Capitolo 5

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Mirco smise di baciarla. Si era reso conto del fatto che lei se ne fosse pentita.

Poggiò la sua fronte su quella di lei e iniziò a negare con la testa

—Mirco, non posso. Scusami.

Mirco alzò la testa per guardarla e rise.

—Ti stavo per dire la stessa cosa, scusa.

Si stese al suo fianco, con il respiro ancora leggermente affannato.

—In realtà sì, posso. Ma non devo. —rise nuovamente—Sei bellissima Vale, ma tra due giorni ho una partita e non dovrei...

—Ahh... —in fondo era leggermente sollevata che non fosse lei la causa del perché non poteva.

—Sì, scusa. Mi piaci moltissimo e ti giuro che ho molta voglia, ma...

—Non farti problemi, io neanche posso. Non sapevo come dirtelo.

—Tu perché non puoi? — gli chiese.

Voleva scegliere con attenzione le parole da usare, perché lui era divino e non voleva di certo ferirlo.

—La verità?

—La verità. — gli disse e si appoggiò sul suo gomito mentre la guardava.

—Perché provo ancora qualcosa per il mio ex. E non sono...così.

—Deve essere difficile. Il tempo cura tutto, quindi tranquilla

—Grazie.

—Alla fine chi non è mai stato innamorato e ha sofferto, no?

—Credo di sì, non so.

—Cosa volevi dire con la storia che non sei...così. Così come?

—Non passo la notte con qualcuno che non conosco.

—Per te è una cosa negativa?

—Per niente. Ma io non sono così. Devo conoscere molto bene una persona per...

—Sentirti a tuo agio?

Non disse nulla. Ovviamente con tutte le sue insicurezze, non poteva pensare in modo diverso.

Pensò a David, che pur essendo il suo ragazzo, riuscì a stare con lui solo dopo 10 mesi in quel senso.

Le spaventava davvero tanto il pensiero di condividere qualcosa del genere con qualcuno che non fosse lui. Si sentiva come...inopportuna.

Lui la conosceva. L'aveva vista passare per così tante cose. Era cresciuta al suo fianco. Lui le aveva insegnato tutto ciò che sapeva sotto quell'aspetto. Le aveva fatto provare cose che neanche poteva immaginare di sentire.

—Scusa se mi intrometto. Tiro a indovinare, non sei stata con molti a parte il tuo ex. È per questo che sei così

Vale rise.

—Si nota molto?

—No, non è che si noti. È per quello che dici. E per come parli del tuo ex.

—Ufff sì. Hai ragione. — disse Vale coprendosi la faccia con entrambe le mani.

—Hey...non rattristarti. È perché non è ancora arrivato nessuno che ti faccia sentire qualcosa. Vedrai come sarà facile quando ti legherai di nuovo a qualcuno.

Lo guardò. Magari avesse ragione. Si sentiva un po' male a essere così ovvia, si sentiva un fallimento per tutta la storia del suo ex. Odiava essere così

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