Capitolo 8

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Capítulo 8

"Amore, oggi ascoltavo Kings of Leon e mi sono ricordato di te. Il prossimo fine settimana saranno al Personal Music. Ci andiamo?"

Questo non era giocare pulito. Lei adorava quella band e sapeva cosa lui stesse aspettando, che quelle canzoni le riportassero alla mente tutti i ricordi dei momenti trascorsi quando stavano insieme.

Tutte le volte che era andato a casa sua, avevano passato giorni indimenticabili, ore trascorse a guardarsi, si erano amati tanto, coccolati tanto. Al punto che lei non poteva più ascoltare nessuna canzone. Le faceva male. Era un dolore fisico che la frastornava.

Senza rispondere, seguii il consiglio della sua amica. Cancellò il messaggio e poi, lo eliminò dai suoi contatti. Non avrebbe neanche guardato il suo profilo di Facebook oggi.

Scrisse rapidamente a Mirco, e questo le disse che la pizza gli piaceva più di quanto gli piacessero le donne.

Risposta che la fece ridere. Tutto era così facile con alcune persone.

Alle 9 in punto, Mirco arrivò con 2 birre y 1 kg di gelato alla ciliegia e cioccolato. Non si conoscevano, ma sembravano avere molto in comune fino a ora.

Mirco collegò il suo cellulare alle casse e iniziò a suonare una playlista in riproduzione casuale, Daft, Punk e altre cose.

Mentre Vale tirava fuori le pizze dal forno, si raccontarono di come avevano trascorso la settimana.

Il tono della conversazione era amichevole, ma sapeva che sarebbe stato meglio parlare con Mirco e mettere le cose in chiaro, così da evitare brutte situazioni. Non lo avrebbe trattenuto neanche per quella sera, se lui si aspettava altro, sarebbe potuto andarlo a cercare da un'altra parte. Non voleva fargli perdere tempo.

—Hey Mirco, adoro il fatto che tu sia venuto. Ti dirò, preferisco questo tipo di "prorgamma" invece di uscire a volte.

—Si può parlare meglio. Conocere meglio le persone.

—Sì, esatto. E per questo, volevo parlare un po' con te... sei divino e adoro l'averti incontrato. Sento che posso parlare liberamente con te

—E vuoi che siamo amici, niente di più—le rispose trattenendo una risata

Lei restò a guardarlo con gli occhi spalancati.

—Beh, in realtà sì. — rise nervosamente —Come sapevi che ti avrei detto questo?

—Perché l'ho capito, bionda. Zero problemi, sei un'amore, mi piacerebbe essere tuo amico. Ti ho già detto che non molto tempo per "conoscere persone"...e tra football e belle ragazze, mi annoio.

—Ma non pensare che è perché non mi piaci.

Mirco rise.

—Ti piaccio? Ne sono lieto, anche tu mi piaci, Vale. Ma mi pare sia un'amicizia in questo caso. Meno possibilità che io rovini tutto, e più probabilità che questo duri.

—Brindiamo a questo, che ne dici?

E brindarono a un'amicizia duratura e a tutte le altre cose che gli vennero successsivamente in mente. Parlarono fino all'alba.

Scoprì che Mirco anche era uscito fuori da una relazione problematica. Era sul punto di sposarsi l'anno scroso, con una modella che lo ha tradito col proprietario di un night club che aveva più soldi e più potere. Scoprì anche che dopo questo episodio, era stato con molte belle ragazze, ma senza più rispettarle. Stava con loro un paio di volte e la lasciava. Non si fidava di nessuno.

Lei gli raccontà ciò che era successo col suo ex e i suoi vecchi amici. Lui l'ascoltà pazientemente, sopportandola anche quando si lasciò sopraffare dalle emozioni facendosi scappare qualche lacrima.

L'abbracciò e la tranquillizzò. Le sembrava di non essersi aperta in quel modo con nessuno. Neanche a Flor aveva raccontato molte delle cose che aveva detto a lui.

Era doloroso, ma un sollievo. Si stava liberando di un peso dal petto.

Gli raccontò dei messaggi, lui continuò a tenerla stretta mentre negava col capo leggermente arrabbiato.

—Vuoi che ci parli io? Che gli dica di smetterla di infastidirti?

—No, grazie. È andata.—disse, come se il tema non avesse più importanza. Ma nel profondo, moriva dalla voglia di scoprire la reazione di David se Mirco lo avesse chiamato.

Gli raccontò della sua passione per la fotografio. Quell'argomento sembrò farla stare meglio

—Ma non esco spesso da sola a scattare foto, sai, visto che non conosco nessuno, ho sempre paura di perdermi.

—Non un'altra parola. Sarò la tua guida turistica. Quando vuoi uscire?

—Hahaha grazie! Assolutamente sì, ti prenderò in parola. Quando sarai libero, usciremo a scattare foto.

—Meglio, ti propongo di vederci per andare a mangiare più spesso e una volta a settimana per andare a scattare qualche foto. Che ne dici?

—Fantastico! Hai una macchina fotografica?

—Si, ce l'ho. Probabilmente tu ne hai una mille volte migliore e professionale, ma il mio è un hobbie. Possiamo uscire domenica. Oggi devo andare a trovare i miei. Ti va?

—Si! Adoro l'idea.

—Bene, allora appuntamento una volta a settimana, mi insegnerai come scattare le foto migliori.

Dopo aver parlato per ore, Mirco se ne andò e Vale si gettò sul letto per dormire.

Un suono la svegliò. La porta. Qualcuno era sul punto di buttarla giù a furia di bussare. Guardò l'orologio, erano le 18:00.

—Chi è?

—Valentina, perché non mi rispondevi a telefono? Non sapevo se dovevo venire a salvarti o no, ragazzina! Mi hai spaventata!

—Ahh Flor! Scusami! Ora ti apro!!

Dopo averla vista, Flor si calmò e le chiese cosa fosse successo e perché stesse dormendo.

—Non è successo nulla. Siamo riamsti a parlare tutta la notte e così mi sono addormentata stamattina. Ho esagerato, ho dormito per 10 ore, neanche fossi un animale in letargo!

—Più che addormentata eri svenuta, mi ero stancata di chiamarti, deve essersi rotto il cellulare.

—Oh no, il cellulare. Si sarà sicuramente scaricato

—Hey, sono venuta a dirti che stasera usciamo con le ragazze e ho bisogno che tu sia pronta a mezzanotte.

—Ok. A mezzanotte sarò pronta-

— È una festa in costume, quelli di carnevale ecc. Ti ho portato un paio di opzioni, te le lascio qui, nel borsone e tu gli dai un'occhiata. Io ora devo andare a casa di Mica. La devo accompagnare a una sessione, non vuole andare da sola.

E detto questo, e ne andò.

Mise la musica, iniziò a pulire il disordine della sera passata, cercò il suo cellulare. Dov'era finito? Quando lo trovò era del tutto scarico, così prima di andare sotto la doccia, lo mise a caricare. Sentì il suono di qualche messaggio, sicuramente quelli Flor, che si era preoccupata quando la stava cercando.

Fece una doccia, si asciugò con la dovuta calma e sistemò i suoi capelli con la piastra.

Oggi aveva voglia di essere bella. Si era messa le creme che Flor le aveva regalato per il suo compleanno, era di buon'umore, cercò qualcosa da mangiare. Si avvicinò al cellulare, iniziò a eliminare le chiamate perse della sua amica e tutti i messaggi in cui le chiedeva dove si trovasse.

Ne aveva uno di Mirco datato a oggi.

"Bionda, abbiano trascorso una bellissima serata. Spero che ti senta meglio"

Gli rispose rapidamente, chiedendogli come andava in casa dei suoi genitori e raccontandogli dei suoi piani per la serata.

Quando arrivò alla fine dei messaggi, ne trovò due che non appartenevano a nessuno dei contatti presenti.

Le bastò leggere il numero. Il prefisso di Córdoba. Si rese conto che erano di David. Lei lo aveva eliminato.

"Bimba mi manchi tantissimo. Mi mancano i tuoi baci. Seidavvero importante per me."

EscapandoMEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora