Come ha detto Flor, in meno di mezz'ora eravamo nell'appartamento del produttore, che era ugualmente o forse più incredibile di quello in cui eravamo state ieri.
C'era un DJ, questa volta nel mezzo della sala, ho riconosciuto alcune persone della sera precedente. Tutti ballavano e bevevano come se domani non fosse lunedì. Non che gli facesse differenza, eravamo ancora in vacanza e quindi una domenica non era così diversa da un venerdì o un sabato sera. Era dunque il momento di divertirsi. Non appena entrarono, Flor fu trascinata a salutare la metà degli invitati. Dopo aver terminato quest'attività così estenuante, uscirono in una terrazza dell'appartamento, uno spazio aperto con una piscina in fondo e una galleria che funzionava, pensò lei, come una mensa perché c'era una griglia, delle tavole e luci di ogni tipo. Il gruppo che era lì fuori, era più tranquillo. Potettero sedersi a parlare. Un po' dopo arrivò Mica, una delle sue amiche modelle. La prima cosa che fece fu chiedere a Vale di Mirco e che era successo la notte scorsa, con fin troppa lussuria di dettagli nelle domande. Quando finì di raccontare la storia per la terza volta, si sentì osservata. Scrutò gli sguardi dei presenti sulla terrazza fino a quando non lo trovò. Due dei modelli della notte scorsa. Il moro altissimo e il castano con cui aveva ballato. Ripetendo il gesto della sera precedente, quando si sentì intimidita dagli occhi azzurri del ragazzo castano, sorrise per poi guardare altrove.
I due ragazzi erano appartati a parlare da soli, sembravano concentrati e ogni tanto ridevano o si spingevano a vicenda. Quei due si stavano divertendo molto da soli, pensò Vale e sorrise. La guardavano e si dicevano qualcosa. Sicuramente doveva avere a che fare con Mirco e di come aveva preferito starsene con quella figura mingherlina che non era modella e neanche bella, piuttosto che con lui che era uno dei ragazzi più belli del pianeta. Non si avvicinarono a salutare, ne a parlare con loro, restarono semplicemente lì, lontano da tutti a parlare tra loro. Ma non si baciavano ne si abbracciavano. Se non fossero stati isolati, parlando così vicini a una festa piena di modelle bellissime, nessuno avrebbe pensato che quei due erano gay. Anche se pensandoci bene, erano fin troppo ben vestiti. Entrambi con dei pantaloni scuri e camice con cardigan come si usava in Europa e dei mocassini. E che capelli lucenti, il moro li aveva ondulati, rasati nei lati. Il castano aveva i capelli corti, spettinati, ma in perfetto ordine. Notò, guardandolo meglio, che aveva un tatuaggio sul collo, una stella nera. Abbastanza femminile, pensò. Andarono a ballare perché la musica era sempre migliore.
Vale si stava divertendo, erano momenti come questi che le facevano pensare che non era impossibile dimenticarsi di tutto quello che si era lasciata alle spalle. Le sue amiche modelle erano sexy e ballavano muovendo le loro snelle e delicate siluette come in un videoclip. Ma lei sotto questo aspetto, non aveva nulla da invidiare, ballare era facile, era l'unico momento in cui si sentiva attraente. L'unico. Perché se ci pensava, neanche quando era a letto con David si sentiva tale. Così si godette il momento e si lasciò andare, ballando e ballando ancora. Tutti ballavano con tutti. D'un trattò sentì una mano poggiata sulla sua vita che si muoveva, la sosteneva e a momenti le sembrava che l'accarezzasse lentamente. Le accarezzava il corpo mentre ballava con lei. Quando vide chi era, quasi non si sorprese di vedere il modello castano. Aveva già ballato in quel modo con lei e Mirco. Questa volta non c'era Mirco, e nonostante ciò, lui ballava con lei. Così come la notte precedente, non parlarono, ballavano soltanto. Si spensero tutte le luci e l'appartamento restò in totale oscurità. All'inizio ciò la fece agitare, ma dopo, si rese conto di sentire tutto con più intensità, perché non poteva vederlo. La musica le risuonava sotto la pelle. Poteva sentire gli altri corpi ballare vicino, avvertiva il calore del petto del modello con cui ballava. Le sue mani sul suo corpo, chiuse gli occhi. Non aveva senso tenerli aperti, in ogni caso, non vedeva nulla. Prendendo coraggio e sentendosi rifugiata dalla mancanza di luce, alzò una mano e la posò sul collo del modello continuando a ballare poggiata con la schiena al petto di lui. Quest'ultimo si lasciò toccare, mosse la sua faccia sfiorandole l'orecchio col naso. Vale sentì il respiro tiepido del ragazzo mentre ballava e un'ondata di piacere e calore propagarsi in tutto il corpo. Perché dovevano essere gay i ragazzi più belli e sexy? Interrompendo il filo conduttore dei suoi pensieri, il modello la fece girare e si ritrovò a ballare ancora più vicino. Adesso, abbassò le mani stringendola sui fianchi, Vale stava provando delle sensazioni molto forti che si intensificavano per l'oscurità. Il ragazzo sapeva ballare. Lo faceva bene. Un altro indizio che fosse super gay.
Continuarono a ballare due o tre canzoni, nell'oscurità e tra il calore emanato anche dagli altri ballerini del posto. Allora, come a rompere la magia del momento, Flor le afferrò la mano e le disse all'orecchio.
–Vale, dobbiamo andare. C'è un tipo che non voglio che mi veda. È un produttore. Per favore
–Okay, andiamo – aprì gli occhi e mentre guardava il modello attraverso la poca luce che c'era sulla terrazza, gli fece capire che doveva andare. Con sua sorpresa, lui le afferrò la mano e le si avvicinò per dirle qualcosa all'orecchio.
–Bye blondie. You can dance
Valentina lo guardò e si rese conto che lui non era argentino. Molto probabilmente era un modello di intercambio, con un accento inglese. Sentì nuovamente un'ondata di calore per tutto il corpo.
–Bye. See you – fu l'unica cosa che riuscì a dire.
Seguì la sua amica fin fuori, dove dovette socchiudere gli occhi perché la strada era molto illuminata e doveva tornare ad abituarsi alla luce. Pensò che fosse meglio non dire a Flor del suo momento con il modello. Avrebbe riso al sapere che sentiva qualcosa con lui, che sicuramente aveva un fidanzato. Quella notte avrebbe avuto bisogno di una doccia fredda per addormentarsi. Sentiva ancora la bocca del modello vicina al suo orecchio mentre le parlava con quell'accento inglese così sexy.
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EscapandoME
ChickLitValentina è una ragazza normale, che dopo aver finito il liceo, si trasferisce a Buenos Aires per studiare fotografia professionale. Sta cercando di lasciarsi alle spalle il suo ex ragazzio, il suo primo amore, che l'ha tradita con la sua migliore a...