fece saltare Lauren dallo spavento. La sessuologa chiuse il computer, infastidita dal comportamento della sua amica, come al solito.

"Ti ho detto mille volte di non entrare nel mio ufficio, a maggior ragione se chiudo la porta" disse Lauren, girandosi verso l'amica.

"Camila prova attrazione nei tuoi confronti?" la sua voce era un po' incredula. Aveva sicuramente letto qualcosa sullo schermo del computer, e sicuramente conosceva quella persona, si vedeva dalla sua espressione un po' stupita.

"Esci subito da qui" ordinò Lauren, chiudendo gli occhi per trattenere la rabbia. "Subito" ripetè con più decisione.

La ragazza rimase in silenzio e poi uscì dalla camera, sbattendo forte la porta.

"Non so che fare" ritornò al computer, che aprì. "Non voglio cacciarmi nei guai" il suo tono era angosciato e stressato. "Poi... si ci mette pure lei ad entrare in camera a spiare i miei casi. Secondo me qualche volta mi denunceranno per rivelazione dei contenuti dei miei clienti" rilesse il caso Cabello e Mahone, finchè, dopo ore di stress, decise di spegnere il PC.

L'unico modo per risolvere il problema senza far insospettire Camila era far chiarire Austin e Camila definitivamente, e per farlo doveva farli sfogare, urlare e piangere, se era necessario. Solo in quel modo avrebbero potuto chiarire emotivamente e sessualmente. L'unico problema era se Camila fosse veramente lesbica, e se si stesse innamorando di Lauren; perché a quel punto Lauren non avrebbe potuto far altro se non prendere le distanze lentamente, senza distruggere la fragilità di Camila.

Si alzò dalla sedia girevole e uscì dalla stanza, per abbracciare la ragazza che poche ore prima era uscita dall'ufficio sbattendo la porta.

"Hey" disse con tono dolce Lauren, abbracciando la ragazza da dietro. La bionda era poggiata contro il lavello, mentre puliva i piatti per la cena di Lauren. "Mi dispiace" la sua voce era così dolce che per un attimo la ragazza tra le sue braccia si intenerì. "Mi dispiace, Dinah"

"Non scusarti. Hai ragione. Non devo intromettermi nei tuoi casi" disse Dinah, sincera.

"Adesso però ti faccio una domanda, e tu devi rispondere sinceramente" disse Lauren, poggiando il mento sulla sua spalla, mentre Dinah continuava a lavare i pochi piatti rimasti.

"Dimmi"

"Conosci Camila Cabello?"

Il rumore dei piatti si fermò, e Dinah fissò un punto vuoto, iniziando a sentirsi a disagio e a sudare per l'ansia. Cosa avrebbe dovuto dirle? Che era la sua migliore amica? No, non avrebbe potuto; aveva paura della reazione di Lauren.

"Rispondi" disse la sessuologa, sbottonando i jeans stretti di Dinah per farla sentire soltanto più vulnerabile. In fondo lei era la sessuologa, e riusciva ad utilizzare i suoi anni di studio per qualcosa di utile.

"È la mia migliore amica" disse subito Dinah, interrompendo il movimento delle mani di Lauren, che già volevano far scivolare i jeans a terra. "Camila è la mia migliore amica"

Lauren fece un passo indietro, avendo profondamente paura di ciò che Dinah avrebbe potuto dire a Camila su ciò che aveva letto sul PC.

"Così prova attrazione nei tuoi confronti..." disse Dinah, un po' stupita, posando i piatti sulla lavastoviglie. "Non me l'aveva ancora riferito" forse era un po' delusa.

"Perché non ne è ancora del tutto consapevole" spiegò Lauren. "E non per essere modesta, ma prova davvero attazione nei miei confronti"

"Che le piacciono le donne lo so" disse Dinah, girandosi per guardare Lauren. "Sapevo anche che fossi la sua sessuologa" continuò. "Ma posso dirti altro : è inutile che ti stressi per farla chiarire con Austin, perché lei non lo ama più, o meglio, non lo ha mai amato"

Anche se la parte da psicologa di Lauren in quel momento voleva farsi valere, dicendo che la sua ipotesi fosse probabile, decise di rispondere per istinto.

"Non credo che lei non lo ami. Credo che forse stia scoprendo di essere lesbica, o bisex, o altro, solo adesso, e ciò la confonde e la irrita nei rapporti sessuali con Austin. Ma questo non significa che non lo ami"

"Lei sa di essere lesbica da una vita, ma nell'ultimo mese si è stancata di fingersi etero" spiegò Dinah. "Ma tranquilla, non dirò niente a Camila dei tuoi appunti"

"Se no sai cosa andrò a dirle io su di te" disse Lauren, minacciandola con uno sguardo apparentemente calmo.

"Non lo farò, dottoressa Jauregui. Non manderò la nostra amicizia a puttane per un segreto che non ho intenzione di rivelarle finchè non chiarisce le sue idee. Non voglio perderla, non voglio che vada via da me perché sono lesbica e non l'aiuto quindi a chiarire i suoi pensieri"

"Fai come vuoi Dinah. Tu non dirai niente sui miei appunti, io non le farò sapere che abbiamo rapporti sessuali"

"Non glie lo riferiresti nemmeno se le rivelassi i tuoi appunti" rise Dinah, certa.

"Ho i miei metodi da psicologa, Dinah"

Dopo ciò Lauren si ritirò in camera.

Our sexologist ➳ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora