Capitolo 1

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Stava guardando la sveglia in attesa che suonasse. Da mesi aveva la sensazione che prima o poi si sarebbe svegliata da un orribile incubo surreale, che in realtà era la sua vita. Ma il suono della sveglia, la riportò alla realtà. Non era stato un sogno. L'amore della sua vita, David, non era più con lei. Dopo una relazione durata 4 anni, non stavano più insieme. Lui era tutto ciò che conosceva. Non conosceva neanche se stessa senza di lui. Era come se si fosse persa nella strada di quella relazione. Una bellissima, piena di ricordi e momenti indimenticabili. Tutto era stato cancellato in un soffio quel giorno di novembre.

Dopo una delle loro solite discussioni, lui, che sembrava ormai dare di matto, confessò che l'aveva tradita.

Questo, per chiunque sarebbe già stato un motivo sufficiente per sentirsi devastato, ma no. Mancava qualcos'altro. Un condimento speciale alla storia, se si vuole chiamare così. Lui l'aveva tradita con una delle sue migliori amiche, Nadia.

In fondo, ogni volta che ci pensava, sapeva che nessuno dei due provava niente per l'altro. Oltre la passione del momento, non c'era niente.

Lei lo aveva fatto per provare a se stessa che era capace di sedurre il fidanzato di un'amica e lui, soltanto perché era debole. Una cosa che lo caratterizzava con frequenza. Era debole.

Ma ciò che più ferì Valentina, fu che tutti i suoi amici lo sapevano e nessuno le aveva detto niente. E la verità è che neanche lei, al loro posto, lo avrebbe confessato. David era uno schifo, era un debole, una brutta, pessima persona. Ma lei lo amava con tutta l'anima.

Anche dopo essere venuta a conoscenza di questa storia, Valentina ha provato a riavvicinarsi a David. Gli aveva lasciato messaggi, email, lo aveva persino chiamato a telefono.

Ma non aveva mai avuto risposte.

Per questo, una volta finita la scuola, Valentina non dubitò. Non c'era più niente per lei a Córdoba. Aveva bisogno di uscire da lì.

Aveva già pianificato di andare a studiare a Buenos Aires, la sua famiglia, venuta a conoscenza di ciò che era successo, la capì quando decise di andare via quel primo di gennaio.

Le sarebbe mancata la sua famiglia. I suoi genitori erano due persone giovani, divertenti e di mente molto aperta.

L'hanno sempre appoggiata in tutte le sue decisioni, e ora erano più che entusiasti del fatto che lei avrebbe seguito il suo sogno di diventare fotografa.

Suo fratello minore, Nico, era il suo migliore amico. Non ricordava quale fosse stato il tempo massimo che avevano trascorso separati. Quella sì che sarebbe stata una separazione difficile.

Per fortuna, per poco tempo. Lui era all'ultimo anno di liceo, una volta terminato l'avrebbe raggiunta a Buenos Aires a studiare. Non sapeva ancora cosa, ma sapeva che sarebbe andato con lei.

Non tutto appariva negativo agli occhi di Valentina.

Era ormai da un mese che viveva a Buenos Aires e la sua routine era cambiata del tutto. Aveva decorato l'appartamento curandolo fin nel minimo dettaglio riempiendolo di oggetti personali e legati alle sue passioni. La fotografia e la musica. Si potrebbe dire che avesse canalizzato le sue emozioni così facendo, e uno psicologo avrebbe detto che era parte del suo processo di recupero, o era in un periodo di negazione. A ogni modo, l'appartamento aveva un aspetto abbastanza decente. E nel mezzo di questo processo, aveva conosciuto la sua vicina della porta accanto, Florencia. Era una modella di 21 anni, simpatica, socievole e bellissima.

Si erano conosciute casualmente, quando Valentina le aveva quasi buttato giù la parte del bagno, mentre cercava di affiggere delle mensole alla parete collegante. Sono diventate subito amiche. Cosa che era strana per Valentina. Lei aveva un bel po' di problemi a fidarsi della gente, tendeva a essere chiusa e poco socievole.

Ma Florencia la capiva. È stata una buona ascoltatrice per tutto il mese, e anche se si conoscevano da poco, facevano quasi tutto insieme.

Flor, la vedeva come una persona affidabile e tranquilla al contrario delle sue amiche modelle, che avevano una vita incontrollata e superficiale.

Benché anche a lei piacesse divertirsi, sapeva controllarsi, e questa era una qualità che si incastrava alla perfezione con la personalità di Vale.

Così quel sabato, non dovette preoccuparsi di organizzare la sua giornata. Flor aveva già provveduto per lei, in quanto preoccupata poiché la sua amica non avesse la vita sociale che riteneva necessaria, aveva pensato a tutto.

Il pomeriggio sarebbero andate a fare shopping per comprare gli abiti perfetti per la loro uscita e quella sera sarebbero andate in un locale alla moda. Flor aveva contatti e amici che si dedicavano a relazioni pubbliche della metà di Buenos Aires, quindi era sempre inclusa nelle liste più esclusive.
Vale preferiva restare a casa a leggere, o ascoltare musica mentre modificava delle foto, però era anche d'accordo con Flor. Aveva bisogno di un cambio. C'era una ragione se era arrivata nella capitale due mesi prima che iniziassero le lezioni.

Parte di questo cambio, era legato alla sua agenda sociale.

Si alzò e accese lo stereo per iniziare la giornata. Mentre la musica suonava, lei ballava nell'appartamento mettendo i vestiti sporchi nel cesto, pulendo la sua stanza, lavando i piatti, spazzando, mettendo il bollitore del suo té.

Mentre si spogliava, lanciava uno sguardo alle reti sociali sul suo notebook.

Erano ciò che l'aiutava a restare più in contatto con suo fratello, per questo le consultava spesso.

Ha pensato di cercare anche le lenti per la sua macchina fotografica, così da dare un'occhiata ai prezzi ed erano carissimi.

Pensò che se avesse chiesto dei soldi ai suoi genitori, questi non avrebbero dubitato neanche un secondo a darle i soldi che le mancavano, ma non poteva farlo. Aveva bisogno di trovarsi un lavoro. Uno che le sarebbe servito per mantenere la mente occupata da altre cose che non fossero...

Sì, ci avrebbe pensato più avanti.

E tra una cosa e l'altra, inevitabilmente si ritrovò lì. Dando un'occhiata al profilo di David. Era sorridente con un bicchiere in mano e circondato di persone in una festa. Trattenne il respiro, vedendo quante ragazze gli avevano messo "mi piace". Non capiva perché lo faceva. Tutti i giorni. Ha dovuto chiudere la pagina di colpo per non scrivergli. Pensò a cosa avrebbe scritto nel messaggio...Ciao David, ti stavo pensando, ho visto quelle foto, si vede che stai bene...io sono a Buenos Aires, ...no no no.

Parte del partire prima, era per scappare da queste cose. Inoltre nessuno della sua comitiva doveva sapere che ormai se n'era andata. Aveva bisogno di distanza.

Ma un messaggino breve, chiedendogli come stava...

E in quel momento suonò il campanello.

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