Camila, un pomeriggio di martedì riflettè sull'idea che potesse iniziare a lavorare; non perché il lavoro di Austin non bastasse per reggere la famiglia, ma perché spesso rimaneva a casa, con la sua migliore amica Dinah, a non fare nulla. L'idea di poter guadagnare qualche soldo e socializzare di più invece la elettrizzava, e Austin non poteva far altro se non appoggiare Camila.
Così eccola là, nella casa di Taylor Jauregui. Per un attimo aveva creduto fosse un parente di Lauren, ma poi ricordò che avere lo stesso cognome di qualcuno non lo rende per forza parente.
Camila suonò alla villa Jauregui, e dopo qualche minuto una ragazza di statura media aprì la porta. La proprietaria della casa era semplicemente bellissima. I suoi capelli castani bagnati ricadevano perfettamente sulle sue spalle, e il suo accappatoio, per quanto nascondesse il suo corpo, non allontanava l'idea che sotto ci fosse qualcosa di splendido.
"Heylà! Scusa se mi sono presentata così" disse, scusandosi per l'accappatoio. "Solo che non trovavo momento migliore per farmi una bella doccia"
"Stai tranquilla, va tutto bene" sorrise Camila educatamente.
Taylor fece entrare Camila in casa, e solo in quel momento, quando Camila la riguardò, notò dei tratti sul viso molto simili a quelli di Lauren. Tutta via la castana non ci fece caso : era soltanto ossessionata dalla sua sessuologa tanto da ritrovarla in ogni cosa nella sua vita quotidiana.
"Bene. La villa è molto grande. Adesso vado a vestirmi e dopo te te la mostro. Mettiti pure comoda sul divano" disse la ragazza, indicando infine il divano al centro della sala all'entrata. "C'è anche un po' di tè sul tavolo"
In pochi secondi Taylor salì la scalinata e sparì dietro qualche porta. Camila nel mentre bevve il suo tè al limone e si mise comoda, ammirando ogni cosa all'interno di quella villa. Con soltanto un metro di vendita di quella stanza, qualcuno si sarebbe potuto comprare una casa rispettabile.
"Eccomi!" disse la ragazza, scendendo le scale velocemente. "Ti indico velocemente le stanze" disse. "Lì c'è la sala pranzo. La vedi perfettamente dalla tua postazione" indicò una parte della stanza vicino alla porta. "Qui il salone" indicò l'enorme stanza in cui erano poste. "Lì c'è la cucina" indicò un angolo. "E lì sopra ci sono sette stanze. Tra cui cinque per dormire e due per smaltire i propri benesseri fisiologici" disse con ironia. Camminò verso il divano e si mise comoda insieme a Camila. "Di cosa ti devi occupare? La risposta è semplice : la pulizia della casa. Ti pagherò quattrocento dollari a settimana"
A Camila andò di traverso il tè, e tossì varie volte per riprendersi.
"Quattrocento?!" disse sconvolta.
"Quattrocento" disse Taylor, tranquilla. Prese la sua tazza di tè e si versò il liquido per berlo.
"Non posso assolutamente accettare!" disse Camila, scuotendo la testa.
"Sì invece. Ho abbastanza soldi e vivo da sola. Poi sembri una ragazza per bene. Quanti anni hai? Diciotto, diciannove?"
"Ventidue" disse Camila. "Sarebbe stato bello averne diciotto o diciannoce" rise.
"Io ne ho diciannove" disse Taylor. "Non ho bisogno di tutti questi soldi, nemmeno per il collage. Mi farebbe contenta utilizzarli per qualcuno che ne può avere più bisogno di me"
"Io... non posso accettare" disse Camila, convinta della propria idea.
Taylor scosse la testa e prese la mano di Camila per stringerla.
"Devi" disse Taylor. "È da mesi che cerco qualcuno per bene, ma tutti non fanno altro che tentare di rubarmi qualcosa. Forse tu sei la persona adatta per lavorare qui. Fallo per me"
"Va bene, ma abbassa il prezzo" si riferì alla somma di denaro che avrebbe ricevuto settimanalmente.
"Ne riparleremo" disse sorridendo. "Allora... si inizia a lavorare dalla prossima settimana?" domandò.
"Certamente" disse Camila. "I turni?"
"Quando vuoi! L'importante è che la casa sia pulita e che tu mi avverta prima di venire nel caso non sia a casa"
"Perfetto" Camila si alzò, e lo stesso fece Taylor. "Grazie mille" la ringraziò quando fu davanti alla porta.
"Di nulla!"
Camila aprì la porta e fece per andarsene ma un corpo si scontrò contro il suo. Un corpo familiare, insieme al suo aroma, spinse Camila a indietreggiare e quindi ad allontanarsi dal seno su cui aveva comodamente sbattuto.
"La-Lauren?" la sua voce era tremante.
"Camila?" i suoi occhi verdi esprimevano sorpresa.
***
Colpo di scenaaaa! Anzi, no, ancora dovete sapere moooolte cose; tra cui la vita di Lauren, il suo rapporto con Taylor e la sua famiglia in generale.
Che cosa ne uscirà dopo questo capitolo? Ehh, si vedrà, ma sicuramente ci saranno molte discussioni e rivelazioni!
Ci vediamo al prossimo capitolooo!P.S. Povera Camila in mezzo alle discussioni d'altri...
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Our sexologist ➳ Camren
Fanfic"Tutto ciò è una follia, davvero una follia" disse esasperata Camila, camminando avanti e indietro nella sala d'attesa, pronta, o forse no, a discutere insieme a suo marito con la sessuologa Lauren Jauregui. "Una follia?! Non facciamo sesso da un me...